#testrive Nuova Dacia Duster bifuel SUV crossover performante e sostenibile, lunga autonomia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


Iniziamo l’anno nuovo su uno sterrato sabbioso con pozzanghere limose

Assetto, sicurezza, tenuta nonostante il fango nero scivolosissimo 

Poi a Trieste, alla Barcolana, nelle Osmice, frasche caratteristiche sul Carso Triestino

Prestito personale

Delibera veloce

 

Qualche anno fa, una decina, un collega stava provando un SUV di fascia media, comodo, sicuro, confortevole, ma era un SUV. Io non avevo ancora la sua esperienza, e non l’ho sconsigliato dall’entrare in un viottolo di accesso alla spiaggia, con tanta sabbia sul percorso, ma dopo pochi metri ci siamo trovati bloccati, nell’impossibilità di procedere in avanti, né tantomeno all’indietro. A trarlo in inganno era stata una manopola sul tunnel centrale, davanti alla leva del cambio, automatico, che consentiva di modificare le funzioni di guida del SUV, che lui aveva regolarmente posizionato su SAND, sabbia. Ma si trattava di poter affrontare una strada sabbiosa, o sterrata, non le dune della spiaggia. Così, dopo un paio d’ore è stato un carro attrezzi a trarci d’impaccio. Per consolarlo, il pilota del mezzo di soccorso ci ha raccontato che capita spesso, soprattutto al di fuori della stagione balneare, di solito a ragazzi o ragazze giovani con auto normali, stradali, utilitarie o city car, non certo SUV, e peraltro nemmeno a quattro ruote motrici.

L’indomani, quando ha telefonato al responsabile dell’Ufficio stampa della Casa di produzione del SUV gli hanno ricordato che l’incaricato gli aveva detto che si trattava di un SUV; non di un fuoristrada, o crossover.

In questo caso, dieci anni dopo, l’evoluzione di un modello iconico della Casa romena, ora francese, la Dacia, giunto alla terza generazione, la Duster, qui nella sostenibilissima versione bifuel a GPL, è un SUV, o si vede chiaramente dalla impostazione, ma è anche crossover, fuoristrada. Infatti da sempre, come il modello più piccolo che abbiamo già provato, la Sandero, era la Steepway, viene utilizzato nel mondo anche come robusto e comodo fuoristrada, proposto in diversi Paesi con i marchi rispettivamente di Dacia, Renault o Nissan, e già nel 2020 aveva superato i due milioni di esemplari venduti.

Ci siamo divertiti a viaggiare in confort nella lunga trasferta stradale, abbiamo verificato che i consumi sono vantaggiosi e soprattutto l’alimentazione a GPL la rende sostenibile tanto da averle fatto vincere il Premio Auto Europa 2025 assegnato dai giornalisti specializzati riuniti nell’UIGA; Gruppo di specializzazione della FNSI, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, del quale faccio parte.

Senza cimentarci in pericolose evoluzioni, che presupporrebbero la presenza di un secondo fuoristrada per superare eventuali situazioni di emergenza, gomme adatte e non stradali, e più tempo a disposizione, vediamo che cosa succede nel fuoristrada leggero.

Ricordo che questo esemplare non è a quattro ruote motrici, ma a trazione anteriore. Ecco un bello sterrato che in lontananza presenza belle pozzanghere scure, quelle con un bel fondo il limo nero e sdrucciolevole. Così, su questo SUV, crossover, attiviamo la funzione SAND e ci infiliamo nella stradina rurale. La Duster ha intuito perfettamente che le abbiamo chiesto di non farci sentire le buche, e lo fa egregiamente mantenendo peraltro un assetto perfettamente piano anche quando, su un tratto rettilineo ma non meno ondulato, prendiamo velocità.

D’altro canto, anche se non con questa Duster, Dacia è impegnata con efficacia alla Dakar 2025, con risultati interessanti. Quindi, evidentemente, per correre nel deserto africano è stato utilizzato l’esito di un’esperienza pluridecennale. Ah, ecco le pozzanghere, che peraltro sono tratti di campo allagati da un recente acquazzone. Anche in questo caso non sentiamo le asperità e le dune. Provo a forzare con una sterzata brusca, a ripartire con decisione, ma non c’è verso di distrarla e farle perdere il controllo sulla strada sulla quale l’abbiamo indirizzata. Provo anche la frenata brusca in mezzo al laghetto limoso, e Duster si ferma in poco spazio. Quindi?

Promossa, perché ho ripetuto le stesse nabovre e test con l’alimentazione a benzina come a GPL, sapete che potete scegliere il carburante da utilizzare, cambiando in corsa, e il rendimento come le prestazioni sono cambiate di poco, ovviamente a svantaggio del gas, che peraltro con il costo più basso, circa la metà della benzina, rimane sempre vantaggioso.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Il motore è 999 cc, tre cilinfri, turbocompresso da 100 CV, e se nel trasferimento abbiamo utilizzato la funzione ECONOMY, ECO, per ottimizzare i consumi, avevamo selezionato per il fuoristrada OFF ROAD, che fruisce della tanta elettronica installata a bordo di questo modello e ci ha supportato nelle nostre manovre, anche in quelle estreme, disponendo pure della funzione Fango/sabbia, ma proveremo anche nelle discese ripide, dove più essere controllata anche in retromarcia.

Per il fuoristrada più importante ci offre la possibilità di leggere il livello di inclinazione sia laterale che longitudinale grazie a un inclinometro che compare su richiesta sul display centrale, utile soprattutto nel fuoristrada con i passaggi più impegnativi.

È in grado di aggrapparsi alle rampe più spinte grazie all’angolo di attacco favorevole, sia sul muso che in coda, e dispone di ampie protezioni antiurto in materiale plastico resistente per poter osare di più senza danneggiare il sottoscocca come i passaruote.

Poco distante da noi c’è un guado. Andiamo a vedere: siamo fortunati: lo sta attraversando una Dacia Duster con l’acqua fino all’attacco delle portiere: esce sull’altra sponda del fiume senza accusare problemi dopo la recente immersione. Visto che ce la fa lui…. No, l’abbiamo lasciato fare a lui che ci ha dimostrato l’impermeabilità dell’auto, la nostra Dacia Duster Bifuel.

Ora però ci attende un’altra trasferta che ci confermerà la sostenibilità della Dacia Duster Bifuel. Rincasiamo in tempo per goderci i cavalloni della mareggiata di scirocco in spiaggia, a Lignano, e le evoluzioni dei kytesurfer, amici velisti che nella cattiva stagione non vogliono lasciare il contatto con l’acqua salmastra del mare. Ma è domenica e dobbiamo raggiungere Trieste per scrivere della Barcolana.

Il rifornimento di GPL avviene soltanto tramite l’operatore del distributore, ovvero il rifornimento ce lo deve fare il benzinaio, che oggi, per gran parte, festeggia la domenica, e l’unica pompa disponibile sarebbe quella dell’autostrada, che è molto più costosa. Ma ci è d’aiuto la nostra Dacia Duster Bifuel: abbiamo percorso dall’ultimo rifornimento di benzina e GPL oltre 900 km, e ce ne restano di autonomia, lo scrive il sistema elettronico dell’auto, altri 300…

Quindi, nessun problema e via per la nuova trasferta. In tempo per seguire l’arrivo di ARCA di Furio Benussi, vincitore indisturbato, ma poi per ammirare il ketch di Wendy Smidt, l’abbiamo intervistata lo scorso anno, la compagna del fondatore di Google. Barca a vela di oltre 80 metri. Ma Wendy era a esplorare le bellezze di Trieste, così ripieghiamo per un’osmica del Carso, e andiamo a Malchina, Comune di Aurisina, da Franc Fabec, capo dell’Alleanza Contadina, l’organizzazione di categoria degli agricoltori di lingua slovena. I formaggi di Dario Zidarich, gli insaccati di Franc, le animelle con l’acciuga, il nome in sloveno ve lo risparmio, e altre leccornie della cultura gastronomica e della civiltà contadina del Carso sono splendidamente accompagnati prima dalla Malvasia secca non filtrata, un vino vivo, poi dall’imperdibile Terrano. Mangiando, due bicchieri di vino a giusta gradazione alcoolica, e avendo giustamente idratato il corpo nel corso della giornata con sana acqua non gasata si può, senza rischiare di perdere il prezioso documento rosa.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Quindi, mi raccomando, degustare vini genuini e identitari, non troppo alcolici, nella giusta quantità, significa saper bere il vino in modo consapevole per conoscere i sapori del territorio assieme ai prodotti e ai cibi di pregio che in grande varietà ci offre il Friuli Venezia Giulia, così come pressoché tutte le Regioni d’Italia. Significa saper dare il giusto valore alla tradizione e all’essenza del territorio assumendo una bevanda che fa parte delle nostre abitudini e della Dieta Mediterranea, ed è apprezzata dai gourmet di tutto il mondo. Ma qui apriremmo un altro capitolo e ne parleremo in altra sede.

IMG_6564 IMG_6565 IMG_6540 IMG_6604 IMG_6616 IMG_6623 IMG_6631 IMG_6634 IMG_6807 IMG_6833 IMG_6839 IMG_6844 IMG_6856Nella prossima puntata, via verso Madonna delle Nevi, una strada oggi ciclopedonale che sale sul complesso del monte Cavallo da Poffabro. Buona settimana.

#charlieinauto3/406     #provavintage                                                 10/1/2025





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link