“Vicinanza e solidarietà dalla città, una vergognosa imboscata”

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Ieri un dirigente medico è stato aggredito, con un pugno al volto e poi colpito con calci quando è caduto a terra, nel reparto di Pediatria del Policlinico universitario di Catania.

Picchiato anche un altro medico che era intervenuto in sua difesa.

 

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Policlinico di Catania

Le reazioni

Enrico Trantino

A darne notizia dell’aggressione ieri è stato il sindaco di Catania, Enrico Trantino, che parla di “vile aggressione”.

“Ho sentito telefonicamente Pierluigi Smilari e Piero Pavone, che conosco da parecchio tempo e che apprezzo per serietà e competenza, per sincerarmi delle loro condizioni fisiche ed esprimere la solidarietà e la vicinanza della comunità cittadina – afferma Trantino -. Auspichiamo che gli organi competenti agiscano con la risolutezza necessaria per affidare alla Giustizia balordi di tal fatta, autori di una vergognosa imboscata” dichiara Trantino.

 

 

Lidia Adorno

“Quello che è accaduto ieri al reparto di pediatria del Policlinico di Catania è l’ennesimo, drammatico episodio di violenza contro i professionisti della salute. Una piaga che non accenna a fermarsi. Esprimo la mia più profonda solidarietà e vicinanza ai medici Pierluigi Smilari e Piero Pavone, vittime della vile e inaccettabile aggressione che li ha coinvolti mentre svolgevano il loro lavoro con senso di responsabilità, a tutela dei piccoli pazienti e tutto il reparto”. Lo ha dichiarato la parlamentare regionale del M5s Lidia Adorno.

“Inaccettabile che perfino professionisti impegnati nella cura di bambini subiscano aggressioni così brutali. Che medici finiscano con una prognosi di oltre 20 giorni e perdano perfino due denti per opporsi ai ‘furbi’ tentativi di una manciata di delinquenti. Rafforzare la sicurezza nei presidi sanitari è una priorità assoluta. Ribadisco il mio impegno perché dalle parole si possa presto a passare ai fatti” ha evidenziato la deputata catanese del M5s all’Ars.

 

 

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Pina Alberghina

“Un episodio di inaudita violenza quello che si è verificato nel reparto di pediatria del policlinico. L’aggressione consumatasi alla presenza di pazienti e colleghi evidenzia ancora una volta l’urgenza di affrontare il problema della sicurezza del personale medico e degli operatori sanitari tutti. E’ intollerabile ed ingiustificabile che chi è dedito, con passione e sacrificio, alla salute pubblica e a salvare le vite, operando a volte con risorse limitate, debba rischiare o temere di rischiare quotidianamente la propria solo perché svolge il proprio dovere professionale”. Lo dichiara la coordinatrice Mpa di Catania Pina Alberghina.

“Sono purtroppo aggiunge – centinaia i casi di aggressioni fisiche e verbali che si registrano ogni anno a danno degli operatori sanitari, nei reparti dei nostri ospedali ed in particolare dei Pronto Soccorso. Questo, se da un canto deve fare riflettere sulla necessità di investire sempre più sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, anche con un potenziamento ove occorra del personale di sicurezza H24 in tutti i presidi ospedalieri, dall’altro deve essere un monito per la collettività. La sicurezza e il rispetto dei nostri medici e di tutti quelli che prestano servizio per la sanità pubblica equivale a garantire non solo un sistema sanitario efficace, ma significa anche proteggere un diritto: quello alla salute fondamentale e costituzionalmente garantito. Come coordinamento Mpa Catania esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti dei medici vittime dell’aggressione”.

 

Ersilia Saverino

“Rischiare di essere aggrediti, minacciati oppure picchiati durante lo svolgimento del proprio dovere. Succede troppe volte a tanti medici che operano all’interno delle Guardie Mediche, dei Pronto Soccorso e degli stessi ospedali siciliani. L’ultimo caso, l’aggressione a due medici del Policlinico di Catania dimostra, ancora una volta, che sono necessari altissimi standard di sicurezza per il personale che opera nei presidi di emergenza. Due pediatri bersaglio di violenza, la cui unica colpa è quella di aver fatto il proprio dovere, è un atto criminale che va condannato”. Lo afferma la deputata all’Ars del Partito Democratico, Ersilia Saverino.

“Esprimo profonda vicinanza e solidarietà ai medici del Policlinico aggrediti e, allo stesso tempo, chiedo il miglioramento degli standard di controllo all’interno di un servizio pubblico strategico ed indispensabile per l’intera collettività. Assicurare agli ospedali ed ai vari presidi tutte le misure rivolte a garantire la sicurezza al personale medico in servizio, come previsto dalle normative vigenti, non è più rinviabile”, conclude Saverino.

 

Mario Conti

“È assurdo andare a lavorare e ogni giorno rischiare di essere picchiati mentre si salvano delle vite: serve intervenire e serve attuare delle azioni tali da arginare questo triste fenomeno”. Lo afferma il segretario generale della Uil Fpl di Catania Mario Conti commentando la brutta aggressione subita da due medici.

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“Serve più personale nelle strutture, soprattutto in quelle che si occupano di emergenza/urgenza; ma soprattutto serve mettere in campo tutto ciò che possa consentire al personale medico e infermieristico di lavorare in sicurezza, come ad esempio più vigilanza, e magari dotare il personale medico di apparecchi elettronici per chiamare aiuto», aggiunge il segretario Mario Conti ricordando come lo scorso ottobre in Prefettura a Catania si è tenuta una riunione voluta dal prefetto Maria Carmela Librizzi che ha richiamato l’attenzione sulle “Linee guida per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche a danno degli operatori sanitari delle strutture sanitarie pubbliche”, adottate dalla Regione Siciliana come importante strumento per identificare i fattori di rischio e contrastare il fenomeno: riunione che è servita per prevedere ulteriori misure per ridurre il rischio di aggressioni, anche con l’ausilio di tecnologie informatiche. “Quanto di tutto ciò è stato attuato?” si chiede il segretario generale della Uil Fpl di Catania.

 



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