Comunità Energetiche: arrivano gli One Stop Shop e nuove agevolazioni

Grandi novità sul fronte dell’energia ed in particolare delle rinnovabili. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in collaborazione con RENAEL (Rete Nazionale delle Agenzie per l’Energia Locali), ha lanciato i primi One Stop Shop (OSS) in Italia. Si tratta di punti operativi aperti al pubblico, creati per supportare i territori nel promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili, la riqualificazione energetica e, soprattutto, lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Verso l’autonomia energetica

Una vera novità per l’Italia, che così inizia a fare passi avanti nel settore allineandosi all’Europa. Gli sportelli territoriali di fatto, rappresenteranno infatti un’estensione del lavoro svolto a livello centrale dal MASE e dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), con l’obiettivo di rendere le informazioni sul nuovo modello energetico accessibili a tutti – cittadini, amministrazioni e imprese – stimolando così la creazione di una rete capillare di CER su tutto il territorio italiano.

A questo scopo è prevista una tariffa incentivante sull’energia prodotta e autoconsumata, cui si può aggiungere, nei comuni sotto i 5000 abitanti, un contributo in conto capitale a valere sulle risorse PNRR.

“Questo progetto – afferma il ministro Gilberto Pichetto – potrà dare un’ulteriore spinta alla conoscibilità e all’affermazione delle CER come modello vincente di produzione e condivisione di energia rinnovabile”.

“Grazie al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica questo progetto pone l’Italia in una posizione di avanguardia rispetto alla sperimentazione di punti di connessione tra le grandi policy nazionali e le attività che devono essere svolte territorialmente. Un lavoro – quello di collegamento tra le politiche nazionali e i territori – che è nel DNA delle agenzie energetiche locali” dichiara Piergabriele Andreoli, Presidente RENAEL.

Gli One Stop Shop rappresentano un punto di riferimento strategico per le comunità locali, poichè offriranno consulenza tecnica per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili; supporto amministrativo per accedere agli incentivi e informazioni su progetti di riqualificazione energetica e sulle opportunità offerte dalle CER. Si attende ora che il MASE dirami operativamente, col supporto delle Regioni, la dislocazione territoriale di questi sportelli che verranno attivati.

Cosa sono le comunità energetiche

Se è vero che 8 imprese umbre su 10 vogliono le comunità energetiche e sono pronte a fare rete per la loro costituzione – il dato era emerso lo scorso Luglio a Palazzo Cesaroni nel corso di un convegno promosso da Regione, Consiglio delle Autonomie Locali e Dipartimento di Giurisprudenza – in realtà in Umbria si va ancora avanti piano: Città di Castello, San Venanzo, Parrano e Gualdo Tadino sono le prime realtà regionali dove sono attive le CER e il lavoro da fare in questo senso è ancora molto, soprattutto nei comuni più grandi.

Ma cosa sono in concreto le comunità energetiche? Si tratta di associazioni tra cittadini, enti locali, imprese o altre organizzazioni che si uniscono per produrre energia da fonti rinnovabili. L’energia prodotta viene autoconsumata dai membri della comunità o condivisa con la rete, con il vantaggio di ridurre la dipendenza da fonti energetiche fossili e abbattere i costi.

Le CER si basano su un principio di sostenibilità e partecipazione attiva, dove ogni membro può contribuire non solo al consumo, ma anche alla produzione di energia.

Si tratta di un modello incentivato attraverso la proposta di una tariffa agevolata sull’energia prodotta e autoconsumata, che prevede anche un contributo in conto capitale per i comuni con meno di 5mila abitanti, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le regole operative per lo sviluppo delle CER sono contenute nel Decreto Direttoriale Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica 23 febbraio 2024, numero 22

Di recente è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto sulle aree idonee per le rinnovabili, ora la palla passa alla Regione. La sensibilità sul tema della nuova amministrazione lascia ben sperare che possa arrivare una decisa accelerazione.