Energy Release 2.0: incentivi per le rinnovabili

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L’Energy Release 2.0 è un meccanismo istituito per incentivare l’installazione di nuove tecnologie per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili presso soggetti considerati energivori.
L’installazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile, del resto, è necessaria per aumentare la quota di energia pulita prodotta e consumata, necessità strategica dettata dall’urgenza di contrastare i cambiamenti climatici.

Rinnovabili: la chiave della transizione energetica

A livello europeo le rinnovabili sono considerate uno degli elementi chiave per garantire una concreta rivoluzione sostenibile, risolvendo anche le criticità connesse alla vulnerabilità dei sistemi basati su fonti fossili.

Tecnologie come il fotovoltaico e i sistemi di accumulo energetico stanno diventando sempre più efficienti ed economicamente competitivi, supportati da progressi nell’intelligenza artificiale e nell’ottimizzazione delle reti intelligenti (smart grid). La transizione verso un sistema energetico decarbonizzato è voluta dall’Europa per garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e resilienza economica a lungo termine. A cascata, quindi, tutti i Paesi membri hanno il compito di individuare le migliori soluzioni e strategie per incentivare questi sistemi. Ne è un esempio, appunto, la nuova misura Energy Release 2.0.

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Che cos’è Energy Release 2.0 e a chi si rivolge

L’Energy Release 2.0 è una misura gestita dal GSE per promuovere l’installazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile. Il meccanismo prevede un “anticipo” di energia a prezzi competitivi ai soggetti che ne fanno domanda, con una cessione di quella a disposizione del GSE, in cambio dell’impegno dei soggetti beneficianti di installare nuovi impianti.

Il periodo di anticipazione ha una durata pari a 36 mesi e, dopo la realizzazione dell’impianto, si dovrà restituire al GSE l’energia anticipata, secondo i criteri stabiliti dal DL 181/2023 e dal DM 268/2024. L’energia a disposizione è stimata pari a 23 TWh/anno e deriva da impianti rinnovabili che beneficiano di tariffe onnicomprensive, di meccanismi del ritiro dedicato dell’energia e dello scambio sul posto.

I soggetti a cui si rivolge questo meccanismo sono le imprese a forte consumo di energia elettrica, ossia gli energivori elencati presso la CSEA (Cassa per i Servizi Energetici Ambientali) per il 2024 o in fase di iscrizione. Si tratta di realtà i cui processi produttivi sono fonte di consumi decisamente superiori alla media, come tipicamente avviene nei settori della metallurgia, del cemento, del vetro e della ceramica o della carta. Inoltre, la partecipazione può riguardare una singola impresa o un’aggregazione di più soggetti.

Che impianti si possono realizzare per accedere al meccanismo

Le imprese che vogliono accedere al meccanismo dovranno realizzare nuova capacità di generazione, installando soluzioni per la produzione di energia rinnovabile. Le soluzioni ammesse riguardano gli impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici, con una potenza minima prevista di 200 kW per impianto.

Fotovoltaico sui tetti delle imprese

Sono ammessi anche gli interventi di potenziamento di tecnologie esistenti e già installate, ad esempio provvedendo al rifacimento di un impianto fotovoltaico, purché l’opera assicuri anche un aumento della potenza pari a 200 kW. Il limite previsto per la conclusione dell’installazione e l’entrata in esercizio degli impianti che forniscono la potenza aggiuntiva è previsto a 40 mesi dalla data del contratto di anticipazione di energia sottoscritto con il GSE.

Per chi non può o non vuole procedere con l’installazione di nuovi impianti presso il proprio sito, è comunque possibile valutare di realizzare la capacità richiesta tramite soggetti terzi. In questo caso, la capacità da garantire è pari al doppio di quella da restituire al GSE.

Come partecipare e accedere a Release 2.0

Per assegnare l’energia disponibile, il GSE ha pubblicato un bando, che include tutte le informazioni relative alla cessione di energia e alle condizioni da sottoscrivere. Si parla, quindi, di profili di cessione, prezzi, modalità di accesso, criteri per determinare la nuova capacità di generazione e del sistema di garanzie richiesto.

I clienti finali energivori devono in ogni caso presentare una manifestazione di interesse attraverso il portale del GSE (entro gennaio 2025), registrandosi all’Area Clienti del GSE e abilitandosi al servizio “Energy Release 2.0″, per poi attendere gli esiti della procedura di assegnazione.

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Dopo di che potrà partire il periodo di anticipazione, con sottoscrizione del contratto. Il volume di energia verrà definito in base ai consumi delle aziende richiedenti, calcolati ai fini dell’iscrizione nell’elenco delle impese energivore. Il piano di restituzione successivo, invece, è stabilito in base a quanta energia il nuovo impianto previsto dovrebbe essere in grado di produrre.



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