Meno delitti in provincia di Oristano ma aumentano i casi di violenza di genere: il 2024 dei Carabinieri

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Oristano

L’impegno contro le truffe ai danni degli anziani e tante operazioni antidroga 

Nonostante la diminuzione generale dei delitti, è in aumento il fenomeno della violenza di genere. E si è dovuto indagare anche su numerosi casi di truffa e di traffico di droga. Il 2024 è stato un altro anno di intenso impegno per l’Arma dei Carabinieri a Oristano: stamane il comandante provinciale, colonnello Steven Chenet, ha fatto un resoconto dell’anno appena passato.

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“Le sfide che hanno caratterizzato l’anno appena concluso hanno visto i Carabinieri rivestire un ruolo centrale nella lotta alla criminalità comune e in particolare a quella predatoria, come le rapine e le truffe, in un territorio in cui l’Arma procede per l’85% dei delitti, tentati o commessi, e rappresenta, in tutti i Comuni periferici, l’unico presidio di polizia. La recrudescenza di alcuni particolari fenomeni criminali ha determinato, durante l’anno, l’impiego di risorse indirizzate non solo all’azione di contrasto, ma anche alle attività di prevenzione”, ha spiegato il comandante Chenet. “Rileviamo una diminuzione del 3% della delittuosità generale: abbiamo riscontrato 1.904 delitti denunciati ai Carabinieri nel 2024 e fronte di 1.962 nel 2023. Ma l’attenzione deve sempre rimanere alta”.

Un occhio di riguardo è ancora riservato alla violenza di genere. “Non possiamo non menzionare l’attenzione riposta, nell’attività istituzionale, alla tutela delle vittime vulnerabili. I numeri registrati in materia di codice rosso, purtroppo, tendono ad aumentare, come dimostrato dagli arresti, dai deferimenti in stato di libertà, dalle misure cautelari emesse dall’Autorità giudiziaria, e dalla gestione di oltre 150 codici per braccialetti elettronici, indicativi dell’elevata incidenza sul territorio di queste tipologie di reato. L’Arma, che ad Oristano vede operativa da ormai un anno la Stanza tutta per sè, realizzata in collaborazione con Soroptimist-Italia, continuerà a costituire un presidio di legalità anche in questo settore, auspicando che ciò possa contribuire a determinare una drastica riduzione del fenomeno”, ha commentato il colonnello Chenet.

Attenzione alta anche per il fenomeno delle truffe agli anziani, con i sistemi del finto carabiniere e del finto avvocato che fanno ancora vittime. “Alle campagne informative e di sensibilizzazione sono stati associati dei protocolli info-operativi, in sinergia con i Comandi provinciali dell’Arma di Cagliari, Nuoro e Sassari, che hanno già consentito fra l’altro l’immediato arresto di 5 autori, alcuni dei quali effettuati nei porti di Cagliari e Olbia, mentre i malviventi si stavano imbarcando sui traghetti; l’esecuzione, in Campania, di una misura cautelare personale nei confronti di un presunto autore; l’identificazione di altri 5 presunti autori di reato; e l’emissione di due fogli di via obbligatorio richiesti al questore di Oristano”, ha spiegato Chenet. “Tutto ciò  nella consapevolezza che il supporto e il contributo delle vittime, in questo come in altri casi, può realmente fare la differenza”.

Nell’arco del 2024 sono state oltre 86.000 le persone controllate nella circolazione stradale, in locali pubblici e in attività lavorative, con 664 perquisizioni svolte. “Complessivamente sono stati eseguiti 136 arresti e denunciate 1.039 persone all’Autorità giudiziaria”, ha detto il comandante dei Carabinieri di Oristano. “L’Arma ha svolto 915 servizi di ordine pubblico e sono stati impiegati complessivamente oltre 1.800 militari, sia del Comando provinciale che del 9° Battaglione Carabinieri Sardegna di Cagliari, in particolare durante le proteste contro i trasporti delle pale eoliche al porto industriale di Oristano della scorsa estate”.

L’attività dei Carabinieri del Comando provinciale copre il capoluogo e 76 comuni dell’Oristanese. “L’impegno istituzionale dei Carabinieri nella provincia, è stato continuo”, ha proseguito il colonnello Chenet. “Gli obiettivi operativi perseguiti sono stati il frutto di un lavoro volto alla ricerca di modelli di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità sempre più aderenti alle esigenze dei cittadini, come l’incremento della formazione professionale dei militari su specifiche materie legate sia alla recrudescenza di alcuni particolari fenomeni criminali, ma anche sulle indagini tecnico-scientifiche, sulle nuove tecnologie e piattaforme di interazione col cittadino, come ad esempio il 112 NUE, anche per i non udenti, o l’intensificazione delle campagne di sensibilizzazione sui reati più dannosi per le persone vulnerabili, con l’effettuazione di incontri nelle sale comunali o parrocchie dei piccoli centri”.

Il comandante provinciale Steven Chenet

“Nei fatti più gravi di criminalità accaduti nel capoluogo e in provincia, l’Arma è intervenuta sia con interventi immediati che con indagini, a volte articolate e complesse. Come in febbraio, in una tentata rapina ad una banca a Santa Giusta, con l’arresto di un rapinatore ancora all’interno degli uffici ed il successivo rintraccio del complice, tre giorni dopo, già imbarcato sul traghetto a Cagliari per scappare. O come a luglio, con tre arresti eseguiti a seguito delle indagini su una rapina ad un ufficio postale di Ollastra avvenuta nel dicembre 2023, e altri sette arresti eseguiti tra luglio e novembre a seguito delle indagini su un tentato omicidio del dicembre 2023, legato a  fatti di spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi. Ancora, in agosto, con un arresto eseguito in poche ore a seguito di un omicidio avvenuto di notte a Santa Giusta”, ha ricordato Chenet.

“In merito all’attività antidroga, i militari del Comando provinciale, con il supporto dello Squadrone eliportato ‘Cacciatori Sardegna’ e dell’11° Nucleo Elicotteri di Elmas, attraverso una costante attività di monitoraggio ed informativa, hanno proceduto con 38 arresti, 60 denunce all’Autorità giudiziaria, 87 segnalazioni al prefetto per detenzione di stupefacente per uso personale, sequestrato 691 chili di marijuana, quattro estese piantagioni di parecchie migliaia di piante di cannabis indica, 2 chili di cocaina, di cui una grossa parte nel capoluogo, in via Gennargentu”.

La collaborazione tra i Comandi dell’Isola e istituzioni è fondamentale. “Tale modello interprovinciale di contrasto applicato dalle articolazioni operative dei Carabinieri è ancor più necessario ed efficace in Sardegna, dove gravi episodi di assalto ai portavalori hanno destato grande allarme sociale. Seppur la provincia di Oristano non sia stata colpita tali fenomeni, grande attenzione è stata posta all’intensificazione dei controlli alle arterie stradali e agli obiettivi sensibili, con servizi di controllo straordinario del territorio ed il supporto delle Squadre operative dello Squadrone eliportato Cacciatori Sardegna di Abbasanta, ed una costante attività di monitoraggio ed informativa”, ha aggiunto il comandante provinciale. “A carattere generale, ribadiamo l’importanza dell’apporto dei cittadini nella segnalazione alle forze di polizia di eventi delittuosi in atto. La tempestività delle segnalazioni al numero unico di emergenza e alle centrali operative è spesso risolutiva, consentendo un abbattimento dei tempi di intervento delle forze di polizia. Auspichiamo che i sindaci implementino la videosorveglianza come ribadito anche in sede delle riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presiedute dal prefetto Salvatore Angieri”.

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“Tale approccio è ancor più determinante nei piccoli centri, ove le stazioni carabinieri garantiscono presidio di legalità ma anche un collante sociale”, ha concluso Steven Chenet. “L’interazione col cittadino rende efficace l’attuazione da parte dell’Arma di modelli di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità sempre più aderenti alle esigenze di protezione e rassicurazione della popolazione. La diffusione capillare dei presidi dell’Arma nei Comuni permette non solo l’immediato intervento, ma anche la rapida attivazione delle articolazioni operative sovraordinate, quali le Compagnie di Oristano, Ghilarza e Mogoro e il Comando provinciale del capoluogo”.

Sabato, 11 gennaio 2025

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