Fabio Massimo Saldini, commissario di governo e ad di Simico: «Non possono ripetersi le lunghe code. Anche per il villaggio olimpico non avremo ritardi»
«Vogliamo liberare Cortina dal transito di mezzi pesanti e delle auto, renderla free car, un destino che accomuna il futuro delle località montane». Fabio Massimo Saldini, commissario di governo e ad di Simico, proietta la Regina delle Dolomiti in un futuro nemmeno troppo lontano: due, tre anni a partire dal momento in cui inizieranno i lavori alla grande tangenziale, in gran parte interrata, che da Fiames porterà a Sud di Cortina.
«Si prevede – aggiunge il Commissario – di partire anche quest’anno. Come a Livigno, vogliamo realizzare parcheggi fuori dal centro, limitando l’ingresso dei veicoli in centro. Il Comune mi è sembrato molto sensibile, d’altronde quanto è successo questa estate e ancora più durante le festività natalizie non deve ripetersi».
Quarantacinque e più minuti la media per percorrere i pochi chilometri che separano Zuel dal cuore di Cortina. Ora tutti sperano che, come accadde nel ‘56, le Olimpiadi possano rivoluzionare il futuro del paese, adeguandolo agli standard delle località più rinomate dell’arco alpino. Prima ancora dei lavori alla tangenziale, nei prossimi giorni partirà il lotto zero, quello del Lungo Boite che sarà ultimato entro l’anno e consentirà la creazione di una zona a traffico limitato in via Battisti, la parallela di Corso Italia. Il Lungo Boite sarà a uso esclusivo delle auto autorizzate a entrare a Cortina.
E nel periodo olimpico, quando la tangenziale non sarà ancora ultimata?
«Le auto private, a eccezione delle poche autorizzate, si fermeranno a Longarone e a Dobbiaco, dove le navette partiranno verso Cortina per raggiungere il parcheggio dell’Apollonio».
Dove dovrebbe essere realizzata la partenza della cabinovia per Socrepes?
«Entro metà gennaio la struttura di Valutazione di impatto ambientale della Regione dispenserà il proprio parere. Quindi metterà insieme l’analisi fatta da Regione Veneto, Provincia, Sovrintendenza, Autorità di bacino e considererà le integrazioni presentate. Stiamo concordando il modo migliore per realizzare l’impianto nel rispetto del territorio, della funzionalità e della sicurezza. Il progetto è stato adeguato grazie anche al lavoro svolto dal Politecnico di Torino. I lavori si concluderanno a fine ottobre. Per capire le dimensioni del parcheggio a livello stradale dell’Apollonio aspettiamo le prescrizioni previste dalla Regione».
A metà mese una nuova visita del Cio allo Sliding Centre. Quali novità?
«L’appuntamento è il 16 gennaio. Ribadisco: considero la pista di Cortina la più bella opera architettonica e ingegneristica del secolo. A oggi sono stati conclusi 510 metri di pista, obiettivo per il 16 gennaio arrivare a 754, poi senza patemi ai 1.800 finali. Essendoci concentrati sulle curve è stato superato il 75 per cento delle complessità. Ci resteranno i rettilinei, molto più semplici da concludere».
In che data i test per l’ok dal Cio?
«Dal 24 al 31 marzo. A questa settimana ne seguirà una seconda per gli allenamenti dei team delle nazionali».
Quanto al taglio dei larici?
«Sono state abbattute 849 piante a basso e ad alto fusto, ne saranno ripiantumate 10.252. Invito a non essere ridicoli quanti sostengono che abbiamo tagliato piante secolari per piantare arbusti. Ripiantumiamo le essenze tagliate. Aggiungo che di larici di 140 anni ce n’era uno soltanto».
Villaggio olimpico di Fiames. Il via ai lavori?
«Senza il progetto esecutivo non si poteva arrivare alla fattibilità tecnica ed economica, ma da dicembre è iniziata la produzione dei moduli abitativi, vere e proprie villette, a cura dell’azienda Crippa Campeggio di Bereguardo nel Pavese. Saranno trasportati come da programma da febbraio a giugno grazie a 45 trasporti eccezionali, ognuno di questi per 8 unità abitative, che saranno effettuati di notte. Nel corso di gennaio sarà predisposta l’area. La superficie sarà pari a 4.500 metri quadrati, più 15 mila metri quadrati per la viabilità. Le unità abitative saranno 377 in grado di ospitare 1.400 ospiti. Tutto sarà pronto entro ottobre. Una volta ultimati i Giochi il villaggio potrà essere utilizzato per dodici mesi e poi smontato in altri dodici. Le case sono noleggiate e, per ora, questo è il piano».
Fronte Palazzo del Ghiaccio.
«Un’opera d’arte. I principali lavori sono stati effettuati in anticipo e con maestria dalla Ecoedile di Trescore nella Bergamasca, tant’è che i primi di agosto abbiamo consegnato l’impianto per pattinaggio artistico, curling e hockey. Abbiamo concluso le opere interne, quelle di falegnameria, realizzato gli ascensori, reso agibile il terzo piano realizzato nel ‘56 e mai utilizzato, adeguato le sedute creando la possibilità di accedere alle persone con disabilità durante e dopo le Olimpiadi, sistemato il tetto che a causa di infiltrazioni alterava il tasso di umidità. Ci resta la sistemazione degli spogliatoi con tutte le misure necessarie per renderli inclusivi. Fiore all’occhiello nel ‘56, tornerà a esserlo a lavori ultimati».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link