Anticipare le normative di sicurezza più complete e avanzate, preservare i piloti da traumi invalidanti, creare innovazione sempre più performante: questi e altri ancora sono i target della partnership fra Sabelt, leader mondiale nella sicurezza per il motorsport, e The Dacia Sandriders, la scuderia Dacia nata per affrontare le competizioni più estreme come la Dakar 2025, una delle più impegnative al mondo.
Partita il 3 gennaio scorso da Bisha in Arabia Saudita, la 47esima edizione della gara si sta svolgendo su un percorso di quasi 8mila chilometri, concludendosi il 17 gennaio prossimo sulla costa orientale della penisola araba a Shubaytah.
Il nuovo sedile Sabelt Rally Raid nasce proprio per affrontare queste sfide, e racchiude al suo interno diverse innovazioni: dall’utilizzo del materiale Auraloop sviluppato da Forvia, tra i principali fornitori dell’industria automobilistica a livello mondiale, con Indorama Ventures, uno dei leader mondiali nella produzione e nel riciclo del poliestere, alla progettazione in partnership con la Fia (Federazione Internazionale dell’Automobile) e Prodrive, azienda tecnologica dedicata all’automotive, per soddisfare i requisiti del futuro regolamento che renderà obbligatori i sistemi di sospensione a partire dal 2026.
Rally Raid, infatti, è frutto di una ricerca avanzata e di rigorosi test, rappresentando un deciso passo avanti nell’innovazione per la sicurezza grazie al sistema di smorzamento Prodrive, in grado di assorbire fino al 60% degli impatti, riducendo così drasticamente il rischio di lesioni spinali, una delle problematiche principali evidenziate dagli studi della Fia.
«Collaborare con The Dacia Sandriders e la Fia ci ha permesso di spingere i limiti dell’innovazione e di rispondere alle sfide più impegnative del motorsport – afferma Massimiliano Marsiaj, vicepresidente Sabelt -. Il nostro sedile Rally Raid non solo migliora la sicurezza e il comfort dei piloti, ma pone le basi per un futuro più sicuro e sostenibile nelle competizioni estreme».
Sabelt continua a ridefinire i confini della sicurezza e dell’innovazione, dimostrandosi leader nella progettazione di soluzioni avanzate per il motorsport e non solo.
Rally Raid ha le imbottiture composte dall’innovativo materiale Auraloop, sviluppato da Forvia e Indorama Ventures, che combina leggerezza, traspirabilità, durata e sostenibilità: grazie a una struttura di fibre più aperta e a una maggiore permeabilità all’aria rispetto alle attuali soluzioni di imbottitura, la traspirabilità dei sedili è migliorata, consentendo una migliore regolazione termica passiva degli occupanti. La durata delle sedute è aumentata anche grazie al limitato cedimento della seduta nel corso della sua vita. È inoltre riciclabile al 100% e ha un’impronta di carbonio ridotta di oltre il 30% rispetto alla schiuma di poliuretano tradizionalmente utilizzata nei sedili delle auto.
Auraloop è poi rivestito con tessuti antibatterici e termoregolanti che offrono un comfort ottimale anche nelle condizioni climatiche più estreme, grazie ad una progettazione che risponde alle esigenze di leggerezza e robustezza, mantenendo la durabilità necessaria per gare estreme come la Dakar.
«Auraloop è una nuovissima gamma di soluzioni di rivestimento con un’innovativa struttura in fibra basata su polimeri riciclabili al 100%, progettata per sostituire la schiuma poliuretanica attualmente utilizzata nei sedili delle auto – ha dichiarato Christophe Schmitt, Executive Vice President Seating di Forvia -. Il suo design soddisfa i requisiti di leggerezza e durata con prestazioni migliorate in termini di comfort statico, dinamico e di accoglienza, garantendo al contempo la robustezza necessaria per gare estreme come la Dakar».
Sabelt concentrerà sempre più risorse, ricerca tecnologica e innovazione per la realizzazione di sedili sempre più sicuri e performanti per i Rally Raid del futuro, puntando sempre più a preservare l’incolumità dei piloti.
A questo proposito, il sedile Rally Raid rappresenta quindi non solo un’innovazione tecnologica, ma anche un’anticipazione di quello che sarà il futuro standard di sicurezza: la sinergia ultradecennale della Fia con Prodrive, ha potuto permettere questo risultato straordinario.
Il sedile ha fatto il suo debutto sul prototipo Sandrider, sviluppato da Dacia e ispirato alla concept car Manifesto, un veicolo progettato per eccellere in agilità, leggerezza e resistenza.
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