come accedere agli sconti fiscali prima dei tagli #finsubito prestito immediato

La fine del 2024 rappresenta un appuntamento cruciale per imprese e contribuenti che intendono beneficiare degli sconti fiscali legati a Ecobonus e Sismabonus. La Legge di Bilancio in discussione, infatti, prevede una riduzione delle aliquote a partire dal 2025, facendo scendere i vantaggi fiscali dall’attuale 85% al 36%. Un calo drastico che rende essenziale concentrare i lavori entro la scadenza del 31 dicembre 2024.

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La scadenza chiave

La normativa stabilisce che i lavori devono rispettare il cosiddetto criterio di competenza, secondo cui i costi possono essere portati in detrazione solo se associati a prestazioni ultimate entro la fine dell’anno fiscale. Questo significa che, per evitare la riduzione degli incentivi, le imprese sono chiamate a completare il maggior numero possibile di interventi entro il 31 dicembre. È il caso, ad esempio, di opere energetiche o antisismiche previste dagli articoli 14 e 16 del Dl 63/2013, già prorogate fino al 2024.

I possibili ostacoli

Il “rush finale” pone sfide operative significative. Per massimizzare i risparmi fiscali, sarà fondamentale pianificare con precisione la conclusione dei lavori, oltre alla gestione documentale. L’emissione dei cosiddetti SAL (Stati Avanzamento Lavori), ad esempio, può rappresentare una via d’uscita strategica: la normativa consente infatti di accettare parzialmente opere non ancora ultimate, permettendo comunque di accedere alle aliquote più alte entro il termine del 2024.

Tuttavia, criticità contrattuali e verifiche possono complicare la situazione. Alcune clausole prevedono pagamenti differiti, con la conseguente necessità di ridefinire gli accordi tra committenti e imprese per evitare penalizzazioni.

La proroga dei bonus

Nonostante l’attuale regime di sconti sia stato prorogato più volte fino al 2024, la nuova Legge di Bilancio lascia poche speranze per ulteriori estensioni significative. Per questo motivo, anticipare la pianificazione dei lavori e monitorare attentamente la normativa potrebbe essere fondamentale per evitare ritardi che potrebbero compromettere l’accesso alle aliquote più elevate.

Per chi dunque vuole approfittare degli ultimi mesi di incentivi, la parola d’ordine è tempestività: imprese e famiglie devono agire entro la fine del 2024 per garantirsi un risparmio fiscale che, a partire dal 2025, sarà destinato a ridursi drasticamente.