Apocalisse Los Angeles almeno 5 morti, 180mila sfollati

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Le fiamme che da giorni avvolgono Los Angeles sono forse l’immagine scioccante e reale di quello che i cambiamenti climatici stanno facendo al nostro pianeta. E infatti questa volta il fumo e la devastazione, l’aria irrespirabile, il cielo rosso post-apocalittico e le strade vuote, arrivano a insidiare Hollywood, il simbolo della ricchezza, del potere, della bellezza più importante degli ultimi cento anni. Sunset Boulevard, «il viale del tramonto» di Billy Wilder che attraversa i quartieri di Hollywood e Beverly Hills, è completamente distrutto, la stessa scritta Hollywood e la Walk of Fame sono a rischio, dopo che un nuovo incendio ha iniziato a espandersi nell’area ieri notte.

RINVIATE LE NOMINATION

La data per la chiusura del voto per le nomination agli Oscar è stata spostata di due giorni e forse anche la cerimonia potrebbe subire dei cambiamenti. In questo momento ci sono almeno cinque morti, 180.000 persone evacuate, 95.000 persone senza corrente elettrica, case di persone comuni e ville di star e vip mangiate dai cinque fuochi che continuano a non essere domati e che accerchiano la città in tutte le direzioni. Anche 400 detenuti addestrati al controllo delle fiamme sono stati coinvolti nelle operazioni di soccorso.

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L’INCERTEZZA SULLE VITTIME

«Non sappiamo l’esatto numero dei morti, visto che non abbiamo ancora fatto ricerche nei quartieri colpiti dai fuochi», ha detto ieri Robert Luna, sceriffo della contea di Los Angeles. Il costo dei danni, sostiene il servizio meteo online Accuweather, è già vicino ai 60 miliardi di dollari, per quello che gli esperti definiscono il peggior incendio boschivo della storia della California, se non degli Stati Uniti. Gli incendi che stanno distruggendo la Pacific Palisades, l’area di costa tra Santa Monica e Malibu, continuano a non essere domati e centinaia di ville sono state distrutte. Fra le case minacciate le case storiche degli scrittori Lion Feuchtwanger e Thomas Mann, musei di proprietà del governo tedesco. E poi c’è il miracolo di Villa Getty, salvata grazie alla preparazione e all’abbondante riserva di acqua. Ci sono poi le storie degli eroi: i pompieri della Santa Monica Fire Station che da giorni salvano persone e cercano di fermare le fiamme, o gli infermieri e i volontari che hanno evacuato un ospedale con decine di pazienti in carrozzina.

LO SCONTRO POLITICO

C’è poi tutta la questione politica che in questi giorni è diventata motivo di scontro tra i democratici e i repubblicani. Il presidente eletto Donald Trump ha visto gli incendi come l’occasione perfetta per attaccare la California, il centro della cultura liberal che da anni cerca di distruggere con la sua propaganda: questo è «il risultato della colossale incompetenze del duo Biden/Newscum», ha detto Trump, definendo il governatore della California Gavin Newsom «scum», feccia, canaglia e chiedendogli di dimettersi. Trump ha anche sostenuto che le politiche ambientali della California siano il vero problema: secondo il presidente eletto gli idranti nella città sono a secco visto che questa viene usata per preservare le aree acquitrinose della California, una spiegazione smentita da climatologi e esperti di questa crisi climatica. La sindaca della città, Karen Bass, ha detto di essere «demoralizzata» per la mancanza di acqua negli idranti ma ha aggiunto che la situazione è migliorata e che la causa del disastro è soprattutto il vento: «È un evento senza precedenti e gli idranti non sono costruiti per gestire una devastazione massiccia», ha detto Bass. Nel frattempo Joe Biden, che ha cancellato il suo viaggio a Roma per seguire la crisi, ieri da Los Angeles ha dato il via libera ai fondi federali per la ricostruzione e ha assicurato, parlando alla nazione, che il governo farà il necessario per aiutare i cittadini. Ma le previsioni dei prossimi giorni sono preoccupanti: secondo il meteorologo Todd Hall del National Weather Service di Los Angeles, la zona dovrà affrontare diversi altri episodi di vento forte – periodi caratterizzati da raffiche sostenute che potrebbero intensificare gli incendi. Sebbene ieri il vento si sia calmato, ha ripreso vigore durante la notte e aumentarà nel fine settimana. Hall ha sottolineato che bisognerà prestare particolare attenzione alla notte tra lunedì e martedì, dove ci si attendono raffiche di 80 chilometri orari.

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