Il 4 gennaio si celebra la Giornata internazionale dedicata a questo sistema di scrittura tattile che ha rivoluzionato la vita delle persone non vedenti o ipovedenti
Si celebra il 4 gennaio, istituita dall’Onu a partire dal 2019, la Giornata internazionale dell’alfabeto Braille, il sistema di scrittura tattile che ha rivoluzionato la vita delle persone non vedenti o ipovedenti.
L’alfabeto Braille non è solo uno strumento di comunicazione, ma un simbolo di inclusione, autonomia e accesso all’istruzione che prende il nome dal suo inventore, Louis Braille, nato il 4 gennaio 1809 in Francia. Louis perse la vista all’età di tre anni a causa di un incidente, ma grazie alla sua intelligenza e determinazione sviluppò un metodo per leggere e scrivere che potesse essere utilizzato anche da chi non poteva vedere.
L’ispirazione per il Braille venne da un sistema di comunicazione tattile ideato da Charles Barbier per scopi militari: Louis adattò e perfezionò questo sistema creando nel 1824 un metodo basato su sei punti in rilievo disposti in una matrice 2×3. Ogni combinazione di punti rappresenta una lettera, un numero o un simbolo musicale. Questa semplicità e flessibilità hanno reso il Braille uno strumento universale.
Sono numerosi gli ambiti in cui il Braille trova applicazione contribuendo all’autonomia delle persone non vedenti. Si pensi innanzitutto all’istruzione con libri scolastici, manuali e documenti che vengono trascritti in Braille per garantire un’educazione accessibile. E ancora molti libri, spartiti musicali e opere artistiche sono disponibili in Braille, consentendo l’accesso alla letteratura e alla musica. Ma anche prodotti alimentari, farmaci e ascensori sono spesso dotati di scritte in Braille per facilitare l’identificazione così come targhe, pulsanti e segnaletica pubblica aiutano l’orientamento negli spazi urbani. L’alfabeto Braille è anche presente sugli strumenti di uso comune, come orologi, calcolatrici e giochi e sui dispositivi come display e tastiere che permettono alle persone non vedenti di utilizzare computer, smartphone e internet.
E anche di ipovedenti e non vedenti si occuperà il Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità che è operativo da ieri. Presidente del Collegio è l’avvocato Maurizio Borgo, mentre il professor Francesco Vaia e il dottor Antonio Pelagatti ne sono i componenti.
“Ringrazio i presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati – ha detto Borgo nella sua prima dichiarazione come Garante – per avermi concesso l’onore di presiedere la neo istituita Autorità garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità. Rivolgo un affettuoso saluto e un ringraziamento al ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, il cui impegno nella concreta valorizzazione delle persone con disabilità costituirà ispirazione per la mia attività di presidente dell’Autorità Garante. Assicuro, fin da adesso, che profonderò, insieme ai componenti dell’Autorità, ogni sforzo perché le azioni del Garante possano contribuire – in sinergia con le due federazioni Fand e Fish e le innumerevoli associazioni che operano, quotidianamente, per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità – a migliorare la qualità di vita di ogni persona e delle famiglie”.
“Complimenti all’avvocato Maurizio Borgo per la prestigiosa nomina a Garante delle Persone con disabilità. La sua professionalità – ha evidenziato la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli – e l’esperienza maturata nel corso della sua carriera e, in particolare, in questi ultimi anni sono certa gli consentiranno di svolgere al meglio questo nuovo e delicato compito al servizio delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Auguro buon lavoro anche al dottor Antonio Pelagatti e al professor Francesco Vaia, nominati membri del Collegio Garante. Grazie alla Riforma sulla disabilità e al decreto che istituisce l’Autorità il nostro Paese si dota di una importante figura di riferimento per tutelare sempre di più i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Sono convinta che potremo collaborare con determinazione per contribuire ad attuare quel cambio di sguardo che stiamo promuovendo, per vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti, e soprattutto per assicurare ad ogni persona una vita dignitosa, partecipata, autonoma e indipendente come previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
L’introduzione del Braille ha segnato una svolta epocale nella storia dell’inclusione. Nonostante l’evoluzione delle tecnologie assistive, il Braille rimane insostituibile e la celebrazione della Giornata del Braille ci ricorda l’importanza di garantire che nessuno sia escluso dall’accesso all’informazione e all’istruzione. Questo sistema è un esempio concreto di come una soluzione innovativa possa abbattere barriere e creare opportunità. (DIRE)
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