Sede unica della Regione Abruzzo: ritardi e criticità

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 



PESCARA – Il progetto della sede unica della Regione Abruzzo, da realizzarsi nell’area di risulta di Pescara, continua a generare tensioni politiche e preoccupazioni tra i cittadini. Antonio Blasioli, vicepresidente del Consiglio Regionale, ha denunciato oggi, in una conferenza stampa, gravi lacune nella gestione dell’iniziativa da parte del centrodestra regionale e dell’amministrazione comunale. Tra ritardi significativi, riduzioni inaccettabili delle dimensioni previste e scelte discutibili sui parcheggi, il progetto rischia di rivelarsi un fallimento annunciato.

Ritardi inaccettabili e mancanza di pianificazione

Al centro delle critiche vi è il ritardo nella predisposizione del Documento di Indirizzo Progettuale (DIP), strumento indispensabile per avviare la progettazione dell’opera. Secondo il protocollo d’intesa siglato il 20 settembre 2022, il DIP sarebbe dovuto essere approvato entro 715 giorni. Tuttavia, a 830 giorni di distanza, il documento non è stato ancora prodotto.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Questa mancanza paralizza l’intero iter burocratico, rendendo impossibile la definizione di un cronoprogramma credibile. Senza il DIP non si possono pubblicare manifestazioni d’interesse per selezionare i progettisti, bandire la gara di progettazione o avviare i lavori. Blasioli sottolinea che nel cronoprogramma allegato al protocollo era previsto un arco temporale massimo di 215 giorni per completare le procedure preliminari: un traguardo ormai lontano, che dimostra come il progetto sia gestito con superficialità e disinteresse.

L’Accordo di Programma prevedeva una sede di 20.000 metri quadrati per ospitare tutte le direzioni regionali presenti a Pescara. Oggi, invece, si parla di soli 8.000 mq, una riduzione drastica che, secondo Blasioli, compromette l’intera finalità del progetto.

Dai verbali della Commissione emerge che il costo stimato per metro quadrato è di 3.300 euro, cifra che include spese per la bonifica ambientale, viabilità d’accesso e parcheggi. Questa riduzione pone interrogativi cruciali: come sarà possibile collocare 523 dipendenti e tutte le funzioni istituzionali in uno spazio tanto ridotto? E soprattutto, come giustificare il mutuo di 48,5 milioni di euro approvato proprio per eliminare i costi di affitto delle attuali sedi, quando sarà necessario continuare a utilizzarle?

Blasioli denuncia inoltre che la nuova sede non sarà un ufficio stabile ma uno spazio multifunzionale destinato principalmente a riunioni. Questo “open space” non risolverà il problema della dispersione degli uffici regionali e ridurrà l’efficienza amministrativa, vanificando gli obiettivi originari.

Parcheggi: Una soluzione irrisolta

Un altro aspetto critico riguarda i parcheggi per i dipendenti e gli utenti. Inizialmente erano stati previsti 500 posti auto, ma l’idea di un parcheggio sotterraneo è stata abbandonata a causa delle infiltrazioni d’acqua. La Regione ha delegato ai progettisti la possibilità di individuare i posti auto all’interno del silos nord, una struttura comunale da 850 posti auto che però, ad oggi, non dispone di alcun finanziamento.

Questa scelta rischia di sottrarre ulteriori spazi ai residenti e ai commercianti, già penalizzati dalla carenza cronica di parcheggi nel centro cittadino. Blasioli chiede un impegno formale affinché i parcheggi siano realizzati all’interno dei 10.000 mq concessi dalla città alla Regione, evitando di gravare ulteriormente sulla cittadinanza.

Conseguenze per Pescara: Un progetto che penalizza la città

Il vicepresidente del Consiglio Regionale non si limita alla critica, ma propone un’alternativa: spostare la sede unica in un’area periferica. Questa scelta, a suo avviso, permetterebbe di valorizzare quartieri meno sviluppati e ridurre la pressione sul centro città. La collocazione nell’area di risulta, invece, rischia di bloccare lo sviluppo urbano per decenni, trasformando il cuore di Pescara in un’area congestionata e incapace di rispondere alle esigenze della comunità.

Blasioli accusa il centrodestra regionale e l’amministrazione comunale di mancanza di visione strategica. “Questo progetto rappresenta una scelta sbagliata, sia dal punto di vista logistico che finanziario, e rischia di danneggiare Pescara per i prossimi 50 anni”, ha dichiarato.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Blasioli ha annunciato un’interrogazione formale al Presidente della Regione, Marco Marsilio, chiedendo chiarimenti sui ritardi e sulle scelte logistiche. Allo stesso tempo, invita i consiglieri comunali a premere sul Sindaco Carlo Masci affinché la Giunta comunale prenda una posizione chiara sul progetto.



TAGS







Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese