Desio, la Lega “archivia” Gargiulo e mostra i muscoli: «In tre anni tanto lavoro nell’interesse della città»

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L’orgoglio della Lega. A solo due giorni dall’interruzione – dopo appena tre anni e tre mesi e in anticipo di due anni – della Giunta guidata dal sindaco, Simone Gargiulo, i quattro assessori leghisti Andrea Villa, Martina Cambiaghi, Cristina Riboldi e Marco Dell’Orto (assente per motivi di salute) con il segretario locale, Luca Longhi, hanno deciso di iniziare a “tempo zero” la campagna elettorale. Obiettivo: riconquistare la città dove – rivendicano con orgoglio – “hanno amministrato in modo eccellente, con tanti progetti iniziati, in corso di realizzazione e terminati”. «A partire da domani – annuncia l’ormai ex vicesindaco, Andrea Villa – inizieremo a girare per i quartieri. E ogni martedì sera saremo nella nostra sezione (via Garibaldi, 81) per ascoltare i cittadini».

Desio, la Lega “archivia” Gargiulo e mostra i muscoli: «Campagna elettorale da domani mattina»

Una campagna “porta a porta” per mostrare, con progetti e cartine alla mano, i risultati ottenuti in più di tre anni di lavoro intenso». Villa – che con ogni probabilità sarà il prossimo candidato sindaco del Carroccio che ora rivendica per sé diritto di esprimere il candidato – ha annunciato che il 6 febbraio ci sarà un grande evento in città con tanti ospiti di alto profilo e una vasta partecipazione popolare». Accanto a Villa, Cambiaghi, Riboldi e Dell’Orto ci sono il coordinatore provinciale, Massimiliano Romeo, e il consigliere regionale, Alessandro Corbetta: «Vogliamo continuare il nostro lavoro – spiega Romeo – portando fino in fondo il nostro impegno per Desio nell’interesse della città e di chi ci ha votato». I leghisti sono feriti per la caduta improvvisa della Giunta che loro hanno difeso fino all’ultimo giorno ma mostrano anche orgoglio e voglia di riscatto.

Desio, la Lega “archivia” Gargiulo e mostra i muscoli: «Politica e tanti fatti, non solo parole»

Il partito politico meno ideologico che ci sia, individua nel “fare” la cifra del proprio successo amministrativo: «Quando i 16 consiglieri hanno firmato la loro rinuncia – racconta Villa – eravamo impegnati in un sopralluogo per la nuova piattaforma ecologica. Ed eravamo in attesa di iniziare i lavori per il nuovo forno crematorio. Quanto ai parchi, uno dopo l’altro li abbiamo rinnovati, investendo tantissimo nella manutenzione e nel decoro, consapevoli che chi ci aveva preceduto aveva lasciato una città decadente e malandata».

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Martina Cambiaghi, ex assessore ai lavori pubblici ha rivendicato un ricco carnet di opere in cantiere: «Abbiamo investito quasi tre milioni sulla cura delle strade: quasi il triplo dell’amministrazione precedente. Investito un milione per il centro sportivo e altri due per la pista di atletica. E’ stata migliorata l’efficienza della piscina comunale, rimessi a nuovo i tetti delle scuole dove entrava acqua, proseguito il rinnovamento di Villa Tittoni, con il rifacimento del tetto e delle imposte e un progetto per migliorare il parco storico».

Cristina Riboldi, ex assessore all’urbanistica, ha mostrato con orgoglio un Pgt a zero consumo di suolo, “in continuità ma anche meglio di quanto aveva fatto Roberto Corti”, impegnandosi per una città verde e sostenibile che ha privilegiato la rigenerazione di palazzi storici piuttosto che con la costruzione di nuovi case: «Il nostro Comune è stato indicato come virtuoso a livello nazionale e il nostro regolamento edilizio ha usato per la prima volta parole semplici e chiare».

Ma se, al di là dei risultati, si passa ad analizzare le concrete chance di poter ricostruire una giunta di centrodestra, la strada di fa in salita. Già divise nel 2021, dopo la fine dell’amministrazione Gargiulo l’unità politica del centrodestra è letteralmente esplosa. Difficilissimo sarà ricostruire alleanze con la parte di Fratelli d’Italia che ha firmato la “condanna a morte” dell’amministrazione Gargiulo, ma anche con l’altra componente che non l’ha firmata ma con il quale il Carroccio è ai ferri corti dal lontano 2011: l’epoca dell’operazione Infinito che indagò su infiltrazioni mafiose negli appalti e in alcuni componenti del consiglio comunale. Quanto a Forza Italia, da sempre tra Lega e gli Azzurri a Desio non sembra esserci possibilità di dialogo.

Desio, la Lega “archivia” Gargiulo e mostra i muscoli: «Strada sbarrata alle liste civiche e sul “civico” Gargiulo, autocritica»

Resta l’opzione delle liste civiche, ma è lo stesso Massimiliano Romeo a sbarrargli la strada, dopo aver scelto un candidato civico come Simone Gargiulo, del quale i leghisti, sia pure a denti stretti, si mostrano delusi: «Basta candidati civici – dice a chiare lettere Romeo -: la politica è vocazione, competenza e responsabilità». E su Gargiulo, aggiunge: «Siamo disponibili a fare autocritica».

Desio, la Lega “archivia” Gargiulo e mostra i muscoli: ma per il Carroccio un percorso in salita»

La Lega – già in contrazione a livello nazionale – rischia a Desio di pagare il conto più duro per il fallimento dell’esperienza amministrativa della Giunta Gargiulo ed è consapevole che dovrà affrontare un certo isolamento. Ma a queste difficoltà, e a un percorso che si annuncia in salita, la Lega di Desio risponde con fierezza, e l’appoggio di tanti militanti: «Ce la metteremo tutta – afferma Romeo – per mostrare la qualità dei nostri amministratori e la bontà del nostro lavoro svolto in questi tre anni nell’interesse di Desio e dei desiani».



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