Da gennaio rimborsi automatici (sulla carta) per i treni in ritardo, ma non per tutti #finsubito prestito immediato

Addio alle lunghe trafile burocratiche per chiedere il rimborso del biglietto quando i treni sono in ritardo. Da gennaio 2025 scatterà l’accredito automatico sulle carte di pagamento con cui si è acquistato il titolo di viaggio. Una novità importante considerando i ritardi accumulati nel 2024 a causa dei cantieri per i lavori di manutenzione dei binari. Ma questa novità non vale per tutti. Vediamo come funzionano i nuovi rimborsi dei treni, chi ne ha diritto e a quanto ammontano i risarcimenti.

Rimborsi per i treni in ritardo: le novità del 2025

Trenitalia dice addio alle scartoffie dando vita ai nuovi rimborsi automatici dei treni regionali in ritardo. Da gennaio 2025 le richieste di risarcimento saranno molto ma molto più semplici rispetto al passato, visto che non si dovrà più fare nulla. Chi ha acquistato un biglietto elettronico, infatti, riceverà il rimborso in automatico, direttamente sulla carta di credito o di debito che ha utilizzato per acquistare il titolo di viaggio. Ma solo se il treno è in ritardo di oltre 60 minuti, in questo caso valgono le regole di sempre. A differenza di quanto accadeva sinora però non si dovranno più  presentare richieste scritte all’arrivo del treno in stazione, accadrà tutto in automatico, al massimo entro 30 giorni dal viaggio.

Treni in ritardo: a quanto ammontano i rimborsi

“Stiamo lavorando per agevolare l’esperienza di viaggio dei passeggeri”, ha dichiarato poco tempo fa l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi ricordando il Tap&Tap, soluzione “che permette di pagare il viaggio appoggiando direttamente la carta di pagamento contactless alla validatrice. Un servizio che abbiamo già avviato su alcune linee e che sempre più si diffonderà a livello nazionale”. Proprio quella che darà diritto ai rimborsi automatici, ma a quanto ammontano i risarcimenti?

Se il treno è in ritardo di 60 minuti ma non oltre i 119 minuti si ha diritto a un rimborso del 25 per cento del prezzo del biglietto. Percentuale che sale al 50 per cento se il ritardo supera i 120 minuti. Non è previsto alcun rimborso se il prezzo del biglietto è inferiore a 4 euro.

In caso di cancellazione del treno, invece, i passeggeri riavranno il prezzo intero del biglietto. Previsto un rimborso anche quando il ritardo di un treno fa perdere una coincidenza programmata.

L’Alta Velocità

Vale la pena sottolineare che i rimborsi automatici valgono solo per i treni regionali e per i biglietti digitali, acquistabili anche in biglietteria, mentre chi decide di comprare quelli cartacei dovrà seguire le tradizionali procedure di rimborso.

Per i clienti delle Frecce invece è disponibile la nuova modalità di rimborso istantaneo ‘Smart Refund’, che invia una mail o un messaggio direttamente al passeggero in caso di ritardo del treno.