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Natale in carcere: mons. Saba (Sassari), messa nella Casa circondariale di Bancali. Giubileo “apra le porte della speranza” #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Il giorno di Natale per l’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, è iniziato alle 8.30 con la Celebrazione eucaristica nella Casa circondariale di Bancali, insieme alle persone detenute. La celebrazione è stata curata e animata dagli stessi detenuti, sotto la guida del cappellano, don Gaetano Galia, di suor Ornella e di suor Giuliana. Nell’omelia, l’arcivescovo, rivolgendosi alla comunità carceraria, ha detto: “Anche quest’anno, con gioia, sono venuto in mezzo a voi per celebrare la festa del santo Natale, una festa di luce e di pace che tocca e abbraccia ogni uomo. Gesù è venuto per tutti e per ciascuno. Il Natale è il cammino di Dio verso di noi e di noi verso Lui. Dobbiamo riprendere il nostro cammino e seguire il Signore; ripartire con fiducia e speranza dietro di Lui. È Lui che conosce le nostre storie e i nostri cuori e ci dà la possibilità di ricominciare, senza essere giudicati ma supportati dalla sua misericordia”. L’arcivescovo ha aggiunto: “Quest’anno avremo la grazia di vivere l’Anno santo: troveremo il modo di creare spazi di incontro e di confronto. Spalancando la Porta santa, auguro a tutti che il Signore apra le porte della speranza, della verità e della libertà, allontanando ogni tristezza e angoscia. Il mio pensiero va anche a tutte le persone che non sono presenti a questa celebrazione ma che abitano in questa casa circondariale. Penso anche a coloro che professano altre confessioni religiose, ai collaboratori, agli educatori, al corpo della polizia penitenziaria e ai dirigenti. A tutti auguro di sperimentare la gioia del Natale, il Dio che cammina con noi”.





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