Todde decaduta, Giunta per le Elezioni inizia iter/ Scenari su caos politico Sardegna: Lega chiede dimissioni

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MERCOLEDÌ INIZIA L’ITER DELLA GIUNTA PER LE ELEZIONI SUL CASO TODDE: ORA COSA SUCCEDE

Scatterà mercoledì 15 gennaio l’iter sulla decadenza della Presidente Alessandra Todde, presso la Giunta per le Elezioni in Regione Sardegna: dopo l’ordinanza presentata dalla Corte d’Appello di Cagliari appena dopo Capodanno 2025, il caso politico che agita il “campo largo progressista” vede l’avvio del processo istituzionale che si prevede possa essere tutt’altro che breve. Come ha spiegato all’ANSA il Presidente della Giunta per le Elezioni – l’organo chiamato a dirimere la richiesta di decadenza dalla carica di Presidente regionale per la Governatrice M5s Todde – la prima riunione è fissata per mercoledì e procederà con la nomina di un vicepresidente e la rassegna sull’esame dell’ordinanza.



Secondo il presidente Giuseppe Frau (del partito “Uniti per Todde”), il compito della Giunta è quello di confrontare tutti i dati, sentire tutti i protagonisti delle presunte irregolarità imputate alla gestione della candidatura di Todde, per poi entro 90 giorni terminare la valutazione e portare l’esito in Consiglio Regionale, dove a livello effettivo si dovrà prendere un parere definitivo su Todde decaduta o prosciolta. Non c’è però solo il lavoro istruttorio della Giunta per le Elezioni in Regione Sardegna, nel medesimo tempo si svolgerà il lavoro del Tribunale ordinario cagliaritano, dove la Governatrice in quota “campo largo” ha già annunciato che presenterà ricorso formale contro la richiesta di decadenza e contro le 7 presunte irregolarità manifestate dalla Corte sulla candidatura alle scorse Elezioni Regionali 2024. Secondo quanto rivelano le fonti dirette della Giunta presso “L’Unione Sarda”, è assai probabile che il lavoro dell’organo politico regionale si possa interrompere per attendere la valutazione finale del Tribunale in merito al ricorso di Todde: anche per questo motivo, l’inchiesta e la formalizzazione finale sulla decadenza o meno potrebbe volerci svariate settimane, se non mesi.

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PROCESSO GIUDIZIARIO E CASO POLITICO: CAOS IN SARDEGNA, SCONTRO LEGA-M5S

Per tutti questi motivi, il caos politico e gestionale rischia di divenire ancora più ingente di quanto già non lo sia ora: a neanche un anno di Presidenza Todde, la giunta di Centrosinistra deve affrontare l’accusa di “falso” per la sua Governatrice, con il rischio concreto di una decadenza che potrebbe al voto anticipato. La leader sarda in quota M5s predica tranquillità e ribadisce di non aver fatto nulla di illecito nella presentazione della propria lista, ma dal Pd e dalle altre liste del “campo largo sardo” non si nasconde il fastidio per una vicenda che già provoca uno stallo non da poco nella politica regionale.



Con la riforma sulla Sanità che veniva messa in cima alla lista di priorità politiche, già ora è stata accantonata per arrivare quanto prima a definire la “Manovra” economica di Regione Sardegna: con l’iter della Giunta e del Tribunale ormai avviati, la priorità del Consiglio è quella di portare a casa la legge economica, «non sarà tecnica ma politica», garantisce il Presidente dell’Assemblea consigliare, il dem Piero Comandini. Lo stallo politico intanto è già in atto, con il resto delle decisioni e degli iter regionali “bloccati” dall’ingombrante vicenda politico-giudiziaria sul “caso Todde”. Per questo motivo la Lega dall’opposizione chiede le dimissioni della Presidente parlando di «tradimento della volontà popolare», oltre che «gravi violazioni di legge» ravvisate dai giudizi di Cagliari. A stretto giro contro la nota della Lega in Sardegna arriva la risposta del Movimento 5Stelle, con una contro-nota in cui si fa leva sul passato del Carroccio per contestare la richiesta di dimissioni sulla Todde: «chi vorrebbe dare lezioni di etica e moralità, è la stessa Lega che ha fregato 49 milioni di euro alla collettività?».

Il caso Todde-Sardegna è dunque ormai conclamato a livello nazionale, con anche il giudizio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni giunto durante l’ultima conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi: a domanda specifica dei giornalisti, la leader FdI non esulta per l’inchiesta a carico della Presidente Sardegna, specie perché «non gioisco se qualcuno vince le elezioni e poi decade per questioni burocratiche e giudiziarie». Il punto, chiosa Meloni, è che il caso Todde non è certo il primo del genere e quando nel passato la sinistra contestava e condannava il Centrodestra per accuse simili, il giudizio era nettamente all’opposto di quello odierno.



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