Omicidio suicidio Gualdo Tadino, Eliza uccisa con un colpo alla nuca mentre dormiva. Sequestrati i cellulari, si cerca il movente tra i messaggi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


La gelosia avrebbe armato la mano di Daniele Bordicchia, il 38enne guardia giurata accusato dell’omicidio della moglie, Eliza Stefania Feru. Le avrebbe sparato con la sua pistola prima di togliersi la vita. Un colpo a bruciapelo alla nuca mentre la ragazza stava dormendo sul divano. Per gli inquirenti non ci sono dubbi sulla dinamica: l’uomo avrebbe ucciso la moglie di 29 anni nella loro abitazione di via degli Ulivi a Gaifana, frazione di Gualdo Tadino. Una bifamiliare che condividevano con la famiglia della sorella di lui. Poi si sarebbe diretto nella loro camera: qui avrebbe rivolto la sua Glock 17 calibro 9 legalmente detenuta contro la tempia prima di esplodere un altro colpo letale.

Un omicidio suicidio consumato nella serata tra sabato 4 e domenica 5 gennaio. Sarà l’autopsia in programma giovedì 9 gennaio a dare contorni più precisi. In queste ore i carabinieri stanno ascoltando amici e familiari. Eliza, che lavorava come Oss all’istituto Serafico di Assisi, lascia la mamma e la sorella. Sconvolte e chiuse nel loro composto dolore in attesa di riavere il corpo della loro congiunta, la prima vittima di femminicidio in Italia nel 2025. Amici e parenti di Daniele Bordicchia, invece, parlano di dissidi dovuti ad alcuni messaggi che l’uomo avrebbe trovato controllando il telefono della moglie. Messaggi che avrebbero fatto crescere la sua gelosia tanto che Eliza per un periodo era anche andata via dalla loro casa per poi tornare, forse nel tentativo di ricomporre il matrimonio celebrato a maggio, nonostante litigi continui. Lei alle amiche e alle colleghe di lavoro non aveva parlato dei dissapori con il marito.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Era sempre solare e piena di attenzioni e premure per i bambini e i ragazzi con disabilità dei quali si prendeva cura al Serafico. Lui viene descritto come un ragazzo molto buono, che mai aveva avuto episodi di violenza. In questo senso non risultano denunce o segnalazioni da parte di Eliza e nessuno intorno a lei ha mai notato segnali che potessero ricondurre a episodi del genere. Invece qualcosa nella mente di Bordicchia, che in passato era stato anche nell’Esercito, deve essere scattato. Tanto da pianificare la brutale uccisione della moglie nel sonno e il proprio suicidio. Forse quei messaggi. A trovare i corpi la madre di lui, che alla vista della scena è scappata chiedendo aiuto ai vicini di casa. Poi la chiamata ai soccorsi, l’arrivo dei carabinieri e del Ris e le indagini che rapidamente hanno portato alla ricostruzione di una dinamica fin troppo chiara nella sua drammaticità. In casa nessun biglietto o scritto per spiegare le motivazioni del gesto.

Gli inquirenti hanno invece sequestrato i cellulari dei due giovani per verificare i contenuti e capire cosa abbia fatto pianificare all’uomo l’omicidio, una vera e propria esecuzione. Chi ha conosciuto Eliza è ancora incredulo davanti alla tragica fine di una ragazza così dolce e solare.

La presidente del Serafico, Francesca Di Maolo, dopo la celebrazione nell’oratorio dell’istituto assisano con i familiari, l’ha ricordata così in un post sui propri profili social: “Avevi scelto di custodire la vita più fragile e indifesa. Indossavi la tua divisa con orgoglio. Svolgevi il tuo lavoro con grande professionalità e con il cuore. Il tuo volto, sempre sorridente, era il volto della speranza per tanti genitori. La tua gentilezza era la consolazione di tante mamme e tanti papà. La nostra comunità è sconvolta. Colleghi, genitori, ragazzi ti piangono. Non ti dimenticheremo mai e stringeremo i tuoi cari in un grande abbraccio. Sii sempre il nostro angelo e continua a vegliare sui ragazzi del Serafico”.

Anche a livello istituzionale si susseguono le reazioni. “Il primo femminicidio del 2025 ha insanguinato la nostra regione in una giornata di festa che, invece di essere felice per tutti, ha riservato la tragedia per Eliza e Daniele – dichiara l’assessore regionale alle Politiche di parità di genere e antidiscriminazione, Simona Meloni – Una situazione familiare come tante, che nascondeva invece una tragedia che è esplosa con i due corpi trovati dalla mamma di lui. Un fatto terribile – aggiunge l’assessore – un drammatico epilogo per una vicenda che deve interrogarci, come persone e come Istituzioni, a rafforzare tutte le reti di supporto contro la violenza sulle donne e tutte le opportunità di aiuto contro il disagio e le difficoltà mentali. La morte di Eliza e Daniele non è solo la morte di due persone, ma distrugge due famiglie e squarcia il velo su tante situazioni di apparente normalità, che invece nascondono il buio. Un tema che tocca chiunque – prosegue la Meloni – e che porterò avanti. Nostro compito sarà continuare a rafforzare i Centri antiviolenza, le Case rifugio e i punti di ascolto, permettendo di poter confidare anche i piccoli segnali che si colgono. Fondamentale – conclude l’assessore – sarà puntare lo sguardo sugli uomini e rafforzare la rete educativa nelle famiglie, nelle associazioni, a scuola e nelle Istituzioni, affinché nessuno possa dire che non sapeva e possa mettere la testa sotto la sabbia”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link