L’Europa Sacrificata: tra Sanzioni, Bollette e Ipocrisie Geopolitiche

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


L’Europa Sacrificata: tra Sanzioni, Bollette e Ipocrisie Geopolitiche

Dal primo gennaio 2025, gli italiani si svegliano con un’altra stangata: un nuovo aumento delle bollette del gas. Una notizia che non sorprende più nessuno, ma che pesa come un macigno su un paese ormai rassegnato a un futuro di sacrifici senza prospettive. Eppure, ci era stato promesso che questi rincari erano il prezzo da pagare per una vittoria: la sconfitta della Russia, la caduta di Putin e il trionfo dell’Ucraina.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Tre anni dopo l’inizio del conflitto, il bilancio è desolante. La Russia è tutt’altro che piegata, Putin è ancora saldo al potere e l’Europa, sotto il peso di una crisi energetica e politica senza precedenti, si trova a raccogliere i cocci di una strategia fallimentare.

La crisi dell’Europa: tra politiche sbagliate e governi in difficoltà

Le sanzioni contro la Russia, presentate come una misura decisiva per indebolire il Cremlino, si sono rivelate un boomerang devastante per il Vecchio Continente.

Germania: Il motore economico d’Europa è sull’orlo del default. Le fabbriche chiudono, le imprese delocalizzano e il cancelliere Olaf Scholz ha perso il controllo della situazione. Il suo governo, ormai privo di maggioranza, è simbolo di un paese in declino.

Francia: Emmanuel Macron, un tempo presentato come il leader della rinascita europea, deve fare i conti con proteste incessanti e un’opposizione sempre più forte. La sua autorità è seriamente compromessa.

Regno Unito: Dopo tre anni di caos politico, il Regno Unito ha cambiato ben tre Primi Ministri, incapaci di arginare una crisi energetica e sociale che ha colpito duramente le fasce più deboli della popolazione.

Immagine generata con AI

E mentre l’Europa vacilla, gli Stati Uniti raccolgono i frutti di una guerra che non li ha mai davvero toccati.

La vera partita: Stati Uniti contro Russia

Microcredito

per le aziende

 

Gli Stati Uniti, guidati da Joe Biden, hanno sempre avuto chiaro il loro obiettivo: indebolire la Russia per riaffermare la propria egemonia globale. Le dichiarazioni provocatorie di Biden – come quando definì Putin “un macellaio” – hanno dimostrato che questa guerra non era mai stata davvero “nostra”. L’Europa, e con essa il popolo ucraino, è stata solo un mezzo sacrificabile per raggiungere il fine.

Il declino del dollaro: La progressiva perdita di centralità del dollaro come valuta di scambio internazionale ha spinto gli Stati Uniti a una politica aggressiva. Con Cina e Russia che promuovono alternative come il rublo e lo yuan, Washington ha visto nel conflitto un’occasione per riaffermare la propria forza.

Il caro-gas americano: L’Europa, privatasi del gas russo, si è trovata costretta ad acquistare gas liquefatto dagli Stati Uniti a prezzi esorbitanti. Un affare straordinario per le multinazionali americane, un disastro per i cittadini europei che continuano a pagare bollette sempre più alte.

Un sistema ipocrita e a due velocità

Non basta. L’Occidente ha dimostrato ancora una volta la sua ipocrisia.

Putin e il mandato di cattura: La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di cattura contro Vladimir Putin, un atto dal valore puramente simbolico e politico. Ma la stessa giustizia non si applica a leader come Benjamin Netanyahu, nonostante le accuse di crimini contro i palestinesi.

Il servilismo italiano verso Israele: Emblematica la visita del ministro Guido Crosetto, che ha portato un panettone a Netanyahu come gesto di cortesia natalizia. Un’immagine che trasuda servilismo, in netto contrasto con il rigore mostrato verso la Russia.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Costi e benefici: un bilancio desolante

Dal punto di vista dei costi, il quadro è chiaro:

1. Risorse sprecate: I sequestri di ville, yacht e fondi russi in Europa, simbolo di una politica apparentemente dura, hanno gravato sui bilanci degli stati senza produrre risultati concreti.

2. Cittadini in ginocchio: Le famiglie europee pagano il prezzo più alto, con bollette insostenibili e un’inflazione che erode il potere d’acquisto.

3. Europa marginalizzata: Subordinata alle strategie statunitensi, l’Europa ha perso credibilità internazionale, riducendosi a una periferia di un impero in decadenza.

E i benefici? Pochi e insignificanti. La Russia ha consolidato le sue relazioni con Cina, India e altri partner globali, mentre l’Europa si trova isolata e sempre più fragile.

Microcredito

per le aziende

 

Conclusione: cambiare rotta prima che sia troppo tardi

Siamo stati sacrificati, insieme al popolo ucraino, per interessi che non ci appartengono. Se non iniziamo a valutare in modo onesto i costi e i benefici di queste scelte, rischiamo di compromettere non solo il nostro presente, ma anche il nostro futuro.

L’Europa deve ritrovare la sua voce, rivendicare la sua sovranità e dire basta a una strategia che arricchisce pochi e impoverisce molti. La storia non perdonerà chi è rimasto in silenzio.

di Davide Agricola



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link