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Catania, una palazzina di San Cristoforo trasformata in una piazza di spaccio “indoor” con telecamere e “drug room” per i clienti #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Una palazzina di due piani, nel cuore del popoloso quartiere San Cristoforo, era stata trasformata in una a “piazza di spaccio”, da due catanesi di 41 e 18 anni, entrambi pregiudicati, che sono stai arrestai dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania Piazza Verga per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’abitazione era dotata di una stanza dedicata alla vendita di un vasto assortimento di stupefacenti, e di una “drug room”, ossia una stanza dedicata alla clientela, dove poter consumare la droga al sicuro e senza il pericolo di essere controllati.

Il tutto era stato predisposto mediante l’impiego di sofisticati sistemi antintrusione per prevenire eventuali blitz delle Forze dell’Ordine, che però evidentemente non sono bastati.

La scoperta della “piazza di spaccio indoor” rappresenta un ulteriore duro colpo al fenomeno dello smercio ed uso di sostanze stupefacente, messo a segno dai Carabinieri, nell’ambito della più generale azione di prevenzione e contrasto alla illegalità, predisposta dal Comando Provinciale di Catania in occasione dell’operazione “Natale in Sicurezza”.

I militari del Nucleo Investigativo avevano concentrato la loro attenzione sui due catanesi, di 41 e 18 anni, entrambi con precedenti penali, sospettati di aver organizzato un fruttuoso giro di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori li hanno pedinati e studiati a lungo, osservandone i comportamenti e documentando come avessero strutturato, tramite il passaparola, una vera e propria rete per la vendita di droga.

Il blitz

La notte scorsa i carabinieri hanno deciso di entrare in azione. Dopo ore di attesa strategica, il momento ideale per dare il via al blitz è arrivato quando gli investigatori hanno notato alcuni acquirenti varcare il portone in ferro della palazzina, controllato elettronicamente tramite un videocitofono. I militari si sono uniti al gruppo di acquirenti, riuscendo così ad accedere allo stabile.

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Percorsa una prima rampa di scale, gli investigatori si sono trovati davanti a una seconda porta in ferro, anch’essa aperta elettronicamente, che conduceva al secondo piano. Qui, hanno trovato una terza porta, lasciata socchiusa, che permetteva l’accesso a un’area particolare. Sul lato destro, una stanza con una grata in ferro, anch’essa aperta, ha attirato l’attenzione dei militari. Varcato l’ingresso, hanno scoperto quella che era chiaramente una “stanza dello spaccio”.

Al centro della stanza, un grande tavolo in legno esponeva diverse dosi di cocaina, crack e marijuana, tutte già confezionate per la vendita. Sul tavolo erano presenti anche 500 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, provento dell’attività di spaccio.

L’operazione ha inoltre svelato un sofisticato sistema di sorveglianza: due monitor proiettavano in tempo reale le immagini di 11 telecamere posizionate per controllare il perimetro dell’abitazione e le strade circostanti, per prevenire eventuali interventi delle Forze dell’Ordine. Su una parete, un videocitofono collegato a tre pulsanti consentiva di aprire elettronicamente le tre porte in ferro che proteggevano l’accesso alla stanza.

Nel corso delle attività, i militari hanno richiesto il supporto del secondo team, che ha perquisito una camera adiacente. Questa si è rivelata una vera e propria “drug room”, un luogo destinato ai clienti per consumare immediatamente la droga appena acquistata. All’interno sono stati sorpresi tre giovani intenti a fumare marijuana, successivamente segnalati alla prefettura come consumatori di cannabis.

L’operazione si è conclusa con l’arresto dei due pusher.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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