Salernitana con un piede in Serie C: la voce dei tifosi #finsubito prestito immediato

Sempre più giù, come se non ci fosse un fondo, un limite. La Salernitana si era incartata da tempo e adesso è anche seriamente candidata alla seconda retrocessione consecutiva. Senza attaccanti, senza stopper e senza portiere, con poco budget per il mercato, poche idee in panchina e scarsa presenza di proprietario e amministratore delegato, fa i conti con ciò che ha costruito e prodotto. Il disastro non è più dietro l’angolo: è già in casa. Ci si interroga sul futuro di Colantuono e anche di Petrachi. Da un lato bisognerebbe riflettere e dall’altro già si scende in campo. La maratona non si ferma, il calvario non si arresta: senza calciatori sufficienti per le rotazioni e con Amatucci che segna il passo – è evidente che sia stanchissimo ed è già un paradosso che tutto il mondo granata debba ruotare intorno ad un giovane di 20 anni – la squadra raccoglie i cocci e deve prepararsi alla imminente trasferta di Catanzaro. E’ sprofondata in zona retrocessione e senza una vera rivoluzione – che passerebbe per tanti soldi da spendere, tanti giocatori da prendere ma soprattutto da convincere, un gioco propositivo e coraggioso che non c’è – sarà impresa titanica uscire dal vortice. Per salvarsi occorrebbero non meno di sette, otto vittorie e qualche punticino rastrellato qua e là. 

La voce dei tifosi

Il commento di Mimmo Rinaldi: “In campo tante figurine, ormai ex calciatori; in panchina un ex allenatore dal posto fisso che si atteggia ad amico dei salernitani, un arbitro che ha ammonito anche gli spettatori che fumavano. La classifica è lampante ed è sciocco pensare ad un mercato per riparare ciò che non è stato costruito in estate. Questa società è al capolinea: la Salernitana è già oggi retrocessa. Non bastano più 15 minuti di silenzio. Bisogna avere il coraggio di abbandonarla. Ah,Colantuono ha detto che ci faceva il regalo. Glielo chiediamo a gran voce noi: vattene di corsa, grazie”. Paolo Toscano: “Squadra senza grinta, senza determinazione e  con un ex allenatore in panchina in evidente stato confusionale. Se a ciò si aggiunge una società assente ed incompetente, il risultato non può che essere un campionato come quello che stiamo disputando! Devono vergognarsi tutti!”. Mario De Rogatis: “La cocente sconfitta di Frosinone sembra l’immagine di una resa, di una rinuncia totale al gioco e alla lotta. Significa un fallimento totale del settore tecnico, della squadra, della società. Doveva essere uno spareggio, da affrontare col coltello tra i denti, e invece abbiamo visto tutti la prestazione offerta: un tiro sporco di Simy al minuto 83 tra uno sbadiglio e l’altro e niente più. Con un minimo di dignità, Colantuono dovrebbe dimettersi, esonerarlo costerebbe. La linea difensiva granata pratica un altro sport, davvero imbarazzante, così rischiamo di replicare la stagione passata, ultimi ed umiliati da avversari davvero mediocri. Sfido chiunque a trovare una squadra peggiore nei campionati professionistici. Tranquilli, con questo approccio di gara, avremmo perso anche con quello sconsiderato di Ghiglione in campo nella ripresa. Si spera solo nel miracolo di gennaio con qualche innesto di valore, ma non sarà facile”. Antonio Positano: “Squadra inguardabile e l’incubo continua. Non vedo alcuna possibilità di salvezza. La società deve farsi da parte e liberarci. Penso che anche Petrachi sia corresponsabile, perché è vero che ha fatto mercato senza risorse ma l’olandese Velthuis non si può guardare”.Ciro Troise: ” In quasi mezzo secolo di onorata carriera una rete come quella di Ambrosino non l’avevo mai vista”.