Padova: La Procura apre un procedimento penale sulla morte di Debora Danieli e dispone l’autopsia

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Riscontrando l’esposto presentato dai familiari, che si sono affidati a Studio3A, la Procura di Padova, tramite il Pubblico Ministero dott. Marco Brusegan, ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento contro ignoti, per la prematura morte, tutta da chiarire, a soli 48 anni, di Debora Danieli (nella foto allegata), deceduta il 30 dicembre 2024 all’ospedale di Padova dopo una via Crucis lunga più di otto mesi e una vana battaglia contro un’infezione contratta con ogni probabilità nel nosocomio.

Alla donna, che risiedeva a Ponte San Nicolò (Pd), giusto un anno fa, nel gennaio del 2024, era stato diagnosticato un tumore alla mammella sinistra: era stata presa in carico dallo Iov, l’Istituto Oncologico Veneto, di Padova, e operata il 15 aprile, ma dopo l’intervento le era stata accertata anche una malformazione cardiaca che l’aveva costretta a sospendere l’iter oncologico e a un trasferimento nel reparto di Cardiochirurgia “Gallucci” per risolvere l’ulteriore problematica al cuore.

Dopo aver subìto anche qui un’altra operazione, la paziente era stata dimessa ma dopo due settimane è dovuta tornare di corsa ed è stata ricoverata di nuovo nel nosocomio patavino, sempre al “Gallucci”, dove i medici hanno riscontrato che era stata infettata da un batterio, lo Staphylococcus Aureus, e molto verosimilmente durante l’intervento cardiochirurgicoUn’infezione terribile da cui non riusciva più ad uscire, e di cui evidentemente non è stata individuata la cura giusta, tanto da dover essere ricoverata ancora svariate volte, anche per periodi prolungati, per oltre quaranta giorni, da dover assumere una pesante terapia antibiotica e anche sottoporsi ad altri interventi. La sua vita era diventata un andirivieni casa-ospedale. Fino all’ennesimo, ultimo ricovero, durante le festività natalizie, ma Debora Danieli stavolta a casa non c’è più tornata.

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Alle 9 di mattina del 30 dicembre, improvvisamente, i congiunti della quarantottenne sono stati invitati per telefono dal reparto di Cardiochirurgia a recarsi all’ospedale e al loro arrivo è stata comunicata dai medici la tragica notizia della morte della loro carasenza peraltro che fosse loro fornita una spiegazione precisa sulle cause del decesso. Tanto che dall’ospedale intendevano procedere con un riscontro diagnostico, ossia l’autopsia interna, ma i familiari hanno negato il consenso. Sconvolti dal dolore ma anche decisi ad andare fino in fondo per fare chiarezza sulla vicenda, nel forte sospetto che la morte di Debora sia stata dovuta a qualche errore commesso dai sanitari che l’hanno avuta in cura, i genitori e la sorella della vittima, attraverso il General manager dott. Riccardo Vizzi, si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Massimo Pavan del foro di Padova, il 31 dicembre hanno presentato una denuncia-querela presso la stazione dei carabinieri di Ponte San Nicolò, e hanno chiesto all’autorità giudiziaria di fare, appunto, piena luce sul loro caso accertando le cause del decesso ed eventuali responsabilità del personale medico, attraverso un’autopsia giudiziale terza e imparziale.

Un’istanza ritenuta meritevole di essere accolta dal Sostituto Procuratore che, acquisita e posta sotto sequestro tutta la documentazione medica e poi anche la salma, ha aperto un fascicolo e disposto l’esame autoptico nominando all’uopo per l’accertamento tecnico non ripetibile un pool di ben tre consulenti tecnici, a conferma dell’estrema complessità del caso: il medico legale dott. Antonello Cirnelli, la dott.ssa Giorgia Bonalumi, specialista in cardiochirurgia, e l’infettivologo dott. Ermenegildo Francavilla. L’incarico sarà conferito lunedì 13 gennaio, alle ore 13, in Procura a Padova: alle operazioni peritali parteciperà quale consulente tecnico per la parte offesa anche la dott.ssa Alessandra Rossimedico legale di Padova messo a disposizione per i propri assistiti da Studio3A. Una volta ultimata l’autopsia il magistrato inquirente darà il nulla osta alla sepoltura e i parenti potranno finalmente fissare la data dei funerali di Debora Danieli, che saranno partecipatissimi.



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