Cento studenti, le lezioni da settembre. In laguna anche osteopatia e riabilitazione psichiatrica
«Medicine and Surgery», uno dei sei corsi di laurea in medicina e chirurgia (ma l’unico interamente in inglese) dell’università di Padova, infine sbarca a Venezia. «Infine» perché il primo tentativo, risalente al 2018, naufragò sul voto contrario del senato accademico patavino l’anno dopo. Così, oltre ai quattro corsi di laurea di Padova e quello di Treviso, il sesto, tutto in inglese, è nato sei anni fa a Padova dove si concluderà nel corso del prossimo anno accademico il primo ciclo. La nuova «nidiata» di cento aspiranti medici chirurghi «anglofoni», invece, inizierà il percorso di formazione lungo, appunto, sei anni, all’ospedale veneziano dei SS. Giovanni e Paolo.
Il bacino del corso
L’hanno annunciato il presidente della Regione, Luca Zaia, la rettrice di Padova, Daniela Mapelli, e il direttore generale dell’Usl veneziana, Edgardo Contato. A specificare che questa volta, testuale, «si parte» è Zaia mentre veniva firmato il protocollo d’intesa. Nero su bianco, le lezioni e i tirocini fin dal primo anno, inizieranno a settembre con l’avvio dell’anno accademico 2025-2026. La ratio viene spiegata dalla professoressa Mapelli: «I dati Istat ci dicono che nel 2040 la popolazione fra i 18 e i 25 anni calerà di 1,2 milioni di persone. Ecco perché attrarre futuri medici anche dall’estero è fondamentale. Tanto più che la lingua della scienza è l’inglese». Il presidente della scuola di medicina del Bo, Angelo Dei Tos, spiega che il 40% degli studenti del corso «internazionale» è già straniero. Più precisamente, il 75% degli studenti che si formeranno a Venezia saranno dell’Unione Europea, italiani compresi, e il rimanente 25% di provenienza extra Ue. E quale scelta migliore di Venezia per attrarre nuovi talenti nel campo medico? In città ci sono già i corsi per tecnici di audiologia e fisioterapia ma da settembre, saranno attivati anche i corsi di laurea in Osteopatia e in Tecnica della riabilitazione psichiatrica.
Doppia esigenza
«È un’operazione che va a buon fine perché c’è collaborazione tra tutte le istituzioni – ha detto Mapelli -. L’idea di portare «Medicine and Surgery» c’è da un po’ di tempo, ma abbiamo aspettato di avere spazi adeguati». I docenti di Padova si sposteranno da pendolari all’Ospedale Civile, mentre gli studenti rimarranno nella città lagunare. «Fin dal primo anno – ha proseguito la rettrice – gli studenti inizieranno con il tirocinio pratico, e per questo abbiamo a disposizione un intero ospedale». Per Contato si tratta di «una responsabilità enorme, in un territorio così importante ma delicato, perché Venezia si sta spopolando e se non ci sono idee, rimarrà un luogo per soli turisti». Su tutto, naturalmente, pesa la penuria di personale sanitario. «Con questa nuova offerta formativa su Venezia – ha detto Zaia – contiamo anche di poter aumentare il bacino da cui poter attingere a nuovi giovani medici. Le attuali difficoltà sono ben note: abbiamo indetto 112 concorsi per 814 posti nel 2024 e siamo riusciti ad assumere solo 197 dottori».
Il «nodo» alloggi
L’idea è di un’operazione win-win anche per il centro storico lagunare sempre più spopolato: «Una volta a regime, – ha aggiunto Zaia – anche questo corso di laurea contribuirà a dare una risposta alla tendenza allo spopolamento della città lagunare». Concretamente, però, resta il tema degli alloggi. «C’è già a disposizione una foresteria – ha spiegato Mapelli – ma potranno svilupparsi anche altre collaborazioni con enti e istituzioni della città». Nel 2030 gli studenti del corso in Medicine and Surgery saranno 600, a questi vanno aggiunti quelli degli altri quattro corsi di laurea: a oggi 80 studenti di fisioterapia, 31 di tecniche audiometriche a cui si aggiungeranno dall’autunno 22 studenti di osteopatia e 26 di riabilitazione psichiatrica.
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