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Quando Robin Hood sbaglia mira: la città del Canavese dove i poveri pagano più tasse #finsubito prestito immediato


A Cirié, il Natale arriva con un amaro pacchetto regalo firmato dall’esecutivo guidato dalla sindaca Loredana Devietti. Durante il consiglio comunale del 18 dicembre 2024, la maggioranza ha approvato due provvedimenti che hanno immediatamente scatenato l’ira dell’opposizione, in particolare del gruppo consiliare del Partito Democratico, capitanato da Marta Vittone.

L’accusa è chiara: un vero e proprio attacco alle fasce più deboli della popolazione. In un momento storico di difficoltà economica generalizzata, l’amministrazione ha deciso di aumentare l’aliquota dell’addizionale IRPEF allo 0,8% per tutti i redditi e di eliminare l’esenzione per i redditi sotto i 10.000 euro annui, ovvero persone già al di sotto della soglia di povertà. La traduzione pratica? Un prelievo aggiuntivo che può arrivare fino a 80 euro l’anno per chi guadagna meno di 850 euro al mese. Sì, avete letto bene: sotto la soglia di povertà, ma spremuti come limoni.

Il gruppo consiliare del PD non ha esitato a bollare il provvedimento come un atto irresponsabile e profondamente ingiusto. “Vogliono fare l’elemosina sulle fasce più deboli per recuperare circa 30 mila euro”, ha dichiarato con tono perentorio la capogruppo Marta Vittone. Un guadagno risibile per le casse comunali, ottenuto però a caro prezzo, calpestando i principi di equità sociale e giustizia fiscale. “Aumentano il prelievo fiscale generale in un momento storico di grande difficoltà per le famiglie”, ha aggiunto Vittone, puntando il dito contro l’insensibilità dell’amministrazione.

La capogruppo del Pd, Marta Vittone

Difficile non notare l’ironia amara di questa scelta: da una parte si sventola la retorica del sostegno alle famiglie, dall’altra si infligge un ulteriore colpo proprio a quelle famiglie che già faticano ad arrivare a fine mese. Per i redditi più alti, l’aumento dello 0,8% sarà poco più che una manciata di spiccioli; per i più poveri, invece, sarà un macigno sulle spalle.

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Va sottolineato che l’aliquota massima dello 0,8% è già applicata anche in altri comuni del territorio, come Settimo Torinese, Chivasso, Ivrea, San Francesco al Campo, Venaria Reale, Caselle Torinese, Volpiano e persino a Torino. Tuttavia, ciò non rende meno grave la decisione della Giunta Devietti, perché quegli stessi comuni spesso mantengono forme di esenzione per i redditi più bassi o prevedono misure compensative per le fasce deboli. A Cirié, invece, l’eliminazione totale dell’esenzione per i redditi sotto i 10.000 euro rappresenta una scelta particolarmente dannosa e punitiva per i cittadini più fragili.

In altre parole, mentre in molti comuni si cerca di bilanciare il prelievo fiscale con misure che tutelino chi ha meno, a Cirié si colpiscono indiscriminatamente tutti, trasformando una tassa necessaria in una vera e propria stangata per chi già fatica ad arrivare a fine mese.

La giunta Devietti sembra aver fatto orecchie da mercante alle critiche, approvando con convinzione i due provvedimenti grazie ai voti della maggioranza. Nessun ripensamento, nessun tentativo di dialogo o compromesso, solo un messaggio inequivocabile: si taglia dove è più facile. La manovra è stata giustificata con vaghe promesse di sostenibilità economica e “necessità di bilancio”, ma il risultato resta lo stesso: i più poveri saranno ancora più poveri, e il Comune incasserà appena 30 mila euro.

La sindaca Loredana Devietti

La domanda sorge spontanea: è davvero questo il prezzo della sostenibilità economica? Vale la pena sacrificare le fasce più fragili per cifre che sembrano briciole nel bilancio comunale?

Il PD non si ferma e chiede con forza un ripensamento da parte della giunta e dei consiglieri di maggioranza. “Chiediamo alla Giunta di Cirié e ai Consiglieri di maggioranza di fare un passo indietro e ripristinare la vecchia aliquota e l’esenzione per i redditi bassi”, ha concluso Vittone, auspicando un cambio di rotta che però, al momento, appare poco probabile.

Nel frattempo, i cittadini di Cirié si preparano a fare i conti con questa “sorpresa” natalizia, che per molti significherà dover scegliere tra una spesa in meno o una bolletta da pagare. La giunta Devietti, invece, pare determinata a procedere per la sua strada, lasciando i più fragili indietro, come un moderno Robin Hood… ma al contrario.

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La politica cittadina si fa sempre più calda, ma una cosa è certa: quest’anno, a Cirié, il Natale brilla un po’ meno per chi ha meno.





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