Legge di Bilancio 2025: incentivi fiscali
Il 31.12.2024 è stata pubblicata la Legge di Bilancio che contiene novità significative per gli incentivi fiscali 2025.
Superbonus
Il Superbonus è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) per interventi di efficienza energetica e consolidamento statico degli edifici. L’agevolazione fiscale per l’anno 2025 è al 65%, applicabile solo a condomini. Per accedere al 65% nel 2025, i lavori devono essere avviati entro il 15 ottobre 2024, con apposite comunicazioni. Gli interventi ammessi includono isolamento termico, sostituzione di impianti e interventi antisismici (trainanti), e impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici (trainati). Per fruire del Superbonus, gli interventi devono garantire almeno il miglioramento di due classi energetiche, verificato tramite l’APE. Le detrazioni variano, ad esempio, fino a 50.000 euro per l’isolamento termico e 48.000 euro per i fotovoltaici.
Bonus Ristrutturazioni
Il Bonus Ristrutturazione è un’agevolazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia. Nel 2025, la detrazione sarà del 50% solo per le abitazioni principali, mentre per le seconde e terze case sarà del 36%, con un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 2026, la detrazione scenderà al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le altre. La detrazione per le abitazioni principali è elevata al 50% nel 2025 e al 36% nel 2026 e 2027, se sostenuta dai proprietari o titolari di diritti reali sull’immobile. Sono esclusi gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie alimentate a combustibili fossili. La Legge di Bilancio 2025 stabilisce anche un tetto alle detrazioni per chi ha redditi superiori ai 75.000 euro.
Ecobonus 2025
L’Ecobonus è una detrazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Nel 2025, la Legge di Bilancio ha ridotto le percentuali di detrazione, portandole al 50% per le prime case e al 36% per le altre abitazioni, con una ripartizione in 10 rate annuali. Dal 2026, le detrazioni scendono ulteriormente al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le altre tipologie di immobili. È prevista una maggiorazione per le abitazioni principali: 50% nel 2025 e 36% nel 2026 e 2027, ma solo se i lavori sono sostenuti dai proprietari o titolari di diritti reali sull’immobile. Gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie uniche a combustibili fossili sono esclusi. Le nuove aliquote si applicano a tutte le tipologie di interventi, inclusi quelli sui condomini.
Inoltre, il Conto Termico 3.0 2025, che potrebbe essere una valida alternativa all’Ecobonus per l’efficientamento energetico, il fotovoltaico e la climatizzazione ad alta efficienza
Conto Termico 3.0 2025
Il Conto Termico 3.0 è in fase di approvazione, con il Ministero dell’Ambiente che ha avviato dal 13 dicembre 2024 il confronto con le Regioni per perfezionare il decreto. Questo aggiornamento rende l’accesso agli incentivi più semplice, ampliando la platea dei beneficiari e gli interventi agevolabili, come l’inclusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dei privati non residenziali. Inoltre, vengono introdotte misure per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Un’importante novità riguarda l’innalzamento dell’incentivo al 100% delle spese per interventi su edifici pubblici di piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti, su edifici scolastici e strutture sanitarie. Il decreto dovrebbe entrare in vigore nel 2025, con il GSE che aggiornerà il portale per la presentazione delle richieste entro 30 giorni dall’adozione definitiva. È previsto anche un periodo transitorio per le amministrazioni pubbliche. Nel frattempo, il GSE ha rilasciato nuove guide del Conto Termico 2.0 per privati, condomini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Conto Termico 2.0 2024
Il Conto Termico 2.0 (D.M. 16/02/2016) è un incentivo statale gestito dal GSE che supporta interventi per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. È disponibile sia per pubbliche amministrazioni che per privati e imprese, e si articola in due categorie principali: interventi per l’efficienza energetica (interventi Tipo 1) e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili (interventi Tipo 2). Gli incentivi coprono una percentuale della spesa sostenuta, variabile dal 40% al 65% a seconda del tipo di intervento e del soggetto richiedente. Ad esempio, per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero, l’incentivo può arrivare fino al 65%, mentre per interventi di isolamento termico o la sostituzione di caldaie tradizionali si può ottenere un incentivo fino al 50% o 55%. Il Conto Termico 2.0 è cumulabile con altri incentivi non statali e copre anche il 100% delle spese per Diagnosi Energetica e Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le pubbliche amministrazioni. Per i privati, gli interventi agevolati includono la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, l’installazione di collettori solari termici e l’uso di impianti a biomassa. I costi massimi ammissibili per ogni intervento dipendono dalla sua capacità produttiva, con il contributo che può arrivare fino al 65%. Per semplificare l’accesso, il GSE ha predisposto un catalogo di apparecchi conformi alle normative, per i quali la procedura di accesso è più rapida e meno burocratica.
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