la concessionaria storica Ovm dovrà ripianare «debiti significativi» – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

MESTRE – Un fatturato che superava i 154 milioni di euro nel 2018, sceso a 75 milioni nell’anno successivo e poi crollato a 16 milioni nel 2020. Ed ora il ricorso alla procedura di omologazione degli accordi di ristrutturazione per ripianare debiti che sarebbero di “alcuni milioni”. Al centro della vicenda, finita al Tribunale di Venezia che ha incaricato come commissario giudiziale il commercialista mestrino Danilo Capone per l’omologazione dell’accordo, c’è la società Ovm, “Organizzazione Veneta Motori” (che inizialmente si chiamava “Campello motors Spa“), con sede in una delle concessionarie storiche di Campello, in via Martiri della Libertà 414. Effetti del tracollo delle vendite di auto nuove? Macché, la causa sarebbe nel crollo dell’usato e delle vetture “a km zero” dopo il Covid.

INTESA

Gli accordi di ristrutturazione dei debiti rappresentano un mezzo di risanamento a cui le imprese in crisi ricorrono per tentare di ridurre l’esposizione debitoria. In pratica si punta a trovare un’intesa con almeno il 60% dei creditori che deve ottenere il via libera del Tribunale, con l’omologazione di un professionista incaricato dal giudice. Dopo il processo dell’anno scorso per evasione fiscale nella quale il “patron” Andrea Campello è stato condannato a tre anni di reclusione, la galassia delle società che fanno capo alla famiglia Campello ha cambiato fisionomia e, nel caso dell’Organizzazione Veneta Motori Srl (l’unica di cui è rimasto proprietario Andrea Campello, mentre il Gruppo ora fa riferimento ad altri componenti della famiglia) si parla di “debiti significativi” per alcuni milioni di euro. «La società che assisto – precisa l’avvocato Filippo Lo Presti, legale di Andrea Campello – ha continuato e continua tutt’ora a pagare regolarmente i propri fornitori e ad onorare i finanziamenti in essere con il ceto bancario. Gli unici debiti cumulati sono quelli maturati nei confronti dell’Erario, debiti di cui si propone il ripianamento con questa procedura mediante l’istituto della Transazione fiscale e, nello specifico, mediante la messa a disposizione di rilevanti risorse personali da parte dell’Amministratore unico, Andrea Campello».

LA STORIA

La crisi del settore automotive non avrebbe però nulla a che vedere con la situazione della Srl. Riprende il legale: «Organizzazione Veneta Motori, infatti, ha interrotto l’attività di concessionaria di vendita di veicoli nuovi a marchio Fiat, Jeep e Abarth ancora nel 2019 e a partire da quell’anno ha mutato la propria attività d’impresa , dedicandosi in via esclusiva alla vendita di auto usate, trattandosi di un business che garantiva un’elevata marginalità. Tale marginalità, tuttavia, è venuta drasticamente meno a seguito della pandemia del Covid-19. Infatti, se l’impennata delle vendite dell’usato determinata dalla chiusura degli stabilimenti imposta dalla normativa emergenziale aveva inizialmente determinato un notevole incremento del fatturato, dall’altro lato, a partire dal 2022 ha causato la sostanziale irreperibilità nel mercato sia di vetture usate che di vetture a km 0, con conseguente contrazione dei volumi delle vendite e del relativo fatturato da parte di Organizzazione Veneta Motori Srl». Auto usate o nuove già immatricolate, insomma, sono se ne trovavano più, e da qui sarebbero iniziati i guai della società del Gruppo. Ed ora, appunto, si andrà all’ “accordo” con i creditori.