Tra le attività più significative poste in essere nel 2024 dai carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) di Padova c’è la chiusura di tre asili completamente abusivi: due nel Cittadellese e uno nella bassa padovana. Oggi, 8 gennaio, è toccato al capitano Massimo Andreozzi, comandante del reparto tracciare un bilancio di dodici mesi di lavoro, sotto la supervisione del colonnello Michele Cucuglielli. Con il nuovo anno i militari del Nas continueranno senza sosta la loro attività seguendo tre linee di movimento: per approfondire sopralluoghi della territoriale, per rispondere a segnalazioni di privati, di iniziativa.
Il Nas di Padova competente anche sulle province di Verona, Vicenza e Rovigo, ha eseguito vari controlli ed ispezioni nei vari ambiti di specialità: alimentari, sanitari, farmaceutici e veterinari, al fine di tutelare la salute dei cittadini, con strategie e campagne disposte dal Ministero della Salute nonché da allerte comunitarie nell’ambito dei sistemi Rassf (sistema allerta rapido sicurezza alimentare) e Rapex (sistema allerta sicurezza di tutti i prodotti industriali e cosmetici in genere). Sono state inoltre condotte varie ispezioni con controlli d’iniziativa o su segnalazione della cittadinanza, con l’ausilio dell’Arma territoriale, verso: rsa a tutela degli anziani; assenteismo del personale sanitario – liste attesa; controllo farmacie, cosmetici, ambulatori e presidi socio sanitari e tutte le attività riconducibili alla cura della persona in genere; controllo fitosanitari – concimi – fertilizzanti – pesticidi; controllo medici di famiglia studi medici e dentisti; ambito veterinario; controllo macelli, alimenti e latticini – animali d’affezione e da reddito; mense scolastiche, ospedaliere, scuole e asili nido; ristorazione bar – ristoranti – pasticcerie – alimentari in genere – panifici – strutture agrituristiche – attività commerciali di vendita di carni e alimenti in genere – produzione e commercializzazione di vini, oli e liquori; controllo stabilimenti e centri benessere – piscine – alberghi – eventi locali temporanei ambito ristorazione.
Solo in provincia di Padova sono state effettuate 1.416 ispezioni e controlli in genere; contestate 277 infrazioni amministrative (inerenti sicurezza alimentare – igiene delle produzioni alimentari – mancata piano autocontrollo Hccp – mancata etichettatura alimenti – mancata rintracciabilità cibi e alimenti in genere – omessa indicazione allergeni – sicurezza sul lavoro igiene – mancata formazione personale – omessa registrazione e autorizzazioni sanitarie – vendita alimenti e cibi scaduti) per un importo complessivo di 205mila euro; eseguiti 179 sequestri amministrativi di alimenti, giocattoli e strutture per un valore totale di circa tredici milioni di euro (causa gravi carenze igienico sanitarie – mancata autorizzazione o registrazione sanitaria – gravi carenze strutturali esercizi); operate 19 sospensioni dell’attività imprenditoriale ad asili nido, ristoranti, bar e supermercati non conformi (causa gravi carenze igienico sanitarie e strutturali – mancata autorizzazione /registrazione sanitaria). Sono state inoltre notificate 98 diffide amministrative al ripristino di lievi difformità rilevate come da normativa in vigore (per violazioni prontamente sanabili o che non costituiscono rischio per la salute pubblica senza adozione di sanzioni amministrative);
Nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria sono stati operati: 5 arresti in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare e 4 misure cautelari personali non detentive emesse nei confronti di un sodalizio criminale di tipo associativo, transnazionale, dedito al riciclaggio ed alla commercializzazione di fertilizzanti, fitosanitari ed agrofarmaci falsi e contraffatti che aveva già portato al sequestro di 450 tonnellate di sostanze destinate all’agricoltura illegali e pericolose, mascherate come prodotti leciti per l’importazione in UE, che di fatto rappresentavano un concreto pericolo per la salute pubblica, rilevato che tali sostante vietate erano destinate sul territorio nazionale e comunitario, per l’utilizzo in colture agricole destinate al consumo alimentare. Sono state emesse 56 denunce in stato di libertà all’autorità giudiziaria per varie tipologie di reato: (frode in commercio – cattivo stato di conservazione di cibi e alimenti – esercizio abusivo della professione sanitaria – commercio alterazione di cibi avariati o contraffatti – mancate ottemperanze sulla sicurezza del lavoro e antincendio – uso e detenzione di sostanze dopanti – mancata registrazione e tenuta farmaci psicotropi – vai reati di falso materiale in certificazione/attestati di formazione professionale).
Per i soli pubblici esercizi: ristoranti, bar e pasticcerie si evidenziano 709 ispezioni e controlli in genere; 198 infrazioni amministrative; 68 sequestri amministrativi e sospensioni di immobili, 79 diffide amministrative al ripristino di lievi conformità rilevate; 13 denunce stato libertà all’Autorità Giudiziaria. Siamo di fronte ad un incremento delle varie attività ispettive e di contestazione del 15% in più rispetto all’anno precedente.
Scendendo nel dettaglio delle singole attività si registra il sequestro amministrativo con relativa distruzione di: 320 mila confezioni di integratori alimentari non conformi per un valore di sei milioni di euro; 923 chili di alimenti sfusi (carne, uova, verdure, prodotti ittici) presso esercizi di vendita e somministrazione al pubblico alimenti etnici con contestazioni amministrative e deferimenti per vendita/commercializzazione alimenti cattivo stato conservazione, presso vari esercizi della città di Padova e comuni limitrofi; sequestro con ordinanza di sospensione per 3 asili nido sprovvisti dei requisiti minimi di igiene e sicurezza per i neonati ed i minori ivi ospitati; sequestro di 2 ambulatori odontoiatrici abusivi; deferimento 4 fisioterapisti che esercitavano la propria professione abusivamente senza titoli abilitativi ed esibendo false attestazioni professionali presso varie strutture e studi privati non autorizzati; sequestro di 3 centri estetici con conseguenti sanzioni amministrative e deferimento gestori per esercizio abusivo della professione sanitaria in città e comuni limitrofi del padovano; vari deferimenti per frode in commercio a carico di gestori e proprietari di esercizi pubblici che somministravano il noto cocktail spritz vantando utilizzo di Aperol e Campari che venivano sostituiti con liquori a basso costo, accertati in città e nella zona termale.
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