la stretta varata dal governo #finsubito prestito immediato

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Quante volte prima di prenotare un ristorante o un hotel leggiamo in rete le recensioni di altri utenti? Secondo un’analisi effettuata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, le recensioni influenzano l’82% delle prenotazioni per gli alloggi e il 70% per i ristoranti. Alcune di queste, però, sono false o acquistate dagli stessi gestori. Un fenomeno in espansione che, come riportato dal “Review trasparency report” di Tripadvisor, ha visto l’Italia al quinto posto tra i Paesi con il maggior numero di recensioni acquistate (e quindi considerate non vere) preceduta solo da India, Russia, Stati Uniti e Turchia. Nel 2022 su Tripadvisor si contano 1,3 milioni di pareri forniti dagli utenti di queste 24.521 è rappresentata da recensioni a pagamento acquistate dai gestori. 

Una condizione che ha portato il governo a varare una stretta: le piattaforme dovranno identificare l’identità degli utenti e chi scrive dovrà provare di aver frequentato il ristorante o l’hotel attraverso la foto dello scontrino, ad esempio. Inoltre sarà vietata la compravendita di recensioni. Gli esercenti, invece, potranno rimuovere recensioni negative più vecchie di due anni se pubblicate da autori non verificati o se considerate diffamatorie. 

“Penso sia necessario fare un provvedimento del genere perché oltre a creare una falsa aspettativa nei consumatori porta ad un danneggiamento alle attività – afferma Diletta – Sarei molto curiosa, però, di sapere come effettivamente riescono a capire quando una recensione è finta oppure no”. 

Sono d’accordo anche i ristoratori che, più volte, si sono trovati davanti a vere e proprie “diffamazioni” da parte degli utenti. “In questo modo si elimina la possibilità di scrivere pareri non veri – spiega Danilo, proprietario del ristorante “La Carbonata” in via Cavour – Ho aperto circa un anno fa, quindi sono un ristorante nuovo, e ho ricevuto un paio di recensioni che poi si sono rivelate non vere. Il problema è che incidono parecchio sulla mia attività e quindi spero che questo provvedimento vada in porto”. 

A verificare che non ci sia più la compravendita di recensioni false o che venga mostrata l’identità degli utenti sarà l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che potrà eseguire multe a partire da 5mila euro.