Qualsiasi cittadino che vive la passione per la politica e l’impegno per il bene comune sogna di diventare sindaco della propria Città. Lo sogna con la passione con cui sogna un ragazzino e lo desidera con la ferma volontà di chi vuole realizzare un proprio grande desiderio.
Il 2024 mi ha regalato la possibilità di realizzare questo sogno e di poter indossare la fascia tricolore per la città capoluogo di Regione nella quale vivo da quando sono nato e che amo.
Un sogno realizzato che adesso deve diventare il motore per un’azione che sappia costruire la città che io ho sempre sognato.
Il capoluogo di Regione, di qualsiasi Regione d’Italia ha l’ambizione e il destino di essere non soltanto il luogo nel quale vivono bene i suoi residenti ma anche e soprattutto il punto di riferimento per tutta la comunità regionale. Potenza da un po’ di tempo a questa parte aveva smesso di coltivare questa ambizione per chiudersi in una ordinaria e neanche troppo ben fatta amministrazione.
Io, però, intendo esprimere tutta la mia energia affinchè questo trend sia invertito. Voglio che tutti i cittadini della Basilicata siano orgogliosi del proprio capoluogo, si identifichino in esso e ne vivano il richiamo.
Per fare questo servono due linee d’azione.
In primis serve investire risorse ed energie per l’ordinaria amministrazione. La Città ha il diritto di avere servizi efficienti e al livello della sua storia e della sua funzione. E’ mia intenzione curare con attenzione tutte quegli aspetti della pubblica amministrazione che migliorano la qualità della vita quotidiana dei suoi residenti. La priorità è sistemare la viabilità, migliorare il servizio dei trasporti, garantire pulizia e decoro alle strade e ai giardini. In pratica la prima linea d’azione è proprio quella di assicurare un miglioramento dei servizi essenziali, troppo spesso trascurati dai miei predecessori.
L’amministrazione di una città importante come Potenza, però, non può limitarsi soltanto all’ordinaria amministrazione. Noi abbiamo il dovere di costruire l’immaginario della Città. Abbiamo il dovere di provare a rendere baricentrica la città. In una parte di narrazione prevalsa in questi anni sembra quasi che Potenza sia capoluogo soltanto perché garantisce i servizi a tutta la Regione. Sento il dovere di invertire questa narrazione che sta condannando la città ad essere soltanto città di servizi per provare a costruire un modello di Città nella quale sia chiaro che Potenza garantisce i servizi a tutta la Regione perché è il capoluogo di Regione ed è capoluogo di Regione perché la sua storia, la sua grandezza, la sua importanza è assolutamente primaria nel nostro territorio.
In Città non abbiamo soltanto tutti gli uffici pubblici. In Città abbiamo l’unico grande teatro lirico della Regione, abbiamo un centro storico che non è rimasto immobile ma riflette l’evoluzione architettonica delle città italiane con palazzi umbertini accanto a vicoli che trasmettono il sapore del passato, abbiamo parchi da città metropolitana come la villa del Prefetto e il Parco di Montereale o l’antico orto botanico di Santa Maria, abbiamo un patrimonio di architettura religiosa che merita di essere fatto conoscere e valorizzare. Soprattutto, abbiamo un’identità ben precisa che ricomprende le festività laiche e religiose del Santo Patrono ma non possono ridursi a queste.
Per valorizzare questa missione e questa vocazione della Città è mia intenzione programmare iniziative durante tutto l’anno per attirare le persone da fuori Potenza. Non servono grandi iniziative, serve dare continuità alle piccole e quotidiane capacità che le energie sociali ed economiche della città sono in grado di esprimere.
Per fare tutto ciò è assolutamente prioritario costruire un canale di partecipazione con i cittadini. La Società Civile organizzata, le imprese, gli operatori commerciali sono parte integrante ed essenziale del tessuto cittadino e concorrono con l’amministrazione pubblica alla realizzazione del bene comune. La politica non si esaurisce nelle istituzioni. Nella mia visione le istituzioni concorrono con la società per realizzare il bene comune tramite meccanismi partecipativi ed aggregativi.
Potenza ha energie sociali e colturali per poter essere trainante. Compito dell’amministrazione è quello di metterli in condizione di agire al meglio delle proprie potenzialità.
Concludo facendo i miei migliori auguri ai lettori di Cronache e ai cittadini di Potenza.
Il 2025 sarà un anno pieno di impegni con la necessità di portare avanti e sempre più in alto la nostra amata Città. Buon anno a tutti.
Vincenzo TELESCA
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