Entro la primavera la Regione presenterà alla Provincia e ai Comuni della Val Bisenzio una serie di soluzioni di sviluppo e potenziamento della Sr325, che dovranno definire in modo puntuale il futuro della principale arteria della vallata. Le risposte sono attese dall’aprile 2024, quando dopo l’emergenza della frana su Camino, la Regione Toscana firmò assieme agli enti locali un protocollo per la mobilità integrata della Val di Bisenzio e della provincia pratese. Il 1 marzo 2024 la frana tra Le Coste e Camino tagliò in due la Valbisenzio provocando gravi disagi ai collegamenti fra Prato e la Vallata, privi di una vera viabilità alternativa. La fragilità del territorio si è manifestata una volta di più stanotte a San Quirico di Vernio con un’altra piccola frana che ha portato all’istituzione del senso unico alternato in quel tratto di Sr 325 (nella foto il sopralluogo del presidente della Provincia Simone Calamai e della sindaca di Vernio Maria Lucarini).
Giovedì, 9 gennaio, si è svolto in Regione a Firenze l’incontro sul protocollo d’intesa sulla Sr 325 e sulla mobilità integrata della Val Bisenzio, a cui hanno preso parte il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai, i sindaci di Cantagallo Guglielmo Bongiorno, di Vaiano Francesca Vivarelli e di Vernio Maria Lucarini, il consigliere regionale Marco Martini e l’assessore regionale alle infrastrutture per la mobilità e trasporti Stefano Baccelli.
Una riunione utile a fare il punto della situazione per quanto riguarda gli interventi di potenziamento della Sr 325 e il miglioramento dei collegamenti della Val Bisenzio sia su gomma che su ferro. La Regione ha presentato il lavoro che sta portando avanti sulla 325 che, attraverso l’adozione di un approccio prettamente ingegneristico, è finalizzato ad individuare le migliori soluzioni per il potenziamento e sviluppo della 325. Sul tavolo ci sono una serie di soluzioni di sviluppo, potenziamento e di nuove connessioni che in questo momento la Regione sta andando a perfezionare attraverso il modello Bim.
Le nuove infrastrutture con il modello Bim
Bim è l’acronimo di Building Information Modeling e indica il sistema informativo digitale della costruzione delle opere ed è composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali, funzionali ed inoltre contiene le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’opera, dal progetto alla costruzione. Dunque, i vari enti coinvolti avranno la possibilità, nel modo più completo possibile, di valutare le soluzioni individuate, non solo di “tipo trasportistico” ma anche, ad esempio, l’impatto ambientale delle opere proposte. Sarà proposta, dunque, una serie di soluzioni che consentiranno agli enti coinvolti, da qui all’inizio della prossima primavera, di poter valutare e scegliere quelle più efficaci su cui spingere per l’avanzamento delle progettazioni e l’esecuzione nei tempi necessari.
Nel ventaglio di soluzioni che verranno valutate dalla Provincia e dai sindaci ci saranno sia potenziamenti e alleggerimenti per la sr 325, in particolar modo a protezione dei centri abitati, sia nuove connessioni rispetto alla piana pratese e all’autostrada per consentire una mobilità più veloce.
Lo scorso novembre – si ricorderà, la Regione, in collaborazione con la Provincia, ha effettuato l’analisi del traffico sia leggero che per mezzi pesanti che ha fornito indicazioni interessanti sulla circolazione veicolare della sr 325; una parte preponderante delle percorrenze – è stato rilevato – è in direzione vallata – comune di Prato.
Il potenziamento dei collegamenti ferroviari
C’è poi il capitolo della mobilità ferroviaria. La Regione sta portando avanti ulteriori colloqui con Rfi – Rete Ferroviaria Italiana SpA anche rispetto al “modello trasportistico” pensato per la Val Bisenzio. L’obiettivo, di cui si parla da anni, è quello di valorizzare la mobilità ferroviaria e incentivare l’uso del treno, anche attraverso nuove fermate.
«È importante spingere il più possibile sul lavoro da fare per arrivare all’individuazione di soluzioni che consentiranno di far partire l’iter di progettazione esecutiva e di realizzazione delle infrastrutture di potenziamento e miglioramento di tutta la viabilità della Val Bisenzio», sottolinea a margine dell’incontro il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai.
«Il nodo della viabilità in Vallata resta una priorità. – dicono i tre sindaci della Val Bisenzio, Guglielmo Bongiorno, Francesca Vivarelli e Maria Lucarini – È evidente che la Regione sta lavorando intensamente per selezionare, sulla base di un importante lavoro tecnico, le proposte più adeguate a breve, medio e lungo termine che riguardano tutto il sistema della viabilità e della mobilità, su gomma e su ferro. Si tratterà poi di individuare, con il contributo di Provincia e Comuni, le soluzioni più efficaci, accompagnandole con un necessario confronto con le comunità locali».
“Il nostro è uno studio di fattibilità tecnico economica, che sarà condiviso passo passo con gli enti locali che lo hanno sollecitato – sottolinea l’assessore regionale Stefano Baccelli – Impostato per un progetto di mobilità integrato, un’infrastruttura viaria a rete, ed in parallelo uno sviluppo del trasporto pubblico su ferro e su gomma».
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