“Un bilancio che amplia le attività ed i servizi e sostiene i Comuni nell’accesso ai finanziamenti, nonostante le difficoltà dettate dai tagli e dagli incrementi di spesa incomprimibili”.
Nella seduta di Lunedì 23 dicembre l’Assemblea del Nuovo Circondario Imolese ha approvato il bilancio di previsione 2025-2027.
Il bilancio è stato approvato con i voti favorevoli dei gruppi Centro Sinistra Unito, Civica Castel del Rio, Progetto Dozza; contrari i gruppi Fratelli d’Italia e Progetto Civico, astenuto il Gruppo Misto.
Nel Bilancio di previsione per il triennio 2025-2027 sono previste risorse complessive a pareggio (ovvero con entrate equivalenti alla spesa): per il 2025 circa 26 milioni di euro, per il 2026 circa 25 milioni di euro e per il 2027 circa 24 milioni di euro.
Il Nuovo Circondario Imolese, essendo essenzialmente un ente a finanza derivata, trae la maggioranza delle proprie risorse dai trasferimenti (16.642.342,10 milioni di euro) dai Comuni afferenti, dallo Stato (per progetti specifici come Accoglienza titolari protezione internazionale SIPROIMI, EAGER o per trasferimenti PNRR) e dalla Regione (trasferimenti gestioni associate, Fondo sociale regionale L.R. 2/2003, progetti specifici come ATUSS, Digitale Facile e valorizzazione aree commerciali). Vi sono poi le entrate extratributarie (oltre 3 milioni di euro)relative alle sanzioni del codice della strada, i proventi pratiche sismiche, le rette per il trasporto scolastico dei Comuni della Vallata, i proventi dei servizi SIA e personale.
Per il 2025-26-27 non sono stati previsti aumenti nei trasferimenti dei Comuni al Nuovo Circondario Imolese (confermando i trasferimenti 2023), nonostante incrementi di spesa non comprimibili come le spese legate ai rinnovi contrattuali e le spese dei progetti co-finanziati da Stato e Regione.
Per quanto riguarda la spesa, la parte preponderante della spesa riguarda i servizi socio-sanitari (27% sul totale), la polizia locale (22,3%), la gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali, la gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato, la gestione dei sistemi informativi e del personale che da soli rappresentano il 79,4% del bilancio effettivo.
Il totale degli investimenti ammonta per il 2025 a 1.692.735,37 di euro: si tratta essenzialmente di risorse desinate a progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’Agenda di trasformazione urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) per la realizzazione della pista ciclabile lungo la Montanara e per interventi di valorizzazione ambientale a Castel del Rio, la realizzazione post alluvione degli interventi sulla pista ciclabile del Santerno (in cui parte delle risorse sono già state impegnate nel 2024), la realizzazione della stazione di Posta a Imola (per cui parte delle risorse sono già state impegnate nel 2024) e interventi di manutenzione straordinaria di strade e per la tutela risorsa idrica nei Comuni della Vallata.
Per quanto riguarda i progetti PNRR in capo al Nuovo Circondario Imolese si segnala che nel 2025 proseguiranno i progetti legati al Digitale Facile, alla realizzazione dalla Stazione di Posta nel Comune di Imola, ai progetti housing temporaneo e autonomia delle persone con disabilità. Infine il Nuovo Circondario Imolese gestirà anche progetti inerenti ai servizi immateriali dell’Osservanza, in seguito a convenzione con il Con.Ami, relativi alla realizzazione del Laboratorio sulla storia della Psichiatria imolese presso il padiglione 10/12 e le attività di accompagnamento per l’insediamento di start up presso l’ex Artieri oltre all’ex Cabina Enel.
“Il Bilancio 2025 del Nuovo Circondario Imolese– sottolinea il Presidente Marco Panieri- tiene conto dei tagli (accantonamenti) dettati dalla Legge di Stabilità per i Comuni e non ha previsto incrementi di trasferimenti di spesa corrente dai Comuni al Nuovo Circondario, nonostante un incremento di alcune spese incomprimibili. In questo contesto, in cui il sistema delle autonomie andrebbe maggiormente sostenuto, valorizzando ulteriormente a livello nazionale le forme associative, l’attività dell’Ente si sta ampliando grazie alle collaborazioni con altri Enti del territorio e alla scelta di investire e far crescere alcuni servizi. Mi riferisco in particolare alla centrale unica di committenza, oggi sempre più punto di riferimento non solo per i Comuni ma anche per Enti e società partecipate del territorio, al Sia, che sta attuando insieme ai Comuni gli investimenti PNRR legati al digitale, al servizio sviluppo economico che, oltre al coordinamento di ATUSS (finanziamenti regionali per agende trasformative urbane), ha ampliato la sua attività con la gestione di importanti progetti europei e con la gestione (nel 2025) di parte importante dei servizi immateriali per l’insediamento di attività nei padiglioni in corso di riqualificazione nell’ex Osservanza, e alla gestione dell’emergenza post alluvione dei privati. Il Nuovo Circondario sta consentendo ai Comuni di avere più opportunità di accesso a finanziamenti e allo stesso tempo di qualificare alcuni servizi quali la gestione del personale e la gestione dei servizi finanziari e dei tributi su cui occorrono sempre più competenze specialistiche che difficilmente i Comuni da soli potrebbero avere. Infine, il Circondario rappresenta un’opportunità per una governance integrata dei servizi socio-sanitari. Su questo ambito stanno proseguendo gli investimenti PNRR rivolti alle categorie più fragili del territorio e, grazie al raccordo costante con ASP e AUSL di Imola (che rappresenta un modello territoriale di sinergia e complementarietà unico nel panorama regionale), si stanno adottando costantemente nuove soluzioni per rispondere ai crescenti bisogni e necessità delle famiglie e della popolazione anziana per favorire la coesione sociale.”
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