La stufa accesa e cinque quintali di esplosivi sul pavimento di casa: arrestato 56enne #finsubito richiedi mutuo fino 100%

SOGLIANO CAVOUR – Poteva mettere a rischio la propria incolumità, dei propri familiari e dell’intero vicinato l’uomo finito in manette nelle scorse ore e sorpreso con oltre cinque quintali, ovvero mezza tonnellata, di materiale esplosivo in casa. Non solo per l’enorme quantitativo in possesso del protagonista della vicenda, ma anche perché tutto era depositato a poca distanza da una stufa di gas accesa.

Massimo Tundo, 56enne già noto alle forze dell’ordine, arrestato a Sogliano Cavour, nel corso di un’operazione dei carabinieri, dovrà rispondere della detenzione illecita di un ingente quantitativo di botti e di altro materiale pericoloso.

Nello specifico, nel corso delle verifiche sul posto da parte dei carabinieri del Norm della Compagnia di Maglie, i militari hanno rinvenuto oltre 530 kg di artifizi pirotecnici, custoditi in condizioni di estremo rischio.

Gli esplosivi, infatti, si trovavano senza particolare attenzione collocati sul pavimento, a poca distanza da una stufa a gas accesa, con la possibilità di una terribile deflagrazione che poteva avere conseguenze devastanti non solo per l’abitazione ma per l’intera zona. Non si è trattato solo di comuni fuochi pirotecnici, ritrovati all’interno dell’abitazione, ma nel carico sono stati trovati anche pezzi di artifizi inesplosi e materiale non classificato, e, quindi, ancora più pericoloso.

La situazione ha richiesto un’azione immediata con l’intervento degli artificieri antisabotaggio del Nucleo investigativo del comando provinciale per valutare la classificazione del materiale e predisporre il sequestro nelle condizioni di massima sicurezza.

Al termine delle formalità di rito, il 56enne è stato arrestato e su disposizione del pubblico ministero di turno condotto nel carcere di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il materiale rinvenuto, una volta messo in sicurezza, è stato sottoposto a sequestro. Ulteriori indagini sono in corso per approfondire la provenienza del materiale e su ulteriori responsabilità legali.

LeccePrima è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale.