Elezioni regionali anticipate nel 2027, l’idea che serpeggia nella politica siciliana – BlogSicilia

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Elezioni regionali anticipate di 4 o 5 mesi rispetto alla naturale scadenza del mandato nel 2027. L’idea comincia a prendere campo nel mondo politico siciliano anche se ancora le elezioni sono lontane e dunque una decisione non c’è.

A far intravedere questa idea è stato il Presidente della regione Renato Schifani fra le righe di un ben più ampio discorso pronunciato nel corso di quelli che sono stati definiti gli auguri destagionalizzati” al popolo degli amici di Forza Italia palermitana. L’incontro di Schifani e dell’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo si è tenuto alle terrazze di Mondello.

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Auguri di buon anno “destagionalizzati” come li ha definiti il coordinatore di Forza Italia Marcello Caruso perché tenuti a feste finite. Un rinvio legato ad un lutto in casa Tamajo.

L’endorsement di Tamajo a Schifani

Un incontro che è stato anche l’occasione per sgomberare il campo da qualsiasi polemica ingenerata dalle interpretazioni degli eventi nelle scorse settimane e mesi sugli equilibri interni alla maggioranza. “Abbiamo bisogno che rimani per un’altra legislatura, perché ti vedo stanco ma determinato e con te abbiamo tutti le spalle coperte” ha detto Tamajo a Schifani lanciandolo come ricandidato nel 2027 così come in tanti hanno fatto proprio nelle ultime settimane.

“Le cose fatte dal governo lo scorso anno sono state tante: la stabilizzazione dei precari, la copertura del disavanzo, il lavoro per rifornire la Sicilia di dissalatori e termovalorizzatori. Nessun governo si è dimostrato vicino alle imprese e al mondo produttivo come il nostro: lo abbiamo dimostrato nel corso delle manovre e ora c’è una Sicilia che cresce” ha detto Tamajo che ha proseguite “Il nostro obiettivo per il 2025 è continuare a lavorare al fianco del presidente Schifani – aggiunge Tamajo -. Stiamo lavorando per dare risposte a problemi che da tanti anni affliggono la Sicilia. Questo è un governo attento ai temi del precariato e della povertà”.

Schifani a mezza voce

Pur quasi senza voce il Presidente della Regione ha voluto parlare per ribadire il suo impegno, per raccontare la telefonata al Ministro del lavoro fatta al fotofinish che ha fatto scattare la propria della cassa integrazione per il poco meno di 500 di Almaviva ormai quasi rassegnati,

“E’ una domanda ricorrente ormai – ha detto Schifani – quella che mi viene fatta sulla ricandidatura nel 2027 ma io penso a lavorare. Non è  ancora tempo di parlare di candidatura. Quello che scelgo lo faccio per risolvere i problemi e non mi faccio condizionare dal pensiero alla ricandidatura. Ci penseremo nel 2027, poi vedremo se votare a maggio per fare l’election day e dare tempo al nuovo governo per insediarsi e fare la finanziaria”.

Dunque l’idea che serpeggia è quella di un election day insieme alle elezioni politiche. Per la regione si votò a settembre e l’insediamento avvenne ai primi di novembre. Tempi troppo stretti per programmare qualsiasi attività per un governo che arriva.

Ci sarà, poi, la valutazione politica sull’opportunità di far coincidere le elezioni  magari per un effetto trascinamento del voto, per trainare il consenso nazionale con il regionale o viceversa.

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La rabbia per  la sanità che non funziona “Qualcuno vada a casa”

Ma, nonostante la voce rauca, alza il tono, urla e si indigna Schifani quando tocca l’argomento sanità “Sono preoccupato, è uno scandalo che si possa morire così in ospedale. Se qualcuno non è in grado di affrontare e risolvere i problemi, se qualcuno non è all’altezza vada a casa. Con Schifani non esistono poltrone di comodo”

Proprio oggi il Presidente ha convocato a Palazzo d’Orléans, il direttore sanitario e il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, Aroldo Gabriele Rizzo e Luigi Guadagnino. L’incontro servirà per discutere delle criticità emerse di recente nella gestione delle attività sanitarie del presidio ospedaliero “Villa Sofia”. E il suo suona come un monito.

Il momento di “grazia” politica

Poi qualche passaggio sul momento di “grazia” politica dopo aver enunciato i risultati come l’abbattimento del disavanzo e la finanziaria approvata il 27 dicembre “Abbiamo incontrato in Sicilia una opposizione responsabile, ha detto Schifani – rispetto le dinamiche interne di partiti come il pd, sono momenti di democrazia” e poi conferma il racconto giornalistico dei giorni della trattativa finanziaria “Abbiamo accolto alcune proposte venute da loro nella legge di stabilità”.

E su Forza Italia “Il nostro è un partito che cresce, il gruppo è diventato il primo del Parlamento siciliano e soprattutto è un partito unito”

 

 





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