Certa Stampa – “CASTROGNO AL COLLASSO”: 190 EVENTI CRITICI IN UN MESE, I SINDACATI CHIEDONO 40 AGENTI DI RINFORZO

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 



Ecco la lettera che i Sindacatj hanno inviato al Provveditore Regionale A.P. Lazio-Abruzzo-Molise Dr. Giacinto Siciliano, e per conoscenza alla Direttrice della Casa Circondariale Lucia Avvantaggiato, al Procuratore Capo della Procura della Repubblica Ettore Picardi, alla Presidente del Tribunale di Sorveglianza 
Maria Rosaria Parruti, ai Magistrati di Sorveglianza Marta D’Eramo e Silvia Fiumara, Alla Garante dei detenuti Regione Abruzzo Monia Scalera, all’Onorevole Giulio Cesare Sottanelli, al Prefetto Fabrizio Stelo, al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al Sindaco Gianguido D’Alberto, al Presidente della Provincia Camillo D’Angelo e al Presidente Camere Penali Gennaro Lettieri

Illustre Sig. Provveditore, 
È con assoluta urgenza che le sigle sindacali SAPPe, OSAPP e USPP, le più rappresentative del Corpo, si rivolgono a Lei, per rappresentarle la gravissima situazione dell’ordine e della sicurezza in cui versa l’istituto teramano. Istituto questo, che, in passato, seppur tra mille vicissitudini, ha sempre saputo tener alta l’asticella della lavorativa grazie al proficuo impegno profuso da tutte le figure professionali, dal Reparto di Polizia Penitenziaria, alle aree del comparto funzioni centrali e sanitario. Giova rammentare che questo istituto è stato progettato con organici della Polizia penitenziaria, delle funzioni centrali e dell’area sanitaria, spazi detentivi, ecc. per custodire 255 detenuti.  Ad oggi invece sono ristretti nr.430 detenuti, l’80% in più del previsto ma inversamente, tutti gli organici delle professionalità presenti non sono state proporzionalmente adeguate, e, l’Amministrazione di contro, chiede comunque che venga garantita ogni tipo di prestazione, dall’ordine e sicurezza dell’istituto, alla tutela dei ristretti, il loro percosso trattamentale e la garanzia della loro salute, ecc. Come evidenziato, a fronte dell’aumento spropositato della popolazione detenuta, ben 154 detenuti in più, paradossalmente l’organico della Polizia penitenziaria anziché proporzionalmente incrementarla di qualche decina di unità è diminuita del 25% ,alla conta ne mancano nr.54,cosi come è stato diminuito il budget del monte ore lavoro straordinario, tagliato di circa 8000 ore, risorse queste per far fronte alle impellenti necessità attività straordinarie e non prevedibili come i servizi delle traduzioni e piantonamenti detenuti, ecc. (sic!) Negli ultimi venti giorni, a seguito dell’esecrabile e irragionevole smantellamento del circuito “alta sicurezza” con il relativo trasferimento dei detenuti nell’istituto di Larino dopo le centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici spesi per l’allestimento di idonee salette “video conferenze” per i processi a distanza che adesso non saranno più utilizzate e rimarranno come “cattedrali nel deserto” ( la nuova sede, non le hanno e giornalmente sono costretti a tradurre detenuti in altre sedi con notevole esborso di denaro pubblico e di risorse umane per assicurarle), e la contestuale assegnazione di centinaia di detenuti dei circuiti della media sicurezza e protetta passiva, tra i quali numerosi facinorosi con a carico gravissimi procedimenti di natura disciplinare (sommosse, devastazione, sopraffazioni e altro commessi in altri istituti, ) e restii al rispetto delle regole intramurarie, trasferiti in prossimità delle festività natalizie ,di cui moltissimi senza peculio e sofferenti di problematiche di varia natura, ha preso contorni e dinamiche disastrose per la già deficitaria situazione organizzativa che tormentava l’istituto e che oggi non sono più, in alcun modo, sostenibili. Basti pensare agli innumerevoli eventi critici registrati, dal 20 dicembre 2024 ad oggi, ben nr. 190 di cui nr. 90 procedimenti disciplinari e penali, otto (8) gli agenti aggrediti che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche cosi come innumerevoli sono stati i detenuti che hanno subito violenza d’ogni tipo da parte di altri detenuti, per far ben comprendere cosa ha comportato in termini di criticità queste innumerevoli assegnazioni. La contestata assegnazione ha altresì creato rilevanti e prevedibili difficoltà operative con sovraccarico di tutte le articolazioni con attività e adempimenti, con ricorso continuo al lavoro straordinario, di nove e più ore continuative, richiami del personale dai turni di riposo settimanali e ferie per far fronte a tutte le problematiche e Tutto il personale, nessuno escluso, ha partecipato con grande spirito di abnegazione. Inutile raccontarsi favole, o intraprendere percorsi educativi tanto decantati come il “trattamento intensificato” che mai e poi mai in queste condizioni potrà essere realizzato o immaginarlo di farlo, ma è bensi necessario guardare in faccia la realtà, il carcere di Teramo, è stato sacrificato sull’altare, per “decongestionare gli istituiti romani” da detenuti riottosi facendolo diventare in pochissimi giorni, il “ricettacolo” dei soggetti violenti e ingestibili del distretto. In conclusione, sorge spontaneo chiederLe “a cosa e a chi serve un carcere cosi?” Premesso quanto rappresentato e per permettere una gestione dell’istituto di pena in conformità dei dettami costituzionali, con questo pochissimo numero di personale in forza nel massimo si possono gestire nr.350/70 detenuti, quindi, si chiede il blocco delle assegnazioni per almeno tre mesi e l’immediato sfollamento di almeno nr.20 detenuti e, nei mesi successivi i restanti nr.30\40. Al fine di meglio far comprendere la gravissima situazione che l’istituto sta patendo, La invitiamo, cosi come invitiamo tutte le altre autorità in indirizzo, con somma urgenza a far visita l’Istituto, e la invitiamo altresi nel far pressione sul DAP in occasione delle prossime assegnazioni di personale a seguito della conclusione del 184° corso agenti per far assegnare all’istituto teramano, un congruo numero di personale, almeno nr.40 agenti. Alle Segreterie Sindacali in indirizzo si chiede il dovuto interessamento a tutela della dignità professionale e dell’incolumità delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria, presso le sedi ritenute opportune.

Nell’attesa di un cortese cenno di concreta attenzione, si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

SAPPE – Pallini

OSAPP – Cerquitelli
USPP – Scardicchio



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link