Novità dal 1° gennaio 2025 per la dichiarazione di successione: dall’Agenzia delle Entrate l’aggiornamento dei codici tributo e delle istruzioni per il pagamento
La dichiarazione di successione si rinnova: dal 1° gennaio 2025 si applicano le novità del decreto legislativo numero 139 del 2024. E dall’Agenzia delle Entrate arriva l’aggiornamento dei codici tributo e delle istruzioni per il pagamento.
La risoluzione numero 2 del 10 gennaio riepiloga le sequenze di cifre da inserire nel modello F24 e le indicazioni da seguire per i versamenti.
Dichiarazione di successione, novità dal 2025
Con l’arrivo del 2025 prendono forma le modifiche apportate al Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni.
Come previsto della nuova formulazione dell’articolo 33, i soggetti obbligati al pagamento autoliquidano l’imposta in base alla dichiarazione della successione.
I contribuenti hanno a disposizione 90 giorni per procedere. Mentre, in caso di avviso di liquidazione per maggiore imposta dovuta emesso nel termine di decadenza di due anni dalla data di presentazione della dichiarazione della successione, è necessario provvedere entro 60 giorni.
Come sottolineato dall’Agenzia delle Entrate, si può optare anche per il pagamento rateale per somme oltre i 1.000 euro:
- una prima tranche almeno pari al 20 per cento deve essere comunque versata entro 90 giorni;
- ma la parte restante può essere corrisposta in un numero di otto rate trimestrali, 12 in caso di importi superiori a 20.000 euro.
Sugli importi dilazionati sono dovuti gli interessi, calcolati dal primo giorno successivo al pagamento del 20 per cento dell’imposta autoliquidata.
Dichiarazione di successione: istruzioni aggiornate e codici tributo dalle Entrate
Proprio alla luce delle novità introdotte, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato istruzioni e codici tributo da utilizzare per gli importi da versare in relazione alla dichiarazione di successione aperta dal 1° gennaio 2025.
Adempimento | Versamento delle somme dovute in sede di presentazione della dichiarazione di successione e autoliquidate da parte dei soggetti obbligati al pagamento |
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Codici tributo | 1539 – Successioni – Imposta sulle successioni – autoliquidazione |
1635 – Successioni – Imposta sulle successioni – interessi pagamento rateale |
Per compilare correttamente il modello F24 per l’autoliquidazione della dichiarazione di successione è necessario seguire le indicazioni descritte in tabella indicando lo specifico codice tributo nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”.
Campo/sezione | Valore |
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Anno di riferimento | anno del decesso |
Contribuente | Codice fiscale e i dati anagrafici dell’erede; il campo “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” è valorizzato con il codice fiscale del defunto insieme al codice “08” da riportare nel campo “codice identificativo” |
rateazione/Regione/Prov./mese rif. (in caso di versamento rateale) | Utilizzare il formato “NNRR” dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate |
Dichiarazione di successione e ravvedimento operoso: il codice tributo da utilizzare
In caso di ravvedimento operoso per tardiva presentazione della dichiarazione di successione, è necessario invece utilizzare altri codici tributo.
Adempimento | Versamento delle somme dovute a titolo di sanzioni in sede di ravvedimento |
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Codice tributo | 1549 – Successioni – Tardiva presentazione della dichiarazione di successione – Sanzione da ravvedimento – imposta sulle successioni – art. 13 d.lgs. n. 472/1997 |
1535 – ridenominato Successioni – Sanzione da ravvedimento – imposte e tasse ipotecarie e catastali e imposta sulle successioni – art. 13 d.lgs. n. 472/1997 |
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1537 – Successioni – Interessi da ravvedimento – art. 13, D. Lgs. n. 472/1997 |
Anche in questo caso la sezione di riferimento del modello F24 è quella “Erario”.
Campo/Sezione | Valore |
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Anno di riferimento | anno del decesso |
Contribuente | codice fiscale e i dati anagrafici dell’erede; il campo “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” è valorizzato con il codice fiscale del defunto unitamente al codice “08” da riportare nel campo “codice identificativo |
Dichiarazione di successione e avvisi di liquidazione: il codice tributo da utilizzare
Infine l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni da seguire anche per i pagamenti dovuti a seguito degli avvisi di liquidazione emessi dagli Uffici.
Adempimento | Versamento delle somme dovute a seguito degli avvisi di liquidazione emessi dagli Uffici |
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Codice tributo | A139 – Successioni – Sanzione imposta sulle successioni – Avviso di liquidazione dell’imposta – Art. 33, comma 3, del TUS |
A150 -Successioni – Sanzione per tardiva presentazione della dichiarazione di successione – Avviso di liquidazione – Art. 50 del TUS |
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A152 – Successioni -Interessi – Avviso di liquidazione dell’imposta | |
9400 – spese di notifica per atti impositivi |
In questi casi il codice tributo va indicato nel modello F24 sempre nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, avendo cura di indicare tutti i dati riportati nell’atto emesso dall’Ufficio.
Tutte le istruzioni sono contenute nel testo integrale della risoluzione numero 2 del 10 gennaio 2025.
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