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Rubrica ASviS “Europa e Agenda 2030”, Agri-food-days: rafforzare il ruolo degli agricoltori per la transizione verde #finsubito prestito immediato


Nuove proposte dall’ Ue per l’agricoltura sostenibile

Dal 10 al 12 dicembre si sono tenuti a Bruxelles gli Agri-food days 2024. La manifestazione annuale, lanciata nel 2023 precedendo l’avvio del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura, come evidenziato da Ursula von der Leyen nel suo discorso di apertura, prelude quest’anno all’adozione della visone per l’agricoltura e il cibo che sarà adottata, come indicato negli orientamenti politici 2024-2029, nei primi 100 giorni del mandato della nuova Commissione.

Ursula von der Leyen annuncia alcuni importanti atti in adozione gli stessi giorni da parte della Commissione e dalla Banca europea per gli investimenti, quali prime risposte al dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura.

Le misure adottate intendono rispondere alla richiesta del taglio del carico amministrativo che grava sulle imprese del settore agricolo, rafforzarne il ruolo nella catena del valore, proteggerli dalle pratiche commerciali sleali, offrire un supporto in favore dell’imprenditoria agricola giovanile.

Il 10 dicembre con l’avvio degli Agri-food days, la Commissione europea ha dunque adottato le seguenti proposte:

  • una modifica del regolamento sugli aiuti “de minimis” nel settore agricolo esentando gli aiuti di modesta entità dal controllo degli aiuti di Stato, considerando che questi aiuti non incidano sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico. Con le modifiche proposte aumenta il massimale “de minimis” di aiuti per impresa su un periodo di tre anni, da 25mila a 50mila euro. Gli stessi massimali nazionali passano dall’1,5% al 2% della produzione agricola nazionale, sopprimendo un limite settoriale sul totale fissato con le norme attuali al 50%. Le norme proposte varranno fino al 31 dicembre 2032;
  • nuove norme volte a rafforzare la posizione degli agricoltori con modifiche mirate dell’attuale quadro giuridico, prevedendo rafforzamento delle norme contrattuali di tutela degli agricoltori rispetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato e dei relativi costi e rafforzamento delle organizzazioni di produttori e le loro associazioni migliorandone il loro potere contrattuale;
  • un nuovo regolamento relativo all’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali, che introduce procedure di attuazione e cooperazione tra Stati membri nei casi transfrontalieri, istituendo un meccanismo di assistenza reciproca. Le autorità nazionali di contrasto avranno la possibilità di chiedere e scambiare informazioni e chiedere a un’altra autorità di contrasto di adottare misure di esecuzione per loro conto.

Il 10 dicembre con comunicato congiunto con la Commissione europea, la Banca europea per gli investimenti (Bei) ha annunciato il varo di un’iniziativa rivolta alle Pmi e alle imprese a media capitalizzazione stanziando 3 miliardi di euro in prestiti da distribuire nei prossimi tre anni. Una parte dei prestiti sarà destinata ai giovani agricoltori o ai nuovi agricoltori, che in genere hanno maggiori difficoltà ad ottenere finanziamenti bancari tradizionali. Il sostegno si rivolgerà anche alle agricoltrici per superare uno squilibrio di genere nell’agricoltura e a supportare gli investimenti verdi in coerenza agli obiettivi di sostenibilità dell’Unione europea. Citando l’intervento della vicepresidente della Bei Gelsomina Vigliotti “Lavorando con i partner lungo l’intera catena del valore, miriamo a contribuire a rispondere alla triplice sfida dell’agricoltura di produrre alimenti a prezzi accessibili, proteggere la produzione agricola e i mezzi di sussistenza di fronte ai cambiamenti climatici e preservare l’ambiente e le risorse naturali”, come indica il comunicato, lo scopo è anche quello di rafforzare la formazione in pratiche agricole sostenibili e l’acquisto di terreni da parte di giovani o nuovi agricoltori, contribuendo ad aumentare la quota del 12% degli agricoltori europei di età inferiore ai 40 anni e la quota del 31,6% che sono donne.

Per garantire condizioni di prestito favorevoli, il pacchetto consente di integrare il finanziamento con abbuoni di interesse o sovvenzioni in conto capitale a titolo del bilancio dell’Ue e dei bilanci nazionali. Gli istituti finanziari partecipanti otterranno inoltre un ulteriore sostegno di consulenza dal programma Green Gateway e un controllo dell’ammissibilità verde rafforzato, un metodo online predisposto dalla Bei per valutare l’ammissibilità e l’impatto climatico dei progetti di investimento verdi. L’iniziativa rientra nell’impegno della Bei a sostenere 1.000 miliardi di euro di investimenti in materia di clima e sostenibilità ambientale nel decennio fino al 2030, come promesso nella tabella di marcia della Banca per il clima, precisando che tutti i progetti finanziati dal gruppo Bei sono in linea con l’accordo di Parigi sul clima.

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Sempre sui temi dell’agricoltura e sugli stessi argomenti già all’attenzione della Commissione europea e della Bei, il precedente 9 dicembre è stato il Consiglio dell’Unione ad esprimersi adottando delle proprie conclusioni su una politica agricola comune (Pac) post-2027 incentrata sugli agricoltori in vista della preparazione da parte della Commissione delle prossime proposte legislative per la Pac per il periodo post-2027 e in sede di elaborazione della citata “visione per l’agricoltura e l’alimentazione”. I ministri europei hanno sottolineato che la Pac, attraverso i pagamenti diretti agli agricoltori e altre forme di sostegno, dovrebbe contribuire a garantire che gli agricoltori dispongano di un reddito stabile e fornire loro incentivi per contribuire alla transizione verde, migliorando il funzionamento della filiera alimentare e la distribuzione del valore aggiunto, garantendo una maggiore trasparenza e una remunerazione equa degli agricoltori, con un rafforzamento al sostegno ai giovani agricoltori e ai nuovi agricoltori contribuendo a far sì che il settore rimanga attraente per le generazioni future, così come anche considerando obiettivi di perseguimento della parità di genere. Sottolineando l’importanza di un approccio all’agricoltura basato sulla conoscenza, gli strumenti di gestione del rischio e le misure di adattamento ai cambiamenti climatici, come indica il Consiglio, sono essenziali per garantire la resilienza del settore. Nello stesso tempo vanno previste procedure più rapide e più semplici per sostenere gli agricoltori in caso di eventi meteorologici anomali.

Dichiarazione del G7, aiuti umanitari alla Siria

Il 12 dicembre è stata adottata la dichiarazione del G7 sulla Siria, in cui i leader dei sette Paesi più industrializzati al mondo, riaffermando il loro impegno verso il popolo siriano, offrono il nostro loro sostegno a un processo di transizione politica inclusivo, a guida siriana, nello spirito dei principi indicati nella Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I leader hanno dichiarato l’importanza che il regime di Assad sia ritenuto responsabile dei suoi crimini.

Del successivo 13 dicembre è la notizia che la Commissione europea ha lanciato un ponte aereo umanitario in assistenza alla Siria.

Consiglio e Commissione sui temi sicurezza e giustizia

Il 12 dicembre i ministri della Giustizia e degli affari interni hanno definito le priorità per i prossimi cinque anni adottando orientamenti strategici per la programmazione legislativa e operativa nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, in particolare mirato a garantire la libera circolazione delle persone nell’ambito dell’accordo di Schengen, della sicurezza alle frontiere e al contrasto dell’immigrazione illegale collaborando anche con le organizzazioni delle Nazioni Unite (Unhcr e Oim) e nel rispetto del diritto Ue e degli obblighi internazionali tra cui il principio di non respingimento, con l’impegno a  smantellare il modello di attività dei trafficanti e delle reti di trafficanti. A questi temi si collega anche l’impegno alla collaborazione rafforzata tra Stati membri per il contrasto alla criminalità. In pari data il Consiglio ha anche approvato conclusioni sulle future priorità in materia di lotta al terrorismo.

L’11 dicembre la Commissione europea ha adottato una comunicazione per contrastare gli attacchi ibridi e l’uso dei migranti come arma, per il rafforzamento della sicurezza dell’Unione alla frontiere.  La vice-presidente Vikkunen, nel suo discorso di presentazione del nuovo atto adottato,  evidenzia che il principio di solidarietà tra gli Stati dell’Unione deve aiutare i Paesi più esposti al fenomeno degli ingressi illegali favoriti in particolare da Russia e Bielorussia, quali la Polonia, mettendo in evidenza che un attacco contro uno Stato membro è un attacco contro tutta l’Unione.

Posizione del Consiglio su nuove norme per contrastare la pesca non sostenibile

L’11 dicembre, gli ambasciatori degli Stati membri presso l’Ue hanno concordato la posizione negoziale del Consiglio su una proposta volta a migliorare gli strumenti dell’Ue che possono essere utilizzati nei confronti dei Paesi terzi che autorizzano pratiche di pesca non sostenibili in relazione a stock ittici di interesse comune, con modifiche al regolamento (Ue) n. 1026/2012 che stabilisce un quadro per l’adozione da parte dell’Ue di misure nei confronti dei Paesi terzi che autorizzano pratiche di pesca non sostenibili prevedendo l’imposizione di restrizioni quantitative sulle importazioni da tale Paese di pesci e prodotti della pesca provenienti dallo stock in questione o da specie associate.

L’accordo raggiunto consentirà alla presidenza del Consiglio di avviare i negoziati con il Parlamento europeo, una volta che quest’ultimo avrà votato sul suo mandato.



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