Dal Comune di Bergamo era arrivato l’invito ai cittadini a condurre, in occasione del Capodanno, dei festeggiamenti responsabili e a ridurre l’impatto ambientale. Un appello che, però, a quanto pare è rimasto inascoltato, dato che i bergamaschi hanno sparato una moltitudine di botti allo scoccare del nuovo anno, con numerose e gioiose deflagrazioni anche in centro città.
Altro capitolo quello dei feriti in provincia, con qualche caso anche grave, oltre a uno al confine con il nostro territorio, nel Bresciano, in cui sono rimasti coinvolti due amici della nostra provincia.
Le raccomandazioni degli assessori
Da Palazzo Frizzoni, il pomeriggio del 28 dicembre si era precisato che non si erano autorizzati spettacoli pirotecnici su aree pubbliche, né tantomeno concesse occupazioni di suolo pubblico per tali eventi. «Mi appello al senso civico di tutti: anche i botti in aree private possono rappresentare situazioni di pericolo e compromettere la salute. Invitiamo a promuovere un Capodanno responsabile e rispettoso, con alternative che esaltino il senso di comunità senza ricorrere a divertimenti pericolosi» aveva dichiarato l’assessore alla Sicurezza, Giacomo Angeloni.
«I botti e i fuochi d’artificio, oltre a rappresentare un rischio per le persone, danneggiano gravemente l’ambiente – aveva aggiunto quello all’Ambiente, Oriana Ruzzini -. Rilasciano nell’atmosfera polveri sottili e disperdono particelle plastiche sul suolo. Inoltre, l’impatto acustico è devastante per la fauna: gli animali domestici come cani, gatti, uccelli e roditori subiscono traumi significativi. I rumori forti spaventano chi ha disabilità cognitive ed è nostro dovere essere sensibili alle esigenze delle famiglie, quindi festeggiamo con musica, luci e momenti di condivisione, nel rispetto delle persone, della fauna e dell’ambiente».
Un invito ignorato
Per tutta risposta, la sera del 31 dicembre, ancor prima dello zero al conto alla rovescia finale, si sono incominciati già a sentire esplosioni di petardi e altri giochi pirotecnici un po’ dappertutto in città. Le prove generali di quello accaduto in seguito, quando l’arrivo del nuovo anno è stato accolto da botti, scoppi, fontane, girandole e altri prestigi pirotecnici, che hanno provocato un grande e festoso baccano e riempito l’aria di polvere da sparo, rendendola in certe zone quasi irrespirabile.
Insomma, nonostante il gentile invito a passare un delicato Capodanno, il messaggio non è stato recepito da diversi cittadini. Oppure, altra ipotesi, è stato bellamente ignorato. Ciò con grande disappunto della stessa Ruzzini che, se da una parte a ribadito il valore dei messaggi educativi che si possono dare come Amministrazione e nei contesti formativi, dall’altro ha auspicato un maggior coinvolgimento in futuro delle forze dell’ordine per far rispettare l’ambiente.
Inoltre, ci ha tenuto a rimarcare la proposta di legge, presentata dal collega di Alleanza Verdi Sinistra in Parlamento, il bergamasco Devis Dori, per maggiori limitazioni nell’uso dei fuochi d’artificio più pericolosi.
Il bollettino dei feriti
La frenesia dei festeggiamenti ha però portato anche a una serie di incidenti con i fuochi d’artificio, un bollettino di guerra riportato oggi (venerdì 3 gennaio) da L’Eco di Bergamo. Il più grave è un trentenne di origini rumene residente nell’Isola che, a Seriate in via Nazionale, ha perso il dito della mano destra e se ne è ustionato altre tre, a causa dello scoppio di un petardo. Il personale medico lo ha poi trasportato in codice rosso all’ospedale di Bergamo.
A Curno in via Bergamo un 19enne, ancora con un petardo, è rimasto ustionato alla mano sinistra, con ferite al volto e a un orecchio. Un altro ragazzo a Suisio, in via Moro, è rimasto ustionato alla mano destra e al viso. Entrambi sono stati trasportati al Policlinico di Ponte San Pietro. Un episodio che poteva avere conseguenze ben peggiori di quelle riscontrate quello avvenuto qualche ora prima, alle 19.30, a Ponte di Legno.
Una coppia di bergamaschi, uno residente nel capoluogo e l’altro a Ciserano, si trovavano all’interno di un locale al Passo del Tonale a prendere l’aperitivo, dopo aver finito di sciare. A un certo punto, un ventenne ubriaco ha lanciato all’interno del bar una bomba carta, che è esplosa ferendone uno alla coscia e l’altro al viso, dopo che la vetrata vicino a loro è andata in frantumi colpendolo con le schegge di vetro. I carabinieri sono al lavoro per identificare lo sconsiderato ed è stata sporta denuncia al nostro Comando provinciale.
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