E’ la prima ” grana ” del 2025 per il Comune di Latina. E’ il “caso” Palmerini. Come emerso negli ultimi giorni infatti l’Autorità nazionale anticorruzione, l’Anac, ha avviato una serie di verifiche sulla nomina proprio di Lorenzo Palmerini a presidente del Cda di Abc, l’azienda speciale del Comune che gestisce il servizio di igiene urbana nel capoluogo pontino.
Nel mirino eventuali profili di inconferibilità e incompatibilità nel ruolo che Palmerini ricopre da oltre un anno – il sindaco di Latina, Matilde Celentano ha firmato il decreto di nomina dei nuovi componenti del Cda nel novembre 2023 -, per conflitti di interessi in relazione ad altri due incarichi del professionista: il primo quello di curatore fallimentare della Latina Ambiente, e il secondo legato al rapporto di consulenza professionale con Rida Ambiente, titolare dell’impianto tmb ad Aprilia, dove il comune di Latina conferisce rifiuti urbani indifferenziati.
La difesa del sindaco Celentano
Mentre dall’amministrazione sono al lavoro per rispondere alla nota dell’Anac, nelle scorse ore sul caso è intervenuta Matilde Celentano. “In relazione ai recenti articoli di stampa relativi alle verifiche da parte dell’Anac sulle ipotesi di eventuali profili di inconferibilità dell’incarico di presidenza dell’azienda speciale Abc al dottor Lorenzo Palmerini, mi preme ribadire la mia totale fiducia nei confronti di un professionista stimato, competente e irreprensibile quale è il dottor Palmerini. Si tratta – aggiunge la prima cittadina – di una figura da me nominata come presidente del Cda di Abc dopo un’accurata istruttoria da parte degli uffici comunali competenti, dai quali ho ricevuto sempre rassicurazioni sulla conferibilità dello stesso con l’incarico assegnatogli. Indipendentemente dall’entità delle verifiche in corso da parte dell’Anac, sollecitata da un esposto, torno a esprimere la mia stima e apprezzamento nei confronti del dottor Palmerini e del lavoro svolto fino ad ora. Da parte nostra come amministrazione, stiamo predisponendo le memorie e i documenti necessari per rispondere al quesito posto dall’Anac”.
Lbc: “Si faccia chiarezza”
Sul caso è intervenuto il movimento civico Lbc, che già nei mesi scorsi aveva sollevato dubbi sulla nomina di Palmerini. E lo ha fatto attraverso una nota pubblicata sul sito del movimento stesso e per voce del consigliere comunale ed ex sindaco Damiano Coletta. “L’abbiamo detto da sempre in Consiglio e in altre sedi che sulla vicenda Latina Ambiente e Abc ci sono situazioni di conflitto di interessi – ha detto l’ex primo cittadino -. A cominciare dalle persone che fanno parte dello staff e che attualmente sono rinviate a giudizio nel processo riguardante il fallimento di Latina Ambiente, per passare a una transazione che inevitabilmente è ‘viziata’ dalla conflittualità di interessi, per continuare sulla iniziale indecisione del Comune nel costituirsi parte civile per finire alla nomina del dottor Palmerini che ha svolto il ruolo di interlocutore nella transazione, in quanto curatore fallimentare della Latina Ambiente, per poi essere nominato presidente del Cda di Abc, ma nello stesso tempo svolgere il ruolo di consulente della Rida Ambiente. A nostro parere va fatta chiarezza nelle sedi opportune su tutte queste situazioni”.
“Ci sembra evidente che l’ente comunale, in conseguenza delle scelte fatte, abbia delle responsabilità su queste situazioni di conflitto di interesse di cui ora Anac chiede conto al Comune – incalza la segretaria di Lbc Elettra Ortu La Barbera -. Non servono dichiarazioni di stima, serve che la sindaca e la giunta ci mettano la faccia e chiariscano la vicenda innanzitutto alla comunità e poi nelle eventuali sede opportune. Lo abbiamo chiesto più volte, come Lbc, in consiglio comunale senza avere risposta. Perché, se è vero che la stima e la professionalità non sono in discussione, quello che abbiamo sempre evidenziato è l’inopportunità di nominare un professionista che aveva incarichi presso Rida, con un evidente profilo di incompatibilità tra le mission dell’azienda pubblica (Abc) che deve ridurre la quota di rifiuti indifferenziati pagata dalla collettività e il privato (Rida) che invece fa dei rifiuti indifferenziati il suo business”.
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