Comune di Bari – Indetta la conferenza di servizi per il progetto di riqualificazione dell’ex Reef sul lungomare a sud di Bari

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Nell’ambito della procedura ad evidenza pubblica per il rilascio di una concessione demaniale marittima con finalità turistico – ricreativa, della durata minima di dodici anni e massima di quindici anni, avente ad oggetto una struttura demaniale marittima a destinazione commerciale per l’esercizio dell’attività di bar e/o ristorazione, denominata “Reef”, sita lungo il litorale a sud di Bari, nella zona di San Giorgio (viale imperatore traiano n.60), la ripartizione Governo e sviluppo del territorio ha indetto la conferenza di servizi per la validazione del progetto definitivo presentato dagli aggiudicatari della gara.

La conferenza, che vede protagonisti tutti gli enti a vario titolo coinvolti nel processo autorizzativo, e ha come primo termine il prossimo 12 marzo e la prima data utile per eventuale riunione in modalità sincrona il 18 marzo. Fino ad allora il Comune si incaricherà di raccogliere tutte le osservazioni, le richieste di integrazioni e le eventuali modifiche proposte per poi procedere con il rilascio definitivo della concessione e permettere così al soggetto aggiudicatario di avviare gli interventi e le attività.   

“Queste procedure rappresentano un tassello importante di una visione più ampia avviata dal Comune di Bari che ha come oggetto la riqualificazione della costa attraverso l’insediamento qualificato di attività economiche che possono rappresentare uno dei pilastri della nuova blue economy della città di Bari – spiega l’assessore al ramo Pietro Petruzzelli -. Nel caso dell’ex Reef, parliamo di un immobile in disuso e abbandonato che non solo non produceva nessun valore per la città ma, anzi, rappresentava un simbolo di degrado che impediva anche lo sviluppo delle aree circostanti. Così, nell’ambito di una visione strategica di rigenerazione urbana che ha interessato l’intera costa sud, oggi oggetto di un’importante opera di riqualificazione, sono nate queste procedure sperimentali che l’amministrazione intende portare avanti e che interessano gran parte del patrimonio demaniale costiero cittadino, da nord a sud. Negli anni sono state avviate diverse gare, anche complesse, vista la tipologia di opere richieste e l’investimento iniziale, ma noi crediamo nel potenziale della nostra costa e nello sviluppo di cui Bari può essere protagonista. Le attività economiche sono un pilastro importante per la crescita di un territorio e, se indirizzate secondo i criteri e i vincoli, soprattutto ambientali e paesaggistici, dettati dall’amministrazione comunale,  crediamo possano diventare alleate preziose per la visione futura di Bari che ritrova finalmente un dialogo virtuoso con il suo mare”.    

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L’obiettivo dell’amministrazione comunale, alla base della procedura pubblica, era la riqualificazione e valorizzazione dell’immobile ex Reef e della relativa area esterna, finalizzata a ospitare un’attività di bar e ristorazione con servizi di eccellenza, mediante un approccio etico ed ecologico del paesaggio di riferimento. Il processo progettuale oggetto della conferenza di servizi, infatti, segue la traccia della sostenibilità ambientale e del basso impatto paesaggistico, a partire dalle scelte strategiche fino alla selezione delle tecnologie e dei materiali edili, la gestione dei processi di autoproduzione energetica, la massimizzazione del riuso e della gestione delle acque, l’ eliminazione dei detrattori paesaggistici e la de-impermeabilizzazione dei suoli.

L’immobile sarà interessato da lavori di ristrutturazione edilizia con interventi su strutture, impianti, involucro edilizio e modifica degli spazi interni. Gli interventi sono finalizzati al miglioramento della qualità architettonica e paesaggistica dell’edificio e dell’area di pertinenza, all’efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale. Essendo inoltre l’edificio inserito nell’ambito del piano urbanistico Costa sud, oggetto di lavori, i progettisti hanno scelto di ridurre l’area destinata al parcheggio per diminuire l’impatto che lo stesso avrebbe sul paesaggio costiero, a vantaggio di una sensibilizzazione all’uso della mobilità lenta, dei parcheggi di scambio e dei veicoli elettrici, per cui è prevista la dotazione di colonnine di ricarica.

Un servizio di car-valet, con navetta elettrica, supporterà gli ospiti della struttura che sceglieranno di utilizzare i parcheggi di scambio del parco costiero. L’area di pertinenza sarà quindi per buona parte de-impermeabilizzata a vantaggio di un giardino di macchia mediterranea.

Le nuove strutture previste sulle aree esterne di pertinenza del ristorante sono tutte poggiate al suolo e amovibili. In particolare le pedane che compongono le tre terrazze esterne (ristorante, bar, solarium) sono realizzate con doghe in legno riciclato composito fissate su una sottostruttura in alluminio. Il sistema di ombreggianti (vele), invece, prevede l’installazione di una struttura realizzata con pali in acciaio a sezione circolare verticali che saranno opportunamente fissati su zavorre in materiale lapideo poggiate su suolo e nascosti dalle pedane delle terrazze (zona dehor, ristorante e bar ). Nella proposta progettuale sono inclusi pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, sia per i bagni sia per le docce che si vogliono inserire, come da nuovo layout, per usufruire della parte “lido” nella stagione estiva.

È prevista l’eliminazione dei detrattori paesaggistici che ostacolano la vista mare come i due volumi realizzati, di cui non si riscontra la presenza nella documentazione a base gara,  che pertanto sono ritenuti non legittimi. Si tratta di un volume presente sulla terrazza prospicente il mare, a nord, realizzato in legno di circa 100 mq, e di un manufatto prefabbricato precario, posto all’angolo a nord-ovest dell’immobile. Verrà eliminato anche il muretto a nord che separa la terrazza dalla costa, in modo che l’orizzonte sul mare si manifesti nella sua interezza. Per migliorare la vista del mare dalla strada verrà eliminata anche la recinzione metallica esterna, la cui trama molto fitta osservata dalla prospettiva di chi percorre la strada risulta essere coprente.

L’immobile ospiterà un ristorante “upscale” interno (circa 90 coperti), un bistrot/pizzeria in terrazza (circa 90 coperti), un cocktail bar interno e uno esterno a servizio degli ospiti che utilizzano il solarium. La superficie interna lorda a disposizione è di circa 650 mq, di cui circa 300 mq destinati alla sala e i restanti ai servizi per la preparazione, servizi igienici, depositi e locali tecnici.

L’area esterna invece, dedicata agli ospiti, si divide in tre zone: la terrazza del bistrot/pizzeria, la terrazza del bar e l’area solarium. La terrazza esterna del bistrot sarà allestita come l’estensione verso il mare della sala del ristorante. Nel passaggio dall’interno all’esterno cambierà anche la percezione dell’architettura: la pavimentazione in legno, il sistema di vele ombreggianti e l’orizzonte aperto sul mare rimandano all’idea di una barca a vela e della vita sul mar. La terrazza ha una superficie di circa 175 mq sulla quale sarà possibile distribuire tavoli fino a novanta coperti, buona parte dei quali, protetti dall’ombra delle vele, potranno essere utilizzati anche nelle giornate calde.

La seconda terrazza, quella del bar all’aperto, di circa 70 mq, consente di posizionare l’attrezzatura bar (banco e retro-banco) oltre a tavolini ed è coperta dalle vele ombreggianti. Il banco del bar e il retro-banco saranno identici a quelli del bar interno e saranno punto di riferimento per gli aperitivi informali o serviti ai tavolini e anche di servizio per gli ospiti del solarium. Di qui si accede all’area dedicata al solarium: ampi ombrelloni e lettini distribuiti su prato naturale (circa 170 mq) e su pedana in decking (circa 95 mq). Le tre terrazze saranno realizzate in decking di legno riciclato composito, in appoggio sul suolo. Dall’area bar e dal solarium si accede, attraverso una passerella in legno, a una piattaforma galleggiante sull’acqua, anch’essa in legno, che consente l’accessibilità al mare e si configura come possibile approdo per piccoli natanti.

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Nella restante gran parte dell’area esterna ci sarà spazio per il verde che prenderà il posto di asfalto e cemento. Un giardino di macchia mediterranea di circa 500 mq rappresenterà il filtro verde tra l’area parcheggio a est, l’area bar all’aperto e il solarium. Il giardino accessibile degrada fino a diventare prato nell’area solarium e in altre zone interstiziali. Cespugli di macchia mediterranea saranno piantumati intorno ai confini in modo da garantire la privacy e occultare le auto del parcheggio sia dalla strada che dalle aree interne.

Il progetto prevede l’eliminazione della totalità delle terrazze in cemento e della parte in conglomerato bituminoso e piastrelle ceramiche e la loro sostruzione con materiali e tecniche costruttive che garantiscano la permeabilità.

L’area carrabile e di parcheggio sarà realizzata con pavimentazione permeabile in autobloccanti fotocatalitici con vegetazione interstiziale. Questa pavimentazione, con una capacità drenante di 10633 mm/h, può assorbire e filtrare notevoli quantità di acqua piovana. Il sistema da realizzare sarà in grado di sopportare efficacemente i carichi dei veicoli e garantire che la pavimentazione mantenga la sua durabilità.

Complessivamente la riduzione delle aree impermeabili sarà circa del 95%.

Per quanto riguarda il progetto paesaggistico, si è scelto sviluppare una vegetazione adatta a sopravvivere alla salinità e ai venti marini, inserendo in modo diffuso una selezione di piante integrandole con sistemi di passerelle e fornendo allo spazio sulla costa servizi ecologici, quali ombreggiatura e qualità estetica. Saranno messe a dimora piante della macchia mediterranea, garantendo così la continuità ecologica del territorio, permettendo in questo modo anche il rifugio della fauna selvatica.

La vegetazione intorno ai parcheggi e lungo i muretti di confine dovrà mitigare l’impatto paesaggistico delle auto e ridurre l’introspezione. A ridosso delle aree parcheggio è prevista la piantumazione di Tamerix gallica, un arbusto semisempreverde con tronco corto, spesso incurvato, chioma verde e irregolare e piccoli fiori di colore biancastro o rosato.

Lungo i muretti di confine del lotto saranno messi a dimora esemplari di fico d’India, specie molto diffusa in area mediterranea che assolve la funzione di protezione dalle intrusioni.

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