L’ora x scatta alle 18. È questo l’orario fissato per il Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno, al punto numero tre, c’è la dicitura “leggi regionali”. Quattordici lettere dietro cui si legge, in realtà, l’impugnazione della legge campana sul terzo mandato. Il Governo sembra ormai allineato per portare all’esame della Corte Costituzionale la legge approvata dal consiglio regionale campano per permettere a Vincenzo De Luca di ricandidarsi per la guida della Regione. Un tema che, però, non riguarda soltanto la Campania. Anche il Veneto segue con interesse la questione visto che Luca Zaia ha le stesse mire dell’ex sindaco di Salerno. Alla fine la norma potrebbe passare con l’astensione della Lega, che però sembra ormai su posizioni di resa rispetto alla possibilità che il “Doge” possa restare ancora alla guida della Regione del Nord-Est. Ma le previsioni servono fino a un certo punto. Non resta, ormai, che attendere meno di 24 ore.
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
A dire il vero qualche novità potrebbe arrivare anche prima della riunione del Consiglio dei Ministri. Alle 11, infatti, è prevista la conferenza stampa di Giorgia Meloni. La liberazione di Cecilia Sala sarà sicuramente il primo argomento all’ordine del giorno ma non è escluso che la premier debba rispondere anche alle domande sulla questione del terzo mandato. Poi alle 18 ci sarà l’appuntamento col Consiglio dei ministri. Non è escluso che la riunione affronti anche la questione della successione di Elisabetta Belloni ai vertici del Dis. Dovrebbe esserci anche la nomina i Fabrizio Curcio quale nuovo Commissario straordinario alla ricostruzione dopo l’alluvione in Emilia Romagna, Marche e Toscana, in sostituzione del generale Francesco Paolo Figliuolo. E poi si dovrebbe passare all’esame della questione terzo mandato. Una questione che avrà un riverbero politico rilevante, sia nella maggioranza che nell’opposizione.
I NODI POLITICI
Per quanto riguarda la maggioranza, la questione può incidere tra i rapporti tra la Lega e gli altri due alleati. Il Carroccio da sempre è favorevole al terzo mandato. E Zaia anche nelle ultime ore ha ribadito la sua volontà di restare alla guida del Veneto. Il resto della Lega, però, sembra aver capito che non c’è nulla da fare. E d’altronde esiste il tema De Luca: il partito guidato da Matteo Salvini non può certo fare un assist al presidente della Regione Campania dopo aver guidato l’opposizione in consiglio regionale contro la norma voluta dal governatore. Per quel che riguarda la minoranza, i fari sono puntati sulla decisione del Governo proprio per conoscere le sorti di De Luca. Il Partito democratico ha già fatto sapere a più riprese, anche per bocca della segretaria Elly Schlein, di non voler ricandidare per la quarta volta l’ex sindaco di Salerno. Dal canto suo, l’inquilino di Palazzo Santa Lucia continua a ribadire di voler correre comunque a prescindere dalle decisioni politiche del Pd. Una situazione che crea stallo nel centrosinistra in vista delle prossime elezioni Regionali. Nel caso in cui la legge fosse impugnata, bisognerà capire quale saranno le reazioni di De Luca.
LE REAZIONI
Bene ricordare che sullo sfondo c’è anche un’altra vicenda giudiziaria sul caso terzo mandato. Si tratta del ricorso al Tar per annullare l’intera seduta del consiglio regionale in cui è stata approvata la legge sul terzo mandato e pure la nuova legge elettorale, presentato su proposta del capogruppo della Lega Severino Nappi dall’intera opposizione di centrodestra. Intanto, ieri sulla vicenda, nel corso di un manifestazione a Vietri sul Mare, guarda caso in provincia di Salerno, si è espresso sulla questione l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci: «La mia opinione personale è dieci anni di governo sono un periodo sufficiente. Anche per dare poi la possibilità ad altre persone, magari appartenenti alla stessa compagine politica, di far vedere quelle che sono le proprie capacità». Si esprimono anche i deluchiani. Per il consigliere regionale Giovanni Porcelli «il giudizio su De Luca spetta ai campani. Ricorrere alla magistratura per sconfiggere un avversario è depauperante per la politica. Al netto dei ricorsi, a mio parere De Luca deve essere candidato per l’ottimo lavoro svolto e ha tutte le carte in regola per fare il terzo mandato ma se nell’ambito del centrosinistra bisogna trovare una figura unitaria ci sono le primarie».
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