Dagli screening neonatali alla diagnosi e al monitoraggio della celiachia, dagli apparecchi acustici a tecnologia digitale al riconoscimento dell’endometriosi come invalidante, dalla procreazione medicalmente assistita a visite ed esami per controllare anoressia e bulimia.
Alcuni esempi dei nuovi “ingressi” nei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, prestazioni e servizi che il Servizio sanitario nazionale fornisce gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione, il ticket.
Il decreto
Una rivoluzione scattata dal 30 dicembre 2024 con l’entrata in vigore del Decreto Tariffe approvato a novembre dalla Conferenza Stato-Regioni, che aggiorna tra l’altro i tariffari della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, congelati l’uno dal 1996, l’altro dal 1999.
Il provvedimento (contestato nei giorni scorsi per la parte della specialistica ambulatoriale da centinaia di strutture e laboratori accreditati, insieme alle maggiori associazioni di categoria, ma il Tar del Lazio ha revocato un iniziale stop) aggiorna 1.113 tariffe sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale.
Specialistica ambulatoriale
Le cure e prestazioni che da quest’anno verranno fornite gratuitamente o con il solo ticket, spaziano in vari ambiti: dalle terapie d’avanguardia per i tumori agli ausili informatici e di comunicazione per disabili.
Entrando nel dettaglio delle novità incluse nei Lea, per la specialistica ambulatoriale troviamo, tra le altre, prestazioni di procreazione medicalmente assistita, screening neonatali, enteroscopia con microcamera ingeribile per diagnosi di malattie intestinali.
Molto interesse riserveranno anche le voci “diagnosi e monitoraggio gratuito della celiachia” e “riconoscimento dell’endometriosi come malattia invalidante”. Viene inoltre introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono a una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiorna l’offerta di radioterapia, assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.
Assistenza protesica
Tra le prestazioni per l’assistenza protesica, figurano poi ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità), apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti, arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
Aggiornamento tariffe
L’obiettivo, è la convinzione del ministero, «è di un ulteriore ampliamento del diritto alla tutela della salute dei cittadini».
In legge di Bilancio è stata contestualmente inserita una previsione di aggiornamento delle tariffe già nel corso del 2025. La stessa norma contiene pure la revisione della metodologia per l’aggiornamento continuo delle tariffe con cadenza biennale riferite alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, di assistenza ospedaliera per acuti e per il post-acuto da basare sull’analisi dei costi rilevati in un panel di strutture sanitarie pubbliche e private su tutto il territorio nazionale, consentendo così un più tempestivo allineamento tra i costi e le tariffe riconosciute agli operatori pubblici e privati.
In regione
Ma cosa succede nello “speciale” Friuli Venezia Giulia? Già lo scorso 13 dicembre la giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha deliberato di adottare un nuovo nomenclatore regionale, di fatto recependo il documento nazionale con applicazione delle tariffe attualmente vigenti per le prestazioni riconducibili o assimilabili al nomenclatore regionale precedente.
Per le novità, invece, la decisione è di applicare le tariffe massime nazionali come stabilito dai Decreti ministeriali. Non manca il mandato alla direzione Salute di valutare, entro il prossimo 31 marzo, un loro eventuale bilanciamento per ottimizzare i flussi di mobilità extraregionale e ridurre le liste d’attesa.
Il tavolo
«Le tariffe sono ferme da dodici anni e alcune nuove – osserva Salvatore Guarneri, presidente regionale dell’Aiop, l’associazione dell’ospedalità privata – non sono adeguate a produrre prestazioni di qualità e sostenibili. La Regione ha accolto la richiesta dei presidenti delle associazioni di apertura di un tavolo istituzionale di confronto in cui si valutino non solo i costi standard delle prestazioni, ma anche una diversa definizione di nuovi percorsi assistenziali, come per la fisioterapia. Se le tariffe di ogni prestazione che viene erogata, per esempio la visita, l’elettrocardiogramma, la radiografia, la tac, sono ben costruite, colgono veramente il sistema dei costi e consentono di remunerare in modo adeguato i professionisti che lavorano, possiamo costruire un sistema che dia buone risposte alla domanda di salute dei cittadini».
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