Unimc, incarico diretto da 60mila euro per seguire ufficio stampa e relazioni delle scuole superiori d’ateneo

di Luca Patrassi

Un incarico diretto per 15 mesi da sessantamila euro complessivi e un rimborso spese previsto in un massimo di 9.500 euro è stato affidato da Unimc alla torinese Maria Grazia Balbiano.

E’ la sintesi della determina firmata dal direttore generale di Unimc Domenico Panetta, apparsa sul sito dell’ateneo, e che all’oggetto recita: «Affidamento del servizio di consulenza e attività di ufficio stampa e public relation ai fini della promozione della scuola di studi “G. Leopardi” e delle scuole superiori di Ateneo italiane costituite nella alleanza scuole superiori italiane mediante affidamento diretto».

Dunque affidamento diretto, senza far ricorso a procedure di evidenza pubblica. Le motivazioni della determina: «la normativa vigente prevede l’obbligo anche per le Università di acquistare beni e servizi aderendo alle convenzioni stipulate da Consip… e la facoltà di adesione alle convenzioni stipulate dalla centrale di committenza regionale non hanno reso disponibili convenzioni per il servizio/fornitura in oggetto e sussistono quindi le condizioni per procedere con la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione di un appalto autonomo».

Illustrata la motivazione che porta Unimc all’affidamento diretto, ecco la premessa: «il piano strategico d’ateneo 2023-2025, prevede come obiettivo “Preparare gli allievi e le allieve della Scuola ‘Giacomo Leopardi’ alla complessità promuovendo il rafforzamento delle attività della scuola nella collaborazione con le altre scuole universitarie superiori e al contempo favorendo il ruolo della scuola nella transizione scuola-università». Altro obiettivo complesso, se non altro a livello etimologico: «l’art. 2 comma 1 del decreto ministeriale 231/2023 prevede che le scuole universitarie superiori, al fine di dare attuazione al rafforzamento e promozione delle stesse in aderenza al Piano nazionale di ripresa e resilienza provvedano alla creazione di reti di collaborazione per la realizzazione delle diverse attività secondo il modello di front-runner follower… il piano operativo della scuola di studi superiori “G. Leopardi”, prevede la realizzazione di campagne di comunicazione e informazione nell’ambito della Rete delle Scuole per favorire la conoscenza e l’accesso alle stesse».

Bene, Unimc front runner e gli altri followers: sembrerebbe una versione universitaria della fortunata serie di cartoni animati di Willy il Coyote e Beep Beep con gli indimenticabili inseguimenti. Battute a parte, la determina si pone anche l’onere non secondario di spiegare come si è arrivati al nominativo scelto per l’incarico: «I direttori e le direttrici di Assi hanno autorizzato la scuola di studi superiori “Giacomo Leopardi” quale front-runner, allo svolgimento dell’attività di comunicazione – Ufficio stampa e Public Relation per tutte le scuole, delegando la direttrice, Carla Danani a individuare un professionista idoneo a realizzare i servizi funzionali alla conoscenza delle istituzioni di eccellenza e alla promozione delle loro attività… la direttrice della scuola di studi superiori “Leopardi” sulla base di informazioni acquisite e successivi contatti intercorsi nell’ambito giornalistico, ha individuato nella giornalista Maria Grazia Balbiano la figura professionale che potrebbe assolvere all’incarico previsto».

Incarico della durata di 15 mesi per un compenso complessivo di 60mila euro e un tetto massimo di 9.500 euro a titolo di spese. In Unimc, sia scritto a titolo di cronaca, è attivo da molti anni un qualificato e professionale ufficio stampa del quale – pare di ricordare – fanno parte colleghe e colleghi esperti, peraltro laureati ad Unimc. Perchè si ricorre all’esterno? La risposta di Unimc, in qualche modo, potrebbe essere desunta dalla lettura di un passaggio della determina del direttore generale Panetta: «i servizi interni dell’ateneo preposti alla comunicazione non sono completamente idonei a sviluppare l’attività necessaria alla Scuola e ad Assi per specializzazione, per la peculiarità delle scuole e per la lunga durata dell’esigenza che mal si concilia con le attività ordinarie e straordinarie degli uffici».

Detto questo la visione online del curriculum della prescelta permette di verificare come, tra l’altro, ci sia uno specifico orientamento per quanto concerne il settore enogastronomico, il ghostwriting e l’automotive e si definisce “Professionista della comunicazione integrata”.

Sulla sede di lavoro, si legge ancora: «L’attività professionale potrà svolgersi da remoto e in presenza in occasioni di eventi all’interno delle scuole/università o in altre sedi in virtù della modalità più consona di gestione della comunicazione». La spesa – si legge sempre nella determina – è sostenuta con i fondi erogati dal Ministero guidato dalla ministra Bernini (quella che ha congelato i maxi aumenti di indennità dei rettori) a Unimc per sostenere la scuola Leopardi. Fondi che a loro volta derivano dagli stanziamenti del Pnrr.

Per quanti infine volessero conoscere i contenuti e gli obiettivi della scuola Leopardi di Unimc, ecco cosa si legge nel sito ufficiale: «La scuola “Giacomo Leopardi”, istituita da Unimc con il contributo della Fondazione Carima, nasce nel 2008 come luogo di alta qualificazione della formazione e della ricerca. E’ un istituto universitario di studi superiori la cui formazione si affianca ai corsi universitari diretti al conseguimento del diploma di laurea e di laurea magistrale. Prevede seminari avanzati di carattere innovativo ed interdisciplinare, al fine di favorire la più qualificata preparazione e avviare alla ricerca e alle professioni. Per permanere all’interno della Scuola, ad allievi e allieve è richiesto un elevato standard di rendimento nei corsi universitari e nei corsi interni».