Diritti dei bambini
Breve guida all’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza articolata in cinque domande e altrettante risposte chiare e sintetiche. Uno strumento agile per conoscere meglio questa fondamentale istituzione che si occupa di proteggere bambine, bambini, ragazze e ragazzi.
L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA) rappresenta una pietra miliare nel percorso dell’Italia verso la protezione dei diritti dei minorenni. Istituita quasi 15 anni fa, è nata e opera in un contesto storico caratterizzato da una crescente attenzione internazionale ai diritti dei bambini. Ad oggi, però, il lavoro dell’Autorità è ancora poco conosciuto a livello di opinione pubblica. Approfondirne la struttura, le caratteristiche e i compiti rappresenta un primo e utile passo verso la sua valorizzazione, soprattutto alla luce delle nuove sfide che riguardano la tutela di tutti i bambini e ragazzi.
Che cos’è l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza?
L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA) è un’istituzione indipendente introdotta in Italia con la legge n. 112 del 12 luglio 2011. La sua missione principale è quella di garantire il rispetto, la promozione e la tutela dei diritti e degli interessi di bambini e adolescenti, in conformità con la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia nel 1991. L’AGIA opera come un’entità imparziale e autonoma rispetto al governo, con l’obiettivo di vigilare sull’applicazione delle normative e delle politiche che riguardano i minorenni, intervenendo quando necessario per assicurare che i loro diritti siano rispettati e protetti. L’Autorità Garante è quindi una figura centrale nella difesa dei diritti dei minorenni, soprattutto in un contesto in cui sfide come la violenza domestica (sia subita che assistita), il bullismo, la povertà educativa e l’abuso di tecnologia possono mettere a rischio il loro benessere. Il Garante agisce come un punto di riferimento per i bambini e le loro famiglie, garantendo che ogni minorenne, indipendentemente dal contesto in cui vive, abbia l’opportunità di crescere in modo sano, sicuro e dignitoso.
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Cosa fa e a cosa serve l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza: ruolo e compiti?
Alla luce del suo mandato, cioè tutelare i diritti dei minorenni codificati a livello internazionale, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza persegue i seguenti obiettivi:
- garantire il rispetto del superiore interesse del minorenne in tutte le decisioni e politiche che lo riguardano;
- promuovere il benessere psicofisico di bambini e adolescenti, considerando sia i loro bisogni materiali che quelli emotivi e sociali;
- dare voce ai minorenni nella società e nelle istituzioni, incoraggiando la loro partecipazione attiva nei processi decisionali che li coinvolgono;
- contrastare le disuguaglianze e le forme di esclusione che colpiscono i minorenni vulnerabili, come i bambini migranti, quelli in condizioni di povertà educativa o in situazioni di disagio familiare.
Tali obiettivi sono perseguiti dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza attraverso una pluralità di azioni e compiti che caratterizzano il suo ruolo:
- monitoraggio e segnalazioni: controlla l’applicazione in Italia della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza e delle leggi nazionali dedicate ai minorenni e segnala alle autorità competenti eventuali violazioni e criticità;
- vigilanza: verifica che i minorenni abbiano pieno accesso ai loro diritti;
- pareri e raccomandazioni: fornisce indicazioni al governo, al Parlamento e alle istituzioni locali per migliorare leggi, regolamenti e politiche;
- informazione e sensibilizzazione: realizza iniziative per educare l’opinione pubblica sui diritti dei minorenni e per renderne consapevoli bambini e ragazzi.
Qual è la differenza tra l’Autorità Garante nazionale e i Garanti Regionali per l’infanzia?
La struttura dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza si articola su due livelli: nazionale e regionale. Esistono quindi un Garante Nazionale e venti Garanti Regionali. Il Garante Nazionale ha competenza su tutto il territorio italiano e si occupa delle questioni che coinvolgono i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a livello nazionale o internazionale. Si concentra quindi su temi di ampia portata, come la legislazione e la cooperazione europea e globale. I Garanti Regionali, invece, operano a livello locale in base alle specificità delle singole regioni, gestendo problematiche territoriali e promuovendo iniziative regionali. Collaborano con il Garante Nazionale, ma hanno un focus più diretto sul contesto e le implicazioni locali.
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Chi nomina il Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza?
Il Garante Nazionale è nominato dal Parlamento italiano in seduta comune (Camera dei Deputati e Senato). Viene scelto tra persone con comprovata competenza ed esperienza nei diritti umani e dell’infanzia. Il mandato del Garante dura 4 anni, rinnovabile una sola volta. Attualmente il ruolo è ricoperto da Carla Garlatti, che ha assunto le sue funzioni nel gennaio 2021. I Garanti Regionali sono invece nominati dai rispettivi Consigli Regionali. La normativa che disciplina il loro lavoro, però, è piuttosto frastagliata, variando da regione a regione.
Come si può contattare l’Autorità garante e segnalare le violazioni dei diritti dei minorenni?
Attraverso i propri canali ufficiali, l’Autorità Garante invita espressamente chi venisse a conoscenza di violazioni dei diritti dei minorenni a segnalarle. In particolare, si sottolinea come possano essere gli stessi bambini e adolescenti coinvolti a segnalare tali violazioni. In osservanza del principio di sussidiarietà, sancito dalla Costituzione italiana, le segnalazioni dovrebbero essere rivolte in prima istanza ai Garanti Regionali. I contatti dell’Autorità Garante sono rintracciabili sul sito ufficiale: garanteinfanzia.it
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