Google Maps e Tachipirina: le nuove regole del Codice della strada

Google Maps e Tachipirina: le nuove regole del Codice della strada

Google Maps e Tachipirina: le nuove regole del Codice della strada. Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, non smette di far discutere. Oltre agli inasprimenti delle sanzioni per abuso di acolici ed eccesso di velocità, ha, infatti, introdotto norme più severe per l’uso del cellulare durante la guida, tanto che ogni distrazione, anche per azioni considerate innocue, come rifiutare una chiamata o consultare una mappa su Google Maps, rischia ormai di comportare multe salate. C’è poi la questione legata all’assunzione di sostanze stupefacenti. Come ribadito più volte, l’obiettivo è quello di garantire la massima sicurezza stradale e ridurre il volume di incidenti dovuti alla disattenzione degli automobilisti.
Il cellulare non va toccato
Secondo le nuove disposizioni, è vietato staccare le mani dal volante per qualsiasi motivo legato al telefono, salvo l’uso di dispositivi vivavoce o sistemi Bluetooth. Come sottolineato dal Ministero della Salute, nella pagina dedicata al “Cellulare alla guida”, ai conducenti di veicoli “è vietata durante la marcia qualsiasi azione che implichi l’allontanamento temporaneo delle mani dal volante: dalla telefonata all’invio di sms, dalle chat di messaggistica istantanea all’impiego delle mappe per orientarsi con la strada, dalla consultazione della rubrica telefonica o della lista degli appuntamenti fino al semplice rifiuto di una chiamata”. La violazione può comportare sanzioni fino a 1.000 euro e la sospensione della patente. «È consentito – spiega il Ministero – l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie e che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani. In estrema sintesi, è vietato distogliere le mani dallo sterzo e il telefono non si può toccare nemmeno per rifiutare una chiamata». Ovviamente non è consentito nemmeno cambiare le impostazioni di un percorso su Google Maps.
La tachipirina interferisce con i test antidroga?
Recenti notizie hanno sollevato qualche dubbio sul fatto che possa rappresentare un problema per il guidatore l’assunzione di una semplice Tachipirina. In realtà, come evidenzia anche il sito di settore “The Won Healthy”, si tratta di un allarme infondato. «La Tachipirina – si legge in un pezzo a firma del dr. Roberto Gindro –, nome commerciale del principio attivo paracetamolo, è uno dei farmaci più utilizzati in Italia per il trattamento di febbre, dolori e altri sintomi comuni alle malattie da raffreddamento. Il nuovo Codice della strada pone una particolare enfasi sulla guida sotto l’influenza di sostanze che possono compromettere la vigilanza e i riflessi. La vera novità risiede tuttavia nel fatto che la vecchia normativa puniva colui che, dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope, si metteva alla guida in stato di alterazione psico-fisica, mentre la recente riforma punisce chiunque guidi dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope. Secondo alcuni, questo significa che potenzialmente qualunque farmaco che riporti sulla propria scheda tecnica (e foglietto illustrativo) la possibilità di un’alterazione della capacità di guida potrebbe essere motivo di contestazioni, anche in assenza di una manifesta compromissione psico-fisica al momento del controllo. Da questo punto di vista la Tachipirina, come tutti i farmaci a base di solo paracetamolo, sono tuttavia sicuri, perché come si può leggere sul foglietto illustrativo alla voce “Guida di veicoli e utilizzo di macchinari” Tachipirina non (sottolineato aggiunto dall’autore) altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari».
«Secondo l’attuale normativa – continua il dr. Gindro – esiste tuttavia una seconda possibile fonte di contestazione, ovvero che il principio attivo del farmaco, o uno dei suoi metaboliti, possa interferire con i test rapidi utilizzati per rilevare la presenza di sostanze vietate, portando a risultati falsi positivi ed esponendo il conducente a sanzioni o provvedimenti ingiustificati. In realtà anche in questo caso il problema non si pone, in quanto: non sono in realtà note interferenze con i test in uso, che in ogni caso potrebbero essere verificate dal test di conferma, che non sarebbe soggetto a tale rischio di interferenza. Riassumendo, Tachipirina non è un farmaco che possa creare problemi o incompatibilità con il nuovo Codice della strada».
Ma ci possono essere eccezioni: «Esiste un farmaco – conclude il dr. Gindro –, nome commerciale Tachidol, che combina il principio attivo della Tachipirina (paracetamolo) alla codeina, una sostanza oppiacea. Questo medicinale in effetti presenta non solo un rischio maggiore per la guida, poiché la codeina è in effetti nota per avere effetti sedativi e per ridurre i riflessi, ma soprattutto essendo un derivato degli oppioidi viene attivamente cercata dai test antidroga».
A chiarire la questione “Tachipirina” è intervenuto lo stesso ministro Salvini. Il vicepremier ha risposto ad una presunta notizia di una segnalazione di un ritiro della patente avvenuto proprio dopo essere risultato positivo al test dopo aver preso la Tachipirina diventata virale sui social. “Una fake news” l’ha definita Salvini. Il ministro ha rassicurato gli automobilisti: «I controlli non risulteranno positivi assumendo farmaci generici da banco. Nessun ritiro della patente o sequestro del veicolo insomma per chi è stato malato e ha preso un farmaco. Il consiglio comunque, a prescindere dal nuovo Codice della strada, è sempre quello di leggere tutte le indicazioni e le possibili controindicazioni presenti sul foglietto prima di prendere qualsiasi farmaco».

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