Offensiva ucraina nella regione del Kursk. La Russia: «Respinta»

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L’operazione è stata confermata da funzionari di entrambi i paesi: Kiev avrebbe agito anche con sistemi elettronici per bloccare i droni. Ma sul fronte est l’esercito di Mosca avanza

L’esercito ucraino ha avviato un’offensiva a sorpresa nella regione russa del Kursk, ieri mattina all’alba, procedendo su diverse direttrici. L’operazione è stata confermata da alcuni funzionari di entrambi i Paesi, a due settimane dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, con cui ci si aspetta una riduzione del sostegno a Kiev.

Trump ha più volte affermato, senza però spiegare come, di avere un piano per porre fine al conflitto. Secondo quanto dichiarato ieri dal Cremlino, non ha però in programma un incontro con il presidente russo, che ha smentito l’esistenza di un appuntamento anche con il cancelliere tedesco Scholz. La notizia era stata diffusa da un esponente della Cdu. Per Scholz «un’asserzione falsa» e «indecente».

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Non è ancora chiara la portata dell’offensiva nell’area in cui le truppe di Mosca da cinque mesi stanno cercando di respingere l’esercito di Kiev, che il 6 agosto 2024 ha lanciato la prima incursione, occupando circa mille chilometri quadrati di territorio. Certo è, però, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il 2 gennaio, in un’intervista alla televisione ucraina, ha definito l’incursione nel Kursk «una carta vincente molto forte in qualsiasi trattativa».

La Russia negli ultimi mesi si è impegnata a riconquistare il territorio perso, anche con l’aiuto di soldati nordcoreani schierati nella regione. Era stata l’Ucraina a novembre a segnalare la presenza di militari nordcoreani al fianco di Mosca.

Secondo quanto riporta il Guardian, Mosca è riuscita a riconquistare circa la metà del territorio, di cui Kiev controlla ancora 585 chilometri quadrati. Qualche ora prima della nuova offensiva, Zelensky aveva parlato di pesanti perdite per le forze russe e nordcoreane nel Kursk, nelle battaglie del 3 e 4 gennaio vicino al villaggio di Makhnovka.

L’offensiva a sorpresa

Sono circolati online alcuni video che mostrano colonne di veicoli corazzati attraversare campi innevati e avanzare verso il villaggio di Bolshoye Soldatskoye, a nord-est di Sudzha, la città russa vicino al confine con l’Ucraina, conquistata lo scorso agosto.

Se da un lato il ministero della Difesa russo ha sostenuto, in un comunicato, di aver respinto le forze ucraine – «il gruppo d’assalto dell’esercito ucraino è stato sconfitto dall’artiglieria e dagli aerei» – alcuni canali militari Telegram filorussi hanno lasciato intendere che le truppe di Mosca abbiano subito forti pressioni, riporta Reuters. Secondo il ministero russo, sarebbero stati usati carri armati, attrezzature per lo sminamento e almeno una dozzina di veicoli blindati.

Da parte ucraina, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Zelensky, ha scritto su Telegram che ci sono «buone notizie» dal Kursk e che «la Russia sta avendo ciò che si merita».

Anche il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell’Ucraina, Andriy Kovalenko, ha segnalato che i russi sarebbero «molto preoccupati perché sono stati attaccati su più fronti» e sono stati colti di sorpresa. In tutto, nella giornata di ieri, gli scontri registrati nella regione sono stati 42 – ha fatto sapere lo stato maggiore ucraino – 12 in serata ancora attivi.

Gli ucraini, per questa nuova incursione, avrebbero agito anche con sistemi di interferenza elettronica, bloccando così la messa in azione di droni russi e impedendo la ricognizione dei loro battaglioni dagli avversari.

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Le notizie che arrivano dalla regione russa sono però frammentate: il New York Times ha contattato alcuni soldati ucraini impegnati nella zona che però si sono rifiutati di fornire informazioni, limitandosi a parlare di un’offensiva ucraina in alcune aree del Kursk e di alcuni combattimenti impetuosi.

Segnalazioni, non confermate, hanno poi riferito che le truppe ucraine sarebbero entrate nei villaggi russi di Berdin e Novosotnitskii, e avrebbero sminato la zona durante la notte.

Secondo i canali militari Telegram russi l’obiettivo di Kiev sarebbe quello di cercare di arrivare alla centrale nucleare nella città di Kurchatov, un’ipotesi che era però già stata smentita dall’Ucraina.

Il fronte est

Se l’Ucraina è riuscita a penetrare nella regione russa, sul fronte est sta vivendo una situazione complicata e l’esercito di Mosca negli ultimi mesi sta avanzando rapidamente. La carenza di personale pesa sulle truppe di Kiev, che stanno perdendo terreno nell’Ucraina orientale.

E le difese aree sono impegnate nell’abbattimento dei droni. Nella notte tra sabato e domenica, ha riportato su Telegram l’Aeronautica militare ucraina, la Russia ha lanciato 103 droni, 61 dei quali sono stati abbattuti, 42 droni-esca sono invece caduti in aree aperte.

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