Nel 2025 è confermata la misura Decontribuzione Sud, ma in maniera ridotta.
Lo sgravio contributivo parziale serve a sostenere le imprese delle Regioni del Meridione d’Italia che assumono personale.
L’esonero, prorogato fino al 2029, per il 2025 è stato fissato al 25% ed è sottoposto all’autorizzazione della Commissione Europea.
In questo articolo vi spieghiamo cos’è la Decontribuzione Sud 2025, quali sono i requisiti per accedervi, come funziona la proroga nel 2025, come si calcola lo sgravio e le scadenze importanti.
DECONTRIBUZIONE SUD 2025, COS’È
La Decontribuzione Sud è un esonero contributivo parziale dedicato alle aziende del Meridione d’Italia che mira a salvaguardare l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese. Consiste in uno sconto sui contributi previdenziali complessivi dovuti dal datore di lavoro per i propri dipendenti. L’obiettivo principale di questa misura è tutelare i livelli occupazionali nelle Regioni con maggiori difficoltà socio-economiche.
In pratica, i datori di lavoro che operano nelle Regioni del Mezzogiorno d’Italia (ossia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) possono beneficiare di una riduzione degli oneri contributivi, incentivando così l’assunzione e il mantenimento dei lavoratori.
La misura è stata introdotta inizialmente con il Decreto Agosto (Decreto Legge 14 Agosto 2020, n. 104) e ha subito diverse proroghe e modifiche. L’ultima proroga è quella arrivata con la Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, commi 404, 405, 406-422 e 424). Vediamo cosa prevede.
PROROGA DECONTRIBUZIONE SUD NEL 2025
La proroga della Decontribuzione Sud nel 2025 è arrivata con la Legge di Bilancio 2025 e prevede, nello specifico:
- una riduzione percentuale dell’esonero contributivo dal 2025. Ossia, nel 2025 l’esonero è pari al 25% (e non al 30% come previsto dalla misura originaria) dei contributi previdenziali complessivi, con un importo massimo di 145 euro mensili per dodici mensilità per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato entro il 31 Dicembre 2024;
- una rimodulazione dello sgravio fino al 2029.
La rimodulazione funzionerà in questo modo:
- nel 2026 e 2027, l’esonero sarà pari al 20% dei contributi previdenziali complessivi, con un importo massimo di 125 euro mensili per dodici mensilità per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato entro, rispettivamente, il 31 Dicembre 2025 o entro il 31 Dicembre 2026;
- nel 2028, l’esonero sarà pari al 20% dei contributi previdenziali complessivi, con un importo massimo di 100 euro mensili per dodici mensilità per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato entro il 31 Dicembre 2027;
- nel 2029, l’esonero sarà pari al 15% dei contributi previdenziali complessivi, con un importo massimo di 75 euro mensili per dodici mensilità per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato entro il 31 Dicembre 2028.
Ricordiamo inoltre che:
- per le grandi imprese, l’esonero è subordinato all’incremento occupazionale rispetto all’anno precedente;
- la misura sarà sempre concessa nei limiti della normativa europea in materia di aiuti di Stato e richiede l’autorizzazione della Commissione Europea. E noi vi aggiorneremo man mano che i fondi saranno stanziati.
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CHI HA DIRITTO ALLA DECONTRIBUZIONE
Hanno diritto alla riduzione del versamento dei contributi con Decontribuzione Sud, per i rapporti di impiego nuovi o in corso, i datori di lavoro del settore privato (esclusi il settore agricolo, i contratti di lavoro domestico e di apprendistato), compresi i non imprenditori.
È opportuno chiarire però che la misura spetta:
- per tutti i rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato e indeterminato, sia già instaurati che quelli in fase di instaurazione, diversi dal lavoro agricolo e domestico, purché sia rispettato il requisito geografico della sede nel Mezzogiorno;
- per i rapporti di lavoro in corso, non soltanto per le nuove assunzioni. Ciò significa che la misura può essere fruita anche in caso di semplice trasferimento del lavoratore in una unità produttiva situata nei territori agevolati.
Sono esclusi dalla Decontribuzione Sud, invece:
- Enti pubblici economici e istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici;
- Enti trasformati in società di capitali, anche a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
- Ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato;
- Aziende speciali costituite anche in consorzio, ma anche Consorzi di bonifica e consorzi industriali;
- Enti morali ed enti ecclesiastici.
- le imprese operanti nel settore finanziario e quelle soggette a sanzioni dell’UE.
REQUISITI DECONTRIBUZIONE SUD 2025
Per ricevere lo sgravio, i datori di lavoro devono però essere in possesso dei seguenti requisiti:
- sede legale o unità operativa situata in aree svantaggiate del Sud Italia. Ossia, nelle seguenti Regioni: Abruzzo; Basilicata; Calabria; Campania; Molise; Puglia; Sardegna; Sicilia;
- regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi della normativa in materia di documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
- rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
COME SI CALCOLA LO SGRAVIO SUD
Lo sgravio per le imprese del Sud si calcola mediante una riduzione percentuale dei contributi previdenziali complessivi che l’azienda deve versare pari al 25% nel 2025. Lo sconto fiscale non è applicabile ai premi e contributi che il datore di lavoro deve versare all’INAIL.
Facciamo un esempio per chiarire meglio come funziona il calcolo della Decontribuzione Sud.
Se un datore di lavoro deve versare contributi INPS pari a 100 euro, fino al 31 Dicembre 2025, lo sgravio sarà del 25%. Questo significa che il costo si ridurrà di 25 euro. Dunque il datore di lavoro dovrà versare solo 75 euro. I premi e contributi dovuti all’INAIL sono esclusi da questo sconto fiscale.
Infine, lo sgravio non è cumulabile con gli incentivi riconosciuti per l’autoimpiego e l’assunzione di giovani che non hanno compiuto 35 anni, nonché per le assunzioni nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno o di donne in condizioni di svantaggio;
QUANDO È ENTRATA IN VIGORE LA DECONTRIBUZIONE SUD
La Decontribuzione Sud è entrata in vigore per la prima volta il 1° Luglio 2021 e da allora si applica ogni anno, di proroga in proroga, fino ad essere confermata dalla Legge di Bilancio 2025, anche se con modifiche.
Infatti, l’applicazione della misura dipende di volta in volta dall’ok della Commissione Europea, che conferma le risorse per finanziarla.
COME OTTENERE DECONTRIBUZIONE SUD NEL 2025
La domanda per ottenere Decontribuzione Sud nel 2025 deve essere fatta secondo la procedura indicata nel messaggio INPS n. 82 del 17 Luglio 2024. Ossia, i datori di lavoro interessati possono fare richiesta in modo differente a seconda di dove operano. Ovvero:
- coloro che operano con il flusso Uniemens, dovranno esporre, a partire dal flusso Uniemens di competenza, i lavoratori per i quali spetta l’agevolazione valorizzando, secondo le consuete modalità, l’elemento <Imponibile> e l’elemento <Contributo> della sezione <DenunciaIndividuale>. Tutti i dettagli tecnico operativi sono chiariti nel paragrafo 2 del messaggio INPS n. 82 del 17 Luglio 2024;
- coloro che sono iscritti alla Gestione pubblica, per usufruire dell’esonero dovranno esporre nel flusso Uniemens, sezione ListaPosPA, a partire dal mese di luglio, i lavoratori per i quali spetta l’esonero. Dovranno valorizzare, secondo le consuete modalità, l’elemento <Imponibile> e l’elemento <Contributo> della gestione pensionistica, indicando in quest’ultimo la contribuzione piena calcolata sull’imponibile pensionistico del mese. Per esporre il beneficio spettante dovrà essere compilato l’elemento <RecuperoSgravi> di <GestPensionistica>, secondo le modalità del paragrafo 8 della Circolare n° 90 del 27-07-2022.
FINO A QUANDO CI SARÀ DECONTRIBUZIONE SUD
La Decontribuzione Sud è prevista fino al 31 Dicembre 2029. Tuttavia, la misura subirà una riduzione progressiva nel tempo, e dal 25% del 2025, arriverà fino al 15% del 2029.
IL VIDEO INFORMATIVO SU DECONTRIBUZIONE SUD
Per una prima informazione sul funzionamento della cosiddetta “Decontribuzione Sud” è disponibile questo video del Ministero:
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
GUIDA AI BONUS SUD
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ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
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