Dieci pazienti in difficoltà trovano una soluzione grazie alla Garante della salute, Stanganelli: le storie raccontante nel libro di Latino

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 REGGIO CALABRIA – Dieci storie vere, rese pubbliche grazie al lavoro degli organi di informazione, prese in carico e risolte dall’ufficio del Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli al centro del libro curato dal portavoce dell’ufficio, il giornalista Domenico Latino, e intitolato “Portami al mare. In viaggio per la Calabria con il Garante della Salute tra diritti negati e speranze ritrovate” (Officine Editoriali da Cleto 2024) presentato nei giorni scorsi nella sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale della Calabria.

All’evento sono intervenuti, oltre all’autore Latino e alla stessa Garante Stanganelli, seduti al tavolo dei relatori, il consigliere regionale Domenico Giannetta, il magistrato e già presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Luciano Gerardis e l’editore Marco Marchese.

L’incontro è stato allietato dagli intermezzi musicali al pianoforte di Antonio Ruoppolo e dalla mostra “Musicarte”, curata dalla prof. Calabrò, docente referente del Polo Tecnico “Righi – Boccioni – Fermi” di Reggio Calabria, che coinvolge ragazzi diversamente speciali.

In una sala gremita di medici, mondo dell’associazionismo e cittadini, i protagonisti delle storie hanno raccontato le difficoltà incontrate per la presa in carico dei loro problemi evidenziando il grande impegno della Garante della Salute per la risoluzione degli stessi.

In una Calabria sospesa tra bellezze mozzafiato e ataviche criticità, ogni capitolo del libro è un viaggio nel cuore di un sistema sanitario vulnerabile, tra sfide apparentemente insormontabili e conquiste che ridanno dignità e fiducia a chi ne ha più bisogno.

Nel corso dei due anni di mandato la Garante affronta storie che sembrano senza via d’uscita. Dai bambini come Mariano, affetto da una rara malattia che lo priva della libertà di muoversi; Gabriele, un’anima fragile alla ricerca di un luogo dove essere accolto; Manuel, che, in lista d’attesa per un intervento alle tonsille, riesce a operarsi nella sua regione, senza dover affrontare lunghi viaggi, alle storie di adulti come il signor Crucitti, prigioniero nella sua casa senza una carrozzina adeguata o Placido, paziente oncologico in attesa di una terapia salvavita, passando per le battaglie contro l’inquinamento dei comitati di quartiere di Reggio Calabria.

Altre storie portano il lettore nelle vite di Sara, che lotta per beni essenziali; Francesco, giovane avvocato che nutre il sogno della paternità; Luigi, che combatte contro la fibrosi polmonare mentre cerca di costruire un aiuto collettivo. Infine, c’è Luca, nato con una malattia degenerativa che si batte con forza per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità, dimostrando che la voce di uno può accendere la speranza per molti.

«È stato un pomeriggio carico di emozioni che – ha evidenziato Stanganelli a margine della presentazione – abbiamo voluto condividere con i protagonisti di queste storie. Sono state tantissime anche nel corso del 2024 le segnalazioni pervenute da tutte le province calabresi. Segnalazioni alle quali è seguito l’ascolto prima di incontri e sopralluoghi».

E, ancora: «Per oltre l’80% siamo riusciti a risolvere, dando un riscontro positivo tradottosi in una risposta adeguata in termini di salute e diritti di carattere sanitario. L’esperienza, di cui il volume è viva testimonianza, ci dimostra che se si fa rete e si attivano le sinergie tra tutti gli attori istituzionali, si possono dare risposte adeguate a tanti problemi che altrimenti non vedrebbero soluzione».

Sono state tante le storie «che ho avuto la possibilità di conoscere lavorando fianco a fianco con la Garante Stanganelli e che meritavano di essere cristallizzate. Pur nella loro complessità, – ha rimarcato l’autore, Domenico Latino – costituiscono tutte il segno di un approccio sinergico e umano alle questioni con il quale lei, attivando le sinergie giuste, è riuscita a incidere positivamente sulla vita di intere famiglie».

Ne viene fuori «una narrazione diversa alla quale non si associa il solito tono di denuncia dei problemi annosi della sanità che tutti conosciamo. È piuttosto la testimonianza di una buona prassi, di un modello. Tanti problemi che sembrano insormontabili si possono risolvere, trovando il bandolo della matassa».

Si tratta di singoli casi, «assurti agli onori della cronaca grazie ai colleghi giornalisti, quindi storie pubbliche. Resta, pertanto, sempre fermo l’obiettivo di poter risolvere le criticità in modo strutturale».

Le dieci storie raccontate nel libro rappresentano solo una piccola parte del lavoro preso in carico dall’Ufficio del Garante regionale della Salute; al di fuori delle sue pagine c’è tutto il resto di un impegno quotidiano che non si esaurisce con la risoluzione di un singolo caso.

Il volume contiene due prefazioni a cura del prof. Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) e di Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano All’Jonio e vicepresidente della CEI mentre la postfazione è stata redatta dal magistrato Luciano Gerardis.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it



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