Rotatorie, la Regione esclude Cattabrighe: zero fondi al Comune

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PESARO. Cinque anni di rotatorie provvisorie a Cattabrighe. Cinque anni nei quali la sperimentazione con i new jersey ha dato risultati favorevoli sul fronte della riduzione degli incidenti e della diminuzione del traffico, come hanno rilevato gli uffici tecnici comunali. Da qui la volontà di rendere quei tre rondò definitivi. Ci ha provato l’Amministrazione comunale entrante quest’estate, partecipando ad un bando regionale ad hoc.

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Ma gli interventi viari di Cattabrighe sono stati esclusi e non sono entrati nella graduatoria dei progetti finanziati. «In merito al bando al quale abbiamo partecipato nel luglio scorso, abbiamo fatto un accesso agli atti alla Regione Marche. Vedremo con l’ufficio legale come procedere», comunica in proposito l’assessore alle Manutenzioni Mila Della Dora, che ora si sta confrontando con la collega alla Viabilità Sara Mengucci per capire quale strada intraprendere per trovare risorse finalizzate alla realizzazione delle tre rotatorie. 

Le ipotesi

Tra le ipotesi al vaglio, c’è quella di partecipare al prossimo bando regionale per la sicurezza stradale, che però non ha ancora tempi definiti nella pubblicazione.

Non è escluso che alla fine si opti per inserire un altro progetto viario cittadino, e magari volgere lo sguardo altrove per individuare altri canali di finanziamento per Cattabrighe. Non era la prima volta che il pacchetto di rondò lungo la Statale nel quartiere più a nord di Pesaro veniva rigettato dagli uffici regionali. Era già successo tre anni fa, subito dopo il nulla osta di Anas alla realizzazione delle opere infrastrutturali e in seguito all’approvazione in linea tecnica del progetto definitivo ed esecutivo da parte della precedente giunta comunale. Anche in quel caso un bando che non era andato a buon fine.

Non bisogna mollare l’osso in questo obiettivo, considerato che i benefici, rispetto al periodo dei tre incroci semaforici, si sono visti non solo nelle considerazione tecniche che erano state inserite nella delibera di giunta dello scorso 23 luglio, con il quale si dava l’indirizzo di partecipare al bando regionale. In particolar modo per quanto riguarda gli incidenti, quella zona è uscita, o quasi, dai radar dei rilevamenti della polizia municipale nei casi di sinistri. C’è stata anche una situazione meno pesante per la mobilità debole, in quanto la sicurezza negli attraversamenti pedonali è senza dubbio migliorata. 

Situazione provvisoria

Ma resta sempre una situazione provvisoria, oltretutto con i new jersey in plastica che spesso sono stati spostati, soprattutto dai camion in transito. In particolar modo nell’incrocio con strada Fornace Mancini, che spesso viene utilizzata anche dai mezzi pesanti per svoltare e raggiungere la zona artigianale sottostante, già da qualche tempo si è deciso di lasciare l’incrocio senza i new jersey. Ma un’intersezione regolata da una rotatoria segnata solo sulla strada, come abbiamo avuto modo di verificare anche ieri direttamente sul posto, è ben altra cosa rispetto ad ‘intersezione con rotatori definitive ex novo, realizzate con cordoli in calcestruzzo. E senza considerare che, come contenuto nell’elaborato progettuale, il piano complessivo porterà a Cattabrighe anche un nuovo impianto di pubblica illuminazione e apparecchiature dedicate per rendere più visibili gli attraversamenti pedonali nelle ore notturne. Il lavoro ha un costo di 465.000 euro. Il Comune, già da quest’estate era disposto a metterci 165.000 euro. Per la somma rimanente, si era affidato al bando regionale.

La copertura

Ma non c’è stato niente da fare. Ora bisognerà capire quale percentuale di copertura economica garantirà il prossimo bando, altro elemento che senza dubbio le due assessore valuteranno nella scelta di ripresentare o meno Cattabrighe e le sue rotatorie. Un tassello che andrà ad inserirsi, nel momento in cui la soluzione definitiva diventerà realtà, in una strategia, quella dei semafori zero, già intrapresa dalla precedente giunta Ricci, che ah portato all’eliminazione di semafori in parecchi punti cittadini, vedi Largo Madonna di Loreto, via Milano-via Gagarin, via Mameli-via Mario Del Monaco, solo per citare alcuni delle zone più gettonate. Cattabrighe è già senza semafori, ma la durata della sperimentazione è andata ormai oltre il tempo massimo. Tra le zone cittadine sulle quali i tecnici hanno già messo gli occhi per eliminare i semafori, ma per motivi tecnici o di altra natura, ancora non ci sono riusciti, c’è via Giolitti e l’incrocio tra via Mameli e via Cecchi-Cavour. 

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