Rifiuti, parte il Registro elettronico nazionale di tracciabilità (Rentri) #finsubito prestito immediato

Dal 16 dicembre sono disponibili sul sito del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica i manuali operativi per il Rentri, il nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, che ha preso il posto del Sistri. Lo prevede un decreto della direzione economia circolare del Mase (n. 254), datato 12 dicembre 2024.

La disciplina

L’articolo 21, comma 1, del dm n. 59/2023, che disciplina il Rentri, prevede la predisposizione di uno o più decreti direttoriali per definire le modalità operative per assicurare la trasmissione dei dati al nuovo registro ed il suo funzionamento, le istruzioni per l’accesso e l’iscrizione da parte degli operatori al Registro nazionale, i requisiti informatici per garantire l’interoperabilità dello stesso Registro con i sistemi adottati dagli operatori nonché le modalità di funzionamento degli strumenti di supporto e dei servizi messi a disposizione degli operatori per agevolare l’assolvimento degli adempimenti previsti in materia di tracciabilità dei rifiuti.

Ecco, quindi, online i manuali per la tenuta del registro di carico e scarico con i servizi di supporto, l’emissione dei Formulari di identificazione dei rifiuti (Fir) cartacei con i servizi di supporto, per l’accesso e l’iscrizione al Rentri da parte degli operatori, dei soggetti delegati e dei produttori non soggetti ad obbligo.

La geolocalizzazione

Troppo in una sola giornata? Non per il Mase che, contestualmente, regolamenta la geo-localizzazione. Un altro decreto direttoriale (n. 253), sempre del 12 dicembre 2024, fornisce infatti le indicazioni necessarie per l’individuazione delle caratteristiche che tali sistemi devono garantire ai fini della tracciabilità dei rifiuti in base all’art. 16 del dm n. 59/2023.

A questo proposito si ricorda che il citato articolo 16 prevede che i soggetti obbligati all’iscrizione al Rentri che trasportano rifiuti speciali pericolosi debbano garantire la presenza sui mezzi di trasporto dei rifiuti di sistemi di geolocalizzazione basati sulle tecnologie disponibili sul mercato.

Regole ai controllori

Ma non c’è due, senza tre. Un terzo decreto direttoriale, (il n. 255), sempre del 12 dicembre, regolamenta l’accreditamento degli organi di controllo.

Infatti, l’art. 19, comma 4 del dm n. 59/2023 prevede che il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica renda disponibili, in via telematica, le informazioni contenute nel Rentri ad altri enti, amministrazioni ed organi di controllo preliminarmente accreditati presso il registro telematico stesso per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali.

Sulla base di tale disposto normativo, il Mase procederà all’accreditamento di enti, amministrazioni ed organi di controllo che presentano una specifica richiesta attraverso il portale www.rentri.gov.it.

In allegato, il testo riporta un elenco esemplificativo e non esaustivo degli enti/amministrazioni/organi di controllo che potrebbero essere interessati alla consultazione delle informazioni nel Registro nazionale. E cioè:

• Mase,

• Albo gestori rifiuti,

• Mimit,

• ministero dei trasporti,

• organi di controllo statali e locali,

• dogane,

• enti locali,

• il sistema delle agenzie di protezione ambientale,

• le Camere di Commercio.

Gli accrediti

La procedura di accreditamento verrà gestita integralmente online, attraverso il portale www.rentri.gov.it.

Il primo accesso sarà effettuato da una persona fisica, col proprio dispositivo di identità digitale. Questa chiederà di accreditare l’ente o l’area organizzativa omogenea definita all’interno di esso. L’identificazione dell’ente o dell’area in questione avverrà mediante interoperabilità con l’indice dei domicili digitali della pubblica amministrazione.

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