Firenze, blitz con svastiche e croci celtiche al liceo Michelangiolo durante le feste

Svastiche, croci celtiche e una scritta contro la Digos. È stata la scoperta dal personale del liceo classico Michelangiolo di Firenze al rientro dalle vacanze. Nei giorni scorsi, prima che gli studenti tornassero a scuola, la dirigente e i suoi collaboratori hanno trovato i disegni e le scritte sulla lavagna di un’aula e su un quaderno che era sul tavolo dell’ufficio della stessa preside.

Non si tratta di imbrattamenti, quei segni sono stati subito cancellati senza danni materiali alla struttura, ma è chiaro che qualcuno — forse subito prima di Natale — ha compiuto un blitz illegale nella scuola. La notizia è circolata ieri, quando la dirigente del Michelangiolo, Federica Gambogi, dopo aver fatto denuncia ai carabinieri, ha scritto una lettera a studenti, genitori, insegnanti e personale, subito rimbalzata tra le famiglie con la notifica sul registro elettronico: «Sono stati rinvenuti segni vandalici di natura estremamente grave, tra cui simboli come svastiche e croci celtiche, notoriamente associati a ideologie di odio e discriminazione. Questi atti offendono non solo i principi e i valori fondamentali di rispetto, inclusione e convivenza civile che la nostra scuola promuove, ma l’intera comunità scolastica che si impegna quotidianamente nella costruzione di un ambiente educativo accogliente e aperto a tutti», si legge nella lettera.

Gambogi si è subito preoccupata di sporgere denuncia, poi «ho adottato ulteriori misure per garantire la sicurezza della scuola, inclusa una maggiore attenzione ai controlli di accesso e alla sorveglianza degli spazi scolastici, nonché è stata effettuata formale richiesta alla Città metropolitana per l’installazione di un impianto di allarme e videosorveglianza all’esterno dei varchi di ingresso».

Al Michelangiolo, il caso delle svastiche ha riportato subito alla memoria l’aggressione squadrista subita da alcuni studenti davanti alla scuola il 18 febbraio 2023. La preside si è quindi rivolta a studenti, genitori, insegnanti e personale: «Chiedo a tutti voi di essere uniti nel condannare con fermezza questi atti. Invito studenti, famiglie e personale scolastico a contribuire, ognuno secondo le proprie possibilità, a mantenere viva la cultura del dialogo, della pace e del rispetto reciproco, valori che rappresentano il fondamento della nostra comunità». A loro volta, i genitori rappresentanti in Consiglio d’istituto in una nota hanno richiamano i fatti di due anni fa: «Ancora una volta il liceo Michelangiolo viene fatto oggetto di attacchi violenti e nazisti. Nessun atto vigliacco ad opera di sconosciuti, portatori di odio e razzismo, potrà far prevalere sentimenti di paura e chiusura».

La notizia ha provocato reazioni a tutti i livelli della politica, fiorentina e nazionale. La sindaca Sara Funaro ha parlato di un «atto vile»: «È un episodio da non sottovalutare e su cui è necessaria una presa di posizione forte e chiara: Firenze è una città democratica e antifascista, valori che sono saldamente radicati nel suo Dna». Il deputato e segretario toscano del Partito democratico, Emiliano Fossi, ha spiegato che «il fatto che vandali ignoti facciano irruzione in una scuola recando danni contro un bene pubblico è molto grave. Il fatto che quanto accaduto abbia una matrice di stampo neofascista e neonazista lo rende un gesto estremamente grave».

Condanna è stata espressa anche dai consiglieri regionali del Pd, Cristina Giachi e Andrea Vannucci, dall’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, dall’assessora fiorentina all’educazione Benedetta Albanese, dal consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e dai Giovani Democratici. 

Vai a tutte le notizie di Firenze

Iscriviti alla newsletter del Corriere Fiorentino