Unicredit-Bpm: Orcel pronto a una grande rinuncia per strappare il sì di governo e Agricole

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Il risiko promette di tenere banco a lungo a Piazza Affari anche in questo 2025. Questa mattina si è aggiunto un altro fronte, con Banca Ifis che ha lanciato un’Opas su Illimity Bank di Corrado Passera. E la voglia di M&A sta sostenendo le banche, tutte in positivo oggi.

Unicredit-Bpm, Orcel prova a sbloccare lo stallo

L’inizio del nuovo anno non può prescindere dall’affaire Unicredit-Banco Bpm. L’offerta predisposta da piazza Gae Aulenti per rafforzare il suo status di seconda potenza bancaria in Italia ha tenuto banco negli ultimi due mesi e rappresenta il dossier più caldo sul tavolo di Andrea Orcel in quanto quello su Commerzbank (dove Unicredit il mese scorso ha rafforzato la sua posizione fino al 28%) avrà tempi giocoforza più lunghi complici anche le elezioni tedesche in agenda a febbraio.

L’offerta pubblica di scambio che valorizza Piazza Meda 10,1 miliardi ha fatto discutere in quanto molti, a partire dal cda di Bpm, l’hanno bollata come inadeguata. Ad oggi il titolo Bpm veleggia in area 7,9 euro, ben al di sopra del valore di concambio proposto da Unicredit. Il mercato già prezza un rilancio implicito di almeno 1,6 miliardi, ma tra gli operatori c’è chi si è spinto a ipotizzare un rialzo ben più cospicuo tra i 3 e i 4 miliardi.

Orcel ha difeso con vigore la congruità del prezzo offerto, ritenendo gonfiate le attuali valutazioni di Bpm, ma detto ciò la porta non è affatto chiusa a un rilancio e ogni ragionamento su un possibile rilancio si farà una volta che si avranno in mano i conti 2024.

La carta Anima, un sacrificio che potrebbe piacere al governo

Dagli ultimi spifferi emerge anche una possibile apertura di Unicredit a mettere sul tavolo negoziale Anima. Il gruppo del risparmio gestito, su cui Bpm ha lanciato un’opa del valore di 1,6 miliardi, sicuramente fa gola a Unicredit che sin da subito ha mostrato apprezzamento (“Anima si adatterebbe alla nostra strategia, proprio come è successo con Nova, sul modello delle «fabbriche che abbiamo in Croazia per l’Europa dell’Est e per la Germania”, sono state le parole di Andrea Orcel a fine novembre).
Anima interessa sì, ma si potrebbe ragionare su qualche concessione visto anche l’azionariato vario che la compone: Banco Bpm (22,38%), Poste (11,95%) e Caltagirone al 5%. E oggi il Corriere non esclude che la battaglia tra Unicredit e Banco Bpm trovi in Anima “la sua camera di compensazione” e in tal senso anche il governo potrebbe più facilmente “trovare dei paletti o chiedere merce di scambio sulla sgr” rispetto al golden power sull’offerta di Unicredit a Bpm che sarebbe ben più complicato. Da monitorare da vicino è anche la questione dell’applicazione o meno del Danish compromise applicato ad Anima, che chiaramente per Bpm significherebbe un maggior impatto sul capitale in caso di mancata applicazione dello “sconto”.

E ai francesi di Agricole

La questione Anima si intreccia con il nodo d’oltralpe. Infatti Credit Agricole, che è azionista di Piazza Meda al 19,9%, è particolarmente interessata a quello che farà Unicredit in quanto Amundi (che fa capo all’Agricole) ha in essere un accordo di distribuzione con Unicredit che scade nel 2027 e pesa per circa il 20% dell’utile netto di Amundi. Pertanto il potere negoziale di Orcel verso i francesi potrebbe essere molto alto.

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Castagna raddoppia: esposto anche all’Antitrust

Volgendo lo sguardo a quello che invece può mette in tatto Banco Bpm in questi mesi per ostacolare l’ascesa di Unicredit, da quanto riportato oggi dal Messaggero, la banca guidata da Giuseppe Castagna dopo l’esposto alla Consob di improcedibilità dell’Ops per il prezzo basso, avrebbe inoltrato un esposto anche all’Antitrust, per contrastare la cosiddetta “killer acquisition”, ossia la manovra per eliminare un concorrente, ma non per aumentare il proprio business, come nelle aggregazioni standard. Un qualcosa che Unicredit conosce bene in quanto nel 2020 l’istituto allora guidato da Mustier fece un identico ricorso contro Intesa Sanpaolo per l’Ops lanciata su Ubi.



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