L’Italia, all’interno del contesto europeo, attraversa un momento di trasformazione significativa per quanto riguarda i pagamenti. Già l’emergenza sanitaria tra il 2020 e il 2022 ha spinto i consumatori verso modalità contactless e online, trasformando progressivamente le abitudini d’acquisto e i modelli di consumo. Questo percorso ha continuato poi la sua accelerazione nel biennio successivo. Visa ne fotografa i tratti sulla base dei dati della sua rete di pagamenti internazionali che unisce titolari di carte, esercenti e istituzioni finanziarie in tutto il mondo, e dei numeri diffusi da varie ricerche di settore.
Noi riportiamo come riferimento quelli della Banca Centrale Europea (report Space) che affiancano a questi rilievi anche quello dei pagamenti in contanti che restano significativi nel 2024, soprattutto per le cifre di piccolo importo e da persona a persona. In termini di numero di pagamenti, in Europa il contante viene utilizzato presso il punto vendita nel 52% delle transazioni ma è in calo rispetto al 59% del 2022. E’ però vero che in termini di valore, le carte sono lo strumento di pagamento dominante (con una quota del 45%, in calo rispetto al 46%), seguite dal contante (39%, in calo rispetto al 42%) e dalle app mobili (7%, in aumento rispetto al 4%). Anche Space registra la crescente quota di pagamenti digitali. E’ supportata da un aumento dei pagamenti online: rappresentano il 21% dei pagamenti quotidiani dei consumatori in numero e il 36% in valore, in aumento rispetto al 17% e al 28% rispettivamente nel 2022. Lo strumento più frequentemente utilizzato per i pagamenti online sono le carte, che rappresentano il 48% delle transazioni, seguite da altri mezzi di pagamento elettronici come portafogli elettronici e app mobili, che insieme hanno rappresentato il 29% delle transazioni. Nel 2024 come nel 2022, il 55% dei consumatori preferisce pagare con carte e altri mezzi diversi dai contanti nei negozi, il 22% preferisce pagare in contanti e il 23% non ha una preferenza chiara. In media, i consumatori ritengono le carte più veloci e facili da usare. Considerano il contante più utile per gestire le proprie spese e proteggere la propria privacy.
L’Italia continua a recuperare terreno nell’ambito delle transazioni digitali, anche se esistono ancora margini di crescita rispetto ad altri Paesi europei come i Paesi Bassi, la Svezia o il Regno Unito, dove la penetrazione dei pagamenti elettronici è più elevata. Ciò che emerge con chiarezza è la necessità di potenziare le infrastrutture, semplificare i processi e garantire un’adeguata sicurezza informatica per favorire la diffusione degli strumenti di pagamento digitali.
Visa in particolare mette in risalto l’importanza strategica di una sinergia tra le parti coinvolte: dal settore bancario alle fintech, dalle big tech agli enti regolatori, senza dimenticare le istituzioni che guidano il Paese verso la digitalizzazione. Mettiamo quindi a fuoco alcuni dei tratti caratterizzanti lo scenario nel 2025. I pagamenti account-to-account (a2a) offrono, a chi acquista, più modi di pagare, e la biometria sta riducendo la dipendenza da password e Pin ma è la globalizzazione ad obbligare al cambiamento i complessi e lenti pagamenti transfrontalieri e sarà l’intelligenza artificiale a consentire la personalizzazione delle esperienze di pagamento e a migliorare le capacità di rilevamento delle frodi, con gli algoritmi di deep learning specializzati nell’analisi sui modelli di transazione così da identificare i rischi potenziali real-time.
L’obiettivo più concreto che si può mettere a fuoco riguarda la necessità di trasformare l’ecosistema dei pagamenti rendendolo più sicuro, più intelligente e fluido e su questo giocherà un ruolo importante l’utilizzo dei sistemi di autenticazione basati sull’identità digitale. Password e domande di sicurezza in pensione a vantaggio dell’autenticazione tramite impronta digitale e letture biometriche quindi, anche perché utilizzare i marker biometrici nell’autenticazione dei pagamenti – e farlo in linea con le migliori pratiche di privacy dei dati, cybersecurity e governance dell’IA – contribuisce a rendere l’intero processo più conveniente e sicuro.
In relazione alla ricerca di “fluidità” ecco poi che nel 2025, lo sviluppo dei pagamenti in tempo reale (Dtp) sarà influenzato dall’andamento delle maggiori economie mondiali. In Europa, il sistema di trasferimento istantaneo dei crediti dell’area unica dei pagamenti in euro (Sepa) crescerà ancora per adozione, facilitando le transazioni istantanee in Euro nei confini dell’UE. Alcune criticità restano comunque sotto la lente degli analisti: per esempio quelle relative ai governi nazionali che hanno cercato di gestire autonomamente le reti Rtp e che quindi hanno dovuto affrontare problemi quali frodi, vulnerabilità della sicurezza, problemi di disponibilità e mancanza di capacità transfrontaliere.
La collaborazione con il settore privato potrà aiutare a superare queste sfide fornendo competenze e risorse per migliorare la sicurezza, l’interoperabilità e le funzionalità transfrontaliere. Anche perché i nuovi scenari regolamentativi chiamano l’intero ecosistema dei pagamenti a bilanciare l’innovazione e la sicurezza, proteggendo dai rischi associati alla natura istantanea e irreversibile dei pagamenti Rtp e garantire l’apertura e l’interoperabilità delle reti nazionali è fondamentale anche per facilitare il commercio e la crescita globale.
Riprende diversi spunti così Stefano M. Stoppani, country manager Visa in Italia: “I pagamenti sono in continua evoluzione per offrire convenienza, trasparenza e fiducia. Permettono alle aziende di crescere, ai consumatori di sentirsi sicuri e alle comunità di prosperare. Dall’autenticazione biometrica alle transazioni istantanee e senza interruzioni in tutto il mondo, ogni innovazione rappresenta un passo avanti per soddisfare le esigenze di tutti coloro che pagano e vengono pagati”.
Un punto nodale questo, secondo gli analisti, perché se in passato i movimenti tra diversi Paesi sono stati prevalentemente appannaggio del b2b e gestito dal banking tradizionale, oggi consumatori e Pmi hanno sempre più bisogno di inviare denaro da persona a persona anche tra sistemi bancari del tutto diversi e le carenze del mercato stanno diventando sempre più evidenti. Servono quindi reti Rtp interoperabili, meccanismi che consentano di operare ed elaborare pagamenti in valute diverse, oltre le reti nazionali, senza ritardi, con conversioni di valuta semplificate e comunque conformi alle specifiche normative locali.
Le aziende che operano nell’ambito dei pagamenti digitali si troveranno a beneficiare anche dei trend positivi di embedded finance. Consiste nell’integrare prodotti e servizi finance di terze parti nelle piattaforme digitali non finance, quindi con soluzioni di pagamento sempre più integrate, in particolare nell’ecosistema degli esercenti. Si assiste infine a un aumento dei prodotti di prestito di embedded finance e delle soluzioni di pagamento white-label. Il meccanismo è particolarmente vantaggioso da più punti di vista. I fornitori guadagnano dalla distribuzione a basso costo; gli abilitatori sfruttano la domanda di semplicità e convenienza, i distributori migliorano il coinvolgimento della piattaforma e, soprattutto, gli utenti finali ottengono servizi finanziari contestualizzati in un unico luogo.
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